Il Misery Index di Confcommercio (MIC), indice che valuta il disagio sociale a livello macroeconomico in Italia prendendo in considerazione il tasso di disoccupazione, i dati relativi a sottoccupati, cassaintegrati e scoraggiati e i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, si é attestato su un valore stimato di 16,7 per aprile 2023. Il numero é in lieve aumento rispetto al 16,6 di marzo ma in calo dai valori di inizio anno (17, 9 per gennaio e febbraio).
In particolare, ad aprile il numero di occupati è aumentato di 48mila sul mese precedente, le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 14mila e anche il numero di persone inattive è sceso di 25mila. Queste dinamiche hanno portato il tasso di disoccupazione ufficiale al 7,8% (7,9% a marzo). Al contempo, però, i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati del 7,9 rispetto allo stesso mese l’anno scorso.
Le prime stime di maggio segnalano un rallentamento del tasso di crescita dei prezzi per questa tipologia di beni e servizi che si attesta a +7,1% sempre su base annuale, ma complessivamente i dati degli ultimi mesi non attenuano i timori di un percorso non lineare.
Infatti, restano molteplici elementi d’incertezza sulla possibilità di ridimensionamento del disagio sociale nel breve periodo. Le difficoltà delle famiglie si potrebbero tradurre in un rallentamento della domanda e dell’economia, con effetti negativi sul mercato del lavoro le cui dinamiche positive hanno contribuito in misura rilevante al mantenimento della capacità di spesa.
