Borsa Sustainability week programma | ESG News

Italian Sustainability Week

Pubblico e privato devono collaborare per supportare la transizione ecologica

La collaborazione tra i diversi attori del mercato è un elemento chiave per fare progredire la transizione green delle imprese e per sostenere PNRR e Green Deal. E proprio il ruolo degli enti pubblici e privati nel percorso verso la transizione ecologica è stato al centro del primo incontro dell’Italian Sustainability Week, il principale appuntamento di Borsa Italiana sulla finanza sostenibile di cui ESGnews è media partner.

“L’Italian Sustainability Week rappresenta un’occasione importante di incontro e confronto con il mercato sui temi della sostenibilità e della transizione energetica. Sono temi fondamentali in questo momento per le imprese e per i soggetti pubblici e privati che abbiamo coinvolto nella sessione di apertura dedicata al PNRR”, ha affermato Fabrizio Testa, Ceo di Borsa Italiana.

Testa ha anche ricordato che strumenti che promuovono gli investimenti sostenibili come l’indice MIB ESG lanciato nel marzo 2021, sono fondamentali e si collocano al centro della strategia del gruppo Euronext volta a rendere i mercati dei capitali sempre più sostenibili. 

“La domanda principale a cui vogliamo rispondere oggi è a che punto siamo nella transizione verso un’economia più sostenibile, analizzando il punto di vista del settore pubblico, privato e di banche e asset manager”, ha ribadito Claudia Parzani – Chairwoman di Borsa Italiana, introducendo l’incontro focalizzato su PNRR e Green Deal.

Le istituzioni

Nel contesto del nostro Paese, un importante attore pubblico è rappresentato da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che svolge un ruolo strategico nel percorso verso lo sviluppo sostenibile del sistema economico italiano. Un percorso che non deve subire rallentamenti neppure di fronte all’attuale crisi energetica e alle tensioni internazionali.

“Insistere, anche in questo momento difficile, nell’impegno per l’ESG è fondamentale, perché nel lungo periodo porterà grandi benefici alle aziende, al governo e a tutta la società”, ha sottolineato Giovanni Gorno Tempini, Presidente di CDP. che ha aggiunto “per CDP la sostenibilità è essenziale. Il nostro Piano Strategico ha identificato 10 aree di intervento che ricalcano ampiamente quelle del NextGenerationEU: transizione energetica, economia circolare, salvaguardia del territorio e delle risorse naturali, infrastrutture sociali, mercati dei capitali, transizione digitale, innovazione tecnologica, filiere industriali strategiche, cooperazione internazionale, trasporto e logistica. Dieci pilastri fondamentali che integriamo con i criteri ESG in tutti i nostri processi di business e nel nostro processo decisionale”.

Dobbiamo essere molto pragmatici“, ha proseguito Gorno Tempini. “Going Green significa implementare azioni concrete per migliorare le performance e lo sviluppo sostenibile delle nostre aziende, della nostra economia e della nostra società. Dobbiamo essere consapevoli che quando diciamo ESG dobbiamo innovare i modi in cui le nostre aziende lavorano, continuando a studiare e a raccogliere dati, soprattutto per evitare il greenwashing”.

E in questo momento, l’attuale crisi energetica sta avendo un impatto enorme sulle scelte strategiche dei governi in materia di politiche per la transizione. La guerra tra Russia e Ucraina, oltre ad esacerbare l’impennata dei prezzi delle materie prime, infatti, ha portato con sé la grande questione della sicurezza energetica che però, secondo Meghan O’Sullivan, Kirkpatrick Professor of the Practice of International Affairs, Harvard University Kennedy School of Government and Partner, Macro Advisory Partners, può rappresentare anche un’opportunità se “i governi saranno in grado di unirsi e costruire una coalizione mondiale che punti a garantire la sicurezza energetica”.

“Se nel breve e medio periodo è probabile che ci saranno investimenti verso la direzione opposta alla transizione (ritorno al carbone e ricorso a gas e petrolio, ndr), nel medio e lungo termine la visione è più positiva: ci si muoverà infatti sempre più velocemente verso la transizione, anche grazie alle tecnologie che oggi sono in fase iniziale, ma che piano piano saranno sviluppate e diffuse” ha concluso O’Sullivan.

