Ieri è stata la Giornata internazionale della democrazia e, in linea con il messaggio delle Nazioni Unite, DPAM sottolinea il ruolo fondamentale di una vera democrazia per un Paese orientato a una crescita sostenibile e inclusiva.
Il rispetto delle libertà civili e dei diritti politici è al centro del modello proprietario di DPAM per valutare la sostenibilità dei Paesi fin dalla sua nascita. Questo messaggio è stato evidenziato nella pubblicazione delle ultime classifiche dei Paesi per entrambe le regioni, Paesi sviluppati e Paesi emergenti. Queste classifiche sono utilizzate per definire l’universo d’investimento di alcuni portafogli di obbligazioni sovrane.
Nell’ultimo decennio, la crisi dei valori democratici e delle democrazie reali in tutto il mondo, compresi quelli più sviluppati, come gli Stati membri dell’OCSE, è sempre più tangibile. La guerra in Ucraina ci ricorda quotidianamente quanto siano preziose la libertà e la democrazia e quanto sia essenziale la sicurezza.
“Quando abbiamo lanciato l’expertise sui Mercati Emergenti nel 2013, la questione dei valori democratici nei Paesi emergenti era fondamentale e impegnativa. Le organizzazioni internazionali, che hanno la legittimità di valutare il livello di democrazia di un Paese, hanno dovuto discutere e convalidare la questione. Pertanto, i Paesi che non soddisfano i requisiti minimi di democrazia, come stabilito da esperti esterni indipendenti (Freedom House e Democracy Index pubblicato dall’Economist Intelligence Unit), non saranno ammessi alla nostra classifica. L’esclusione è una decisione severa e chiude la porta al progresso e all’engagement. Pertanto, utilizziamo entrambe le fonti. Ma il peso che questi Paesi potrebbero avere nei benchmark non influisce sulla nostra convinzione che i valori fondamentali che gli Stati promuovono o trascurano debbano essere costantemente messi in discussione. Alla fine, è tutta una questione di impatto e di allineamento dei valori”, ha affermato Ophélie Mortier, Chief Sustainable Investments Officer di DPAM.
L’engagement con i Paesi è sempre stato considerato impegnativo, se non impossibile da raggiungere. Ma DPAM è convinta della sua importanza, avvicinandosi agli emittenti sovrani e spiegando la metodologia sostenibile sviluppata da oltre 15 anni.
Il modello paese è in prima linea nel dialogo tra investitori e stati sovrani per evidenziare i punti di forza e di debolezza relativi a livello nazionale. Ciò rappresenta un’opportunità unica per aumentare la consapevolezza dell’approccio alla sostenibilità negli investimenti in titoli di Stato dal punto di vista degli investitori e per discutere le future sfide ESG. L’impegno con gli Stati è un mezzo per informare il Tesoro nazionale, l’ufficio di gestione del debito o un ente equivalente, sull’utilizzo dei proventi di obbligazioni come i titoli di Stato verdi, sociali o di sostenibilità.
Un esempio recente di engagement è stato il caso della Mongolia. Oggi il Paese si posiziona nel terzo quartile della classifica dei Paesi emergenti, penalizzato dalle prestazioni inferiori alla media in termini di governance (trasparenza e valori democratici) e dagli ultimi posti in termini di ambiente. Il Paese è classificato come libero da Freedom House e come democrazia imperfetta dal Democracy Index pubblicato dal Financial Economist Intelligence.
DPAM ha avuto l’opportunità di discutere diverse sfide con i rappresentanti di importanti Paesi. Questi incontri sono stati un’occasione unica per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli investimenti sostenibili, in particolare per gli investitori europei. È stato inoltre discusso l’impegno di DPAM nella Net Zero Asset Management Initiative, in parallelo con l’altro significativo impegno internazionale per la decarbonizzazione. È stata sottolineata l’importanza di ridurre la dipendenza del Paese dal carbone, sfruttando meglio e per il consumo interno anche le risorse rinnovabili. Tutto ciò potrebbe migliorare la qualità dell’aria e la salute della popolazione. Inoltre, DPAM ha condiviso le sue aspettative riguardo ai green bond e ha evidenziato i criteri più importanti per valutare questi strumenti.