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Inclusione

Giorno della Memoria, Consiglio UE denuncia ogni forma di discriminazione e razzismo, ora più che mai

Mai più è adesso. Così si conclude la dichiarazione del Consiglio UE in occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza che si tiene ogni anno il 27 gennaio per ricordare le vittime dell’Olocausto. L’istituzione ricorda che mai come in questo momento dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, si sta assistendo a un ritorno a forme di razzismo, nazionalismi e fenomeni di antisemitismo a livello internazionale che sono da condannare. Discriminazione e intolleranza non possono esistere in una società civilizzata e progredita, né, tanto meno, movimenti fascismi.

Di seguito il testo integrale

“Mentre commemoriamo la Giornata Internazionale della Memoria dell’Olocausto, celebriamo l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento e sterminio nazista tedesco di Auschwitz-Birkenau. Ricordiamo gli orrori senza precedenti dell’Olocausto. Sei milioni di ebrei e milioni di altre persone furono assassinati, 1,1 milioni solo ad Auschwitz.

Oggi stiamo assistendo a un aumento senza precedenti dell’antisemitismo nel nostro continente, mai visto dalla Seconda Guerra Mondiale. Condanniamo nei termini più forti possibili l’allarmante crescita di episodi violenti di antisemitismo, la negazione e la distorsione dell’Olocausto, nonché le teorie del complotto e i pregiudizi contro gli ebrei.

Più che mai, è cruciale che ci assumiamo la responsabilità di onorare le vittime dell’Olocausto. Siamo determinati a combattere l’antisemitismo e a proteggere e promuovere la vita ebraica in Europa. Denunciamo tutte le forme di discriminazione, intolleranza, razzismo e xenofobia, e prenderemo provvedimenti decisivi per affrontare queste minacce alle società democratiche.

Il rispetto per la dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo stato di diritto e i diritti umani, comprese le libertà di espressione e di religione o credo, così come i diritti delle persone appartenenti a minoranze, devono e guideranno sempre le nostre azioni, in linea con i valori su cui è fondata la nostra Unione Europea e che sono comuni a tutti noi. Mai più è adesso.”