E in questo scenario un ruolo importante è anche quello del settore pubblico. Maria Cannata, membro del Collegio Esperti MEF (Ministero dell’economia e delle finanze) e Presidente del mercato MTS (mercato dei titoli di stato), ha evidenziato il ruolo dei green bond. “Alla fine di febbraio 2021 il Tesoro ha pubblicato un modello per l’emissione dei green bond sovrani e il 3 marzo è stato lanciato con successo il primo Btp Green bond. E una seconda tranche è stata collocata a ottobre”, ha spiegato Cannata sottolineando che per questa emissione è valso al nostro Paese il riconoscimento da parte dei Climate Bond Awards come Sovereign Green Market Pioneer nel 2021. E il grande interesse ha portato allo sviluppo di un framework per l’emissione delle obbligazioni sostenibili.

Il settore privato

Non solo il settore pubblico, ma anche quello privato contribuisce sempre di più alla realizzazione della transizione verso un sistema economico più sostenibile. L’integrazione dei principi ESG nella politica aziendale è ormai qualcosa da cui non si può prescindere. Nessuna società, infatti, può esimersi dallo sviluppo di piani strategici che cerchino di migliorare la posizione dell’azienda sul fronte ambientale, sociale e della governance. 

Per Marco Nocivelli, Ceo di Epta, multinazionale specializzata nella refrigerazione commerciale, la sostenibilità va di pari passo con l’innovazione. “Siamo un gruppo che punta molto sull’innovazione. Per questo, ci concentriamo fortemente su ricerca e sviluppo: negli ultimi tre anni abbiamo investito 54 milioni di euro”, ha sottolineato Nocivelli. 

Anche la tecnologia è essenziale per lo sviluppo di processi sostenibili e innovativi: “Lo sviluppo di nuove tecnologie ci ha permesso di consumare meno”, ha dichiarato Paolo Dellachà, Ceo di Industrie De Nora, fornitore globale di tecnologie e soluzioni innovative. “Nel 2021, infatti, abbiamo ridotto del 10% il nostro consumo di energia rispetto agli anni precedenti. E allo stesso tempo stiamo incrementando il ricorso alle rinnovabili per ridurre le nostre emissioni di CO2”. 

Rispetto al tema della riduzione delle emissioni di CO2 e della decarbonizzazione, Stefano Goberti, Ceo di Plenitude, ha sottolineato che la neonata società benefit si è prefissata l’obiettivo di eliminare le emissioni Scope 1, 2 e 3 entro il 2040. 

Gli attori finanziari

Infine i player finanziari, come banche e asset manager, ricoprono un ruolo di primaria importanza nell’indirizzare gli investimenti verso attività e progetti che rispettano i criteri ESG. “Crediamo fermamente che la transizione verso le zero emissioni nette di carbonio debba essere equa e giusta per tutte le comunità. Il percorso non sarà facile: le sfide da affrontare, soprattutto nel contesto attuale, sono molteplici e si rendono sempre più necessari piani di lungo termine che creino sia l’offerta che la domanda di energia pulita, nonché chiarezza e stabilità per i consumatori”, ha affermato Giovanni Sandri, Country Head di BlackRock Italia. “Riteniamo che il processo di transizione non avverrà da un giorno all’altro ma richiederà investimenti senza precedenti nelle tecnologie di decarbonizzazione. Basti pensare che, secondo l’International Energy Agency, per raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050 saranno necessari circa 125.000 miliardi di dollari di investimenti in tecnologie e infrastrutture net zero: oltre 4.000 miliardi di dollari all’anno rispetto agli attuali 1.000. Numeri che sottolineano l’importanza di un impegno collettivo, e, nello specifico, della necessità che governi e aziende lavorino insieme per garantire che le persone continuino ad avere accesso a fonti energetiche affidabili e convenienti”, prosegue Sandri.

Anche il sistema bancario ha il compito di contribuire alla transizione. “In qualità di banche leader dobbiamo dare il nostro contributo per rendere le infrastrutture, i servizi e le catene di valore più sostenibili”, ha affermato Mauro Micillo, Chief IMI Corporate & Investment Banking Division di Intesa Sanpaolo. “Possiamo essere acceleratori della transizione”,

È della stessa opinione Richard Burton, Head of Client Solutions di UniCredit, che spiega che le istituzioni finanziarie sono i “moltiplicatori” delle decisioni economiche delle istituzioni politiche: “le istituzioni finanziarie guidano i flussi di capitale”. Burton, infine, sottolinea che per facilitare la transizione le banche devono offrire “prodotti, misure e servizi semplici per semplificare la realtà (senza banalizzarla, ndr) al fine di raggiungere le masse”.