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Rapporto annuale Acri

Fondazioni bancarie, crescono le erogazioni (+5,3%)

Le Fondazioni di origine bancaria continuano a crescere e si confermano un importante pilastro di tante iniziative sociali e culturali del Paese. Un ruolo importante in cui nell’ambito degli investimenti, quelli considerati sostenibili risultano circoscritti a una quota minoritaria del patrimonio in gestione. È quanto emerge dal ventottesimo Rapporto Annuale di Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio), che presenta i dati aggregati dai bilanci 2022 delle 86 Fondazioni di origine bancaria. A fine 2022, il patrimonio contabile complessivo è pari a 40,6 miliardi di euro (+0,8%) e un’attività erogativa di 962,2 milioni di euro (+5,3%).

“A fronte di un andamento decisamente negativo dei mercati finanziari, determinato da uno scenario di policrisi, caratterizzato da pandemia, guerra, crisi energetica e inflazione”, ha dichiarato Francesco Profumo, presidente di Acri, “le Fondazioni di origine bancaria sono riuscite a mantenere inalterato il flusso delle loro erogazioni sui territori
(registrando, anzi un leggero incremento). Questo si deve alla modalità operativa ormai diffusa tra gli enti di prevedere la dimensione dell’attività istituzionale dell’anno sulla base dei rendimenti dei dodici mesi precedenti. Questo approccio “anticiclico”, coniugato con i cospicui fondi di stabilizzazione e con l’accantonamento derivato dalla riduzione dell’imponibile sui dividendi, permette di garantire un supporto finanziario costante alle tante progettualità socio-culturali attive sui territori. La strategia delle Fondazioni si basa su un costante dialogo con i territori, al quale fa seguito l’individuazione delle misure più efficaci per accompagnare Istituzioni e Terzo settore nell’elaborare e implementare risposte tempestive e strategie di lungo periodo per rispondere ai bisogni delle comunità. L’obiettivo, infatti, è promuovere un progressivo empowerment dei territori, alimentato con una variegata fornitura di risorse economiche e competenze progettuali”.

Patrimonio, gestione economica e investimenti correlati alla missione

Dal ventottesimo Rapporto annuale emerge che, al 31 dicembre 2022, le Fondazioni di origine bancaria detengono un patrimonio contabile di 40.556 milioni di euro, pari all’85% del passivo di bilancio, in aumento di circa 319 milioni di euro (+0,8%) rispetto al 2021.

Gli investimenti correlati alla missione (MRI), sulla base della rilevazione sui bilanci del 2021, si attestano complessivamente a 4.639 milioni di euro, rappresentando il 10% del totale attivo e il 12% del patrimonio (incidenze che restano pressoché invariate rispetto al 2020). Lo sviluppo locale resta il settore in cui le Fondazioni canalizzano la maggior parte delle risorse, incidendo per l’84% sul totale degli investimenti.

Dal punto di vista economico, l’esercizio 2022 ha registrato una contrazione dei proventi, il cui totale si attesta a 1.424,9 milioni di euro, il 37,8% in meno rispetto al 2021.

I risultati delle gestioni patrimoniali passano da 78,5 milioni del 2021 a -36,4 milioni. La gestione degli strumenti finanziari, che include l’utile netto da negoziazione titoli, per effetto delle valutazioni e dei flussi di interessi, diminuisce il suo contributo al totale dei proventi in modo sensibile, passando da 308,3 milioni del 2021 a 71,2 milioni nel 2022. Segnano una variazione negativa anche gli altri proventi ordinari di natura non finanziaria e straordinari, che passano da 270,7 del 2021 a 147,2 milioni di euro del 2022 (-45,6%).

Attività istituzionale

L’attività erogativa nel 2022 è stata pari a 962,2 milioni di euro, in aumento del 5,3% rispetto all’anno precedente. Il numero delle iniziative finanziate nel 2022 è stato 21.301 (18.861 interventi nel 2021), con un importo medio di 45.171 euro (48.459 euro nel 2021). In linea con gli esercizi precedenti, le erogazioni annuali risultano nettamente prevalenti (90,2%) rispetto a quelle pluriennali (9,8%).

Quanto all’importo della singola iniziativa, in linea con il quadro rilevato nel 2021, le erogazioni annuali di importo superiore a 500mila euro si confermano al primo posto, con il 43,1% del totale, quelle tra 100 e 500mila sono il 26,1%, quelle tra 5 e 100mila sono il 29,8%, quelle fino a 5mila euro costituiscono appena l’1% del totale erogato. Quest’ultimo dato, per quanto marginale, evidenzia l’attenzione delle Fondazioni anche alle piccole iniziative del Terzo settore, che sono comunque in grado di concorrere in modo non trascurabile all’animazione e al benessere delle comunità di riferimento.

Quanto alle organizzazioni beneficiarie dei contributi: l’81,3% delle risorse erogate sono destinate a soggetti privati senza scopo di lucro, il 18,7% vanno a soggetti pubblici.

Per quanto riguarda la distribuzione delle erogazioni per settore di intervento, nel 2022 si confermano i sette settori da sempre prioritari. Esaminando più dettagliatamente gli importi deliberati in ciascun settore, arte, attività e beni culturali assorbe la quota più alta delle risorse, 246,9 milioni di euro (il 25,7% delle erogazioni totali). Seguