La Commissione Europea ha lanciato un progetto per aiutare gli Stati membri ad attuare politiche di gender equality che affrontino la discriminazione di genere. Questo progetto, finanziato dallo Strumento di sostegno tecnico (SST), sosterrà le amministrazioni nazionali e regionali per migliorare la loro capacità di prendere decisioni e investire denaro pubblico in modo da avvantaggiare in egual misura uomini e donne. Anche l’Italia è coinvolta nel progetto.
Attraverso workshop, conferenze, sessioni di formazione e visite di studio, i partecipanti delle amministrazioni pubbliche acquisiranno nuovi strumenti, competenze e conoscenze per pianificare le leggi e i bilanci in modo da non escludere direttamente o indirettamente i cittadini in base al loro genere.
Il progetto coinvolgerà nove amministrazioni nazionali e regionali di sette Stati membri che hanno presentato la loro richiesta di sostegno: Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Romania. L’obiettivo è anche produrre raccomandazioni utili per i responsabili politici sul cosiddetto “gender-budgeting”, ovvero sulla strutturazione della spesa e della tassazione in modo da promuovere l’uguaglianza di genere.
Politiche efficaci potrebbero, ad esempio, includere il congedo parentale retribuito, la parità di retribuzione e le riforme pensionistiche legate al genere. Questo progetto SST durerà fino a dicembre 2024 e produrrà risultati che potranno essere replicati e condivisi in tutta l’UE. Lo Strumento sostegno tecnico offre competenze a tutti i Paesi dell’UE per l’attuazione di riforme che favoriscano la crescita. Il sostegno offerto dalla Commissione si basa su richieste esplicite degli stati ed è personalizzato per lo stato membro beneficiario. Dal 2017, il Programma di sostegno alle riforme strutturali e l’SST hanno sostenuto oltre 1.400 progetti di riforma in tutti gli Stati membri.