Sviluppo tecnologico, investimenti nel capitale umano, attenzione ai clienti, ma anche riduzione delle emissioni di CO2 e l’engagement con gli stakeholder coinvolti nella filiera. Sono questi gli aspetti legati alla sostenibilità su cui punta Leonardo, azienda leader nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza.
Un impegno che ha portato la società a tagliare diversi traguardi importanti, relativi agli obiettivi ESG, anche con l’auspicio di superare la diffidenza di alcuni investitori nei confronti del settore dell’aerospazio e difesa. “La nostra mission è garantire protezione delle persone e sicurezza dei territori e delle infrastrutture strategiche”, spiega Alessandra Genco, Chief Financial Officer di Leonardo, in questa intervista con ESGnews a margine della Sustainability Week di Borsa Italiana nella quale ha ricordato i principali obiettivi raggiunti tra cui l’allineamento agli SGDs del 50% degli investimenti annualinel periodo 2021-2023, la pubblicazione del Bilancio Integrato, la riduzione nel 2021 delle emissioni Scopo 1 e 2 del 19%, nonché la diminuzione dell’intensità dei consumi energetici del 6% rispetto al 2019. Sul fronte sociale, il 24% dei dipendenti è donna e il 54% possiede una qualifica STEM.
Quali sono i temi più rilevanti per la vostra azienda nell’ambito della sostenibilità? Sono in linea con le richieste che avanzano i vostri investitori a questo riguardo?
Siamo una società del settore capital goods e lavoriamo su commesse pluriennali: per definizione siamo quindi un’azienda che investe in programmi di sviluppo tecnologico di lungo periodo. Programmi che sviluppiamo sulla base delle esigenze dei nostri clienti a cui dobbiamo garantire che saremo in grado di fornire supporto e tecnologie innovative. Un esempio: investiamo oggi per sviluppare elicotteri che voleranno per i prossimi 30 anni. Investiamo avendo ben chiara la nostra mission: garantire protezione delle persone e sicurezza dei territori e delle infrastrutture strategiche. Un tema di grande attualità se si pensa allo scenario geopolitico degli ultimi mesi.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente interesse da parte della comunità finanziaria sulle tematiche ESG ma, al tempo stesso, all’incremento delle decisioni da parte di investitori di escludere l’intero settore A&D. Un’esclusione aprioristica, dovuta principalmente a motivi etici, che non permette di valorizzare a pieno il nostro impegno sulle tematiche ESG e l’importanza che il nostro settore riveste in termini di ricadute economiche e sociali e di progresso tecnologico.
Nel portare avanti la nostra strategia di lungo termine, lavoriamo continuamente affinché tutti i nostri capitali siano allineati e orientati al raggiungimento degli stessi obiettivi: per questo investiamo nel capitale umano, inteso come talenti da attrarre e da valorizzare, e collaboriamo con i nostri fornitori e con il nostro ecosistema, fatto di comunità locali, centri di ricerca e università. Questo modello ci rende più forti oggi e nel futuro: è l’unico modello economico fattibile se vogliamo sopravvivere come azienda nei prossimi 20, 30 e 50 anni.
Quali sono i vostri principali obiettivi in ambito ESG?
Abbiamo definito i nostri obiettivi ESG con la consapevolezza che tutti i nostri capitali debbano essere allineati e orientati alla nostra strategia di lungo termine.
Per questo, ci siamo dati target per attrarre e promuovere talenti, ad es. ≥40% di assunzioni under 30 nel 2022 e 30% di donne sul totale delle assunzioni in area STEM entro il 2025, e per rafforzare la presenza di profili femminili nelle posizioni manageriali, lavorando ad esempio su piani di successione dedicati (es. 27% di donne nei piani di successione nel 2025).
Abbiamo definito target per ridurre il consumo di energia, le emissioni di CO2 e gli impatti ambientali, impegnandoci ad esempio a ridurre le emissioni Scopo 1 e 2 del 40% entro il 2030.
Abbiamo definito inoltre un piano d’azione che ha come obiettivo il coinvolgimento dei fornitori e della filiera, rafforzando ad esempio il loro impegno per la decarbonizzazione (ad es. 100% dei partner LEAP hanno preso l’impegno di definire target ambientali entro il 2023) e collaborando su percorsi di innovazione e digitalizzazione.
Per rendere ancora più concreti questi obiettivi, li abbiamo poi riportati nella politica di remunerazione, inserendo l’impegno per la decarbonizzazione e la gender equality all’interno del Piano di Incentivazione a Lungo termine.
Quali sono i principali risultati ottenuti?
Abbiamo ottenuto risultati importanti negli ultimi anni: nel periodo 2021-2023, il 50% degli investimenti annuali è in linea con i Sustainable Development Goals (SDG) con impatti importanti in termini di decarbonizzazione, miglioramento della qualità della vita e incremento dell’innovazione, e a fine 2021 il 50% delle fonti di finanziamento è collegato a parametri ESG. Una percentuale in crescita considerando anche il finanziamento Sustainability-linked che abbiamo recentemente sottoscritto con la Banca Europea per gli investimenti, finalizzato a promuovere le attività di ricerca, sviluppo e Innovazione.
Abbiamo pienamente integrato la strategia finanziaria e la strategia ESG: ne sono esempio il secondo Bilancio Integrato e l’approccio utilizzato nel misurare le nostre performance ESG, lo stesso utilizzato per la rendicontazione finanziaria, che ha permesso di ottenere nel 2021 la reasonable assurance delle principali metriche non finanziarie.
Guardando alle nostre priorità ESG, cito solo alcuni numeri che confermano il nostro impegno: nel 2021 abbiamo ridotto le emissioni Scopo 1 e 2 del 19% e l’intensità dei consumi energetici del 6% rispetto al 2019; l’80% dell’energia elettrica che acquistiamo proviene da fonti rinnovabili; sul totale delle nuove assunzioni, il 24% è costituito da donne e il 54% possiede una qualifica STEM.
Risultati importanti riconosciuti anche da terze parti. Siamo inclusi nei Dow Jones Sustainability Indices di S&P Global da dodici anni; siamo stati confermati nella Climate-A List di CDP 2021; siamo stati classificati in fascia A nel Defence Companies Index on Anti-Corruption and Corporate Transparency (DCI) di Transparency International. Siamo stati inclusi nel Gender-Equality Index 2022 di Bloomberg e siamo tra le 40 società̀ con le migliori performance ESG nell’ambito delle aziende incluse nel MIB ESG INDEX di Borsa Italiana (Euronext).
A che punto siete nel percorso di decarbonizzazione e come pensate che la crisi energetica influirà sulla sua evoluzione?
Negli ultimi 3 anni abbiamo ridotto le emissioni di CO2 Scopo 1 e 2 del 19%, ponendoci a metà strada rispetto all’obiettivo che ci siamo dati al 2030. Recentemente abbiamo deciso di fare un passo in avanti rafforzando ulteriormente la nostra strategia di decarbonizzazione.
Ci siamo impegnati ufficialmente nell’iniziativa Science Based Targets (SBTi), concentrandoci in questo modo anche sulle emissioni Scopo 3, le emissioni al di là del nostro diretto controllo. Per traguardare questo importante obiettivo, abbiamo effettuato un’analisi dettagliata delle emissioni e definito la roadmap da seguire: continuare a lavorare per ridurre le emissioni derivanti dalle nostre attività, coinvolgere i fornitori chiave nel percorso di decarbonizzazione e cooperare con i clienti per lo sviluppo di soluzioni abilitanti (come ad es. elicotteri e velivoli certificati per l’uso dei Sustainable Aviation Fuels) e di tecnologie più efficienti.
La crisi energetica è sicuramente un tema prioritario che riguarda tutti i settori, e in particolare l’industria. Come Leonardo, stiamo già portando avanti da anni iniziative per migliorare l’efficienza energetica e incrementare l’uso di energia derivante da fonti rinnovabili. L’obiettivo è quello di continuare ad investire in questa direzione.
Due esempi di iniziative di efficientamento che stiamo portando avanti per diversificare le fonti di approvvigionamento, ridurre i consumi, le emissioni di CO2 e i costi associati: il Programma di Autoproduzione Energetica, in collaborazione con Enel X, e il Programma LED Full Potential, su cui stiamo accelerando per completare a breve la sostituzione di tutte le lampade di vecchia generazione.