Intesa Sanpaolo ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali un accordo in tema di genitorialità inclusiva che consente a tutte le persone del gruppo l’accesso paritario agli strumenti di welfare aziendale per condividere i momenti significativi nella cura dei figli. Le misure di welfare aziendale introducono anche permessi retribuiti e congedi straordinari, con un ampliamento rispetto a quanto previsto dall’attuale normativa nazionale e dalla contrattazione collettiva. L’accordo integra le previsioni del contratto collettivo di secondo livello in tema di conciliazione tempi di vita e lavoro e di previdenza complementare, nella linea tracciata dal protocollo quadro sull’inclusione e le pari opportunità già condiviso con le parti sociali nel 2014. È un ulteriore passo verso l’inclusione di ogni tipo di famiglia.
Già nella contrattazione di secondo livello è previsto che le famiglie con figli del coniuge, dell’unito civilmente o del convivente di fatto possano beneficiare di tutte le previsioni a tutela della genitorialità, quali permessi per la nascita, inserimento al nido, assistenza in caso di disturbi dell’apprendimento, Banca del tempo, bonus nascita figli previsto dal cosiddetto “Pacchetto Giovani”, il bonus previdenza e le altre previsioni economiche.
Grazie al nuovo accordo, sono riconosciuti, anche nei casi in cui i figli siano del coniuge, dell’unito civilmente o del convivente, permessi per il congedo obbligatorio del padre per la nascita dei figli e per i congedi parentali di competenza del padre fruibili entro il compimento del sesto anno con un trattamento economico pari al 40% della retribuzione a carico del gruppo. A partire dal 1° gennaio 2023 il contributo welfare da 120 euro per ogni figlio fiscalmente a carico fino a 24 anni di età sarà inoltre garantito anche per i casi di ingresso in famiglia del minore in affidamento preadottivo.
Di recente, inoltre, è nata la community interna LGBTQ+ di Intesa Sanpaolo e nel 2021 è stato definito uno specifico processo HR volto a supportare coloro che hanno intrapreso un percorso di transizione di genere nella socializzazione all’interno del contesto lavorativo. Prosegue inoltre la collaborazione con Parks – Liberi e Uguali, associazione senza scopo di lucro che ha tra i suoi soci esclusivamente datori di lavoro creata per aiutare le aziende socie a comprendere e realizzare al massimo le potenzialità di business legate allo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità, a cui Intesa Sanpaolo è associata dal 2019.