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Moda, a Venezia primo forum internazionale sulla sostenibilità il 27 e 28 ottobre

Rendere l’Italia protagonista internazionale dei processi decisionali che riguardano la sostenibilità del settore della moda. È questo uno degli obiettivi principali del Venice Sustainable Forum, che si terrà a Venezia il 27 e il 28 ottobre 2022. 

L’evento è stato presentato oggi presso la casa di The Human Safety Net (fondazione del Gruppo Generali) a Venezia, con la partecipazione degli stakeholder coinvolti nel Forum: Simone Venturini, Assessore alla Coesione Sociale, al Turismo, allo Sviluppo Economico, al Lavoro e alla Residenza presso Comune di Venezia, Roberto Luongo, Direttore Generale di ICE-Agenzia, Vincenzo Marinese, Presidente, Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, Flavio Sciuccati, Senior Partner The European House Ambrosetti, Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia e Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana.

L’Italia è il leader mondiale della filiera tessile, soprattutto di quella di alta qualità. Nella prima metà del 2022, infatti, l’export ha raggiunto un nuovo record superando del +22% quello del 2021 ed entro fine anno, secondo le previsioni di Camera Moda, supererà i 75,4 miliardi di euro.

“La Germania che ha la leadership nell’automotive conta molto nei processi decisionali europei che riguardano quel settore. Noi che l’abbiamo nella moda, invece, contiamo poco quando si tratta di decidere le regole. Spero che il Venice Sustainable Forum serva anche a quello”, sottolinea Carlo Capasa

Data la centralità del nostro Paese nel settore, dunque, secondo i relatori è fondamentale che l’Italia diventi sempre più leader nel campo della moda sostenibile. Il fine ultimo dell’evento di fine ottobre è proprio questo: riunire i principali attori del settore per discutere delle strategie da attuare al fine di rendere più sostenibile la filiera produttiva, da un punto di vista ambientale ma anche sociale (soprattutto rispetto al capitale umano e ai diritti umani), mettendo in comunicazione “il valle e il monte”, le filiere e i marchi. La sostenibilità, infatti, deve essere presente già dal momento creativo della produzione. 

Altro obiettivo che si pongono i partner dell’evento, spiegano i relatori, è declinare la sostenibilità verso un elemento reale e non più solo di comunicazione. In tal senso, misurazione e standardizzazione sono passi fondamentali da attuare. Per questo, la sostenibilità del settore può essere intesa, oltre che come responsabilità delle imprese e dei consumatori, anche come responsabilità dei legislatori. A questo aspetto si collega, inoltre, un altro tema che sta a cuore ai relatori dell’evento: l’educazione degli operatori del settore, finalizzata ad aumentarne la consapevolezza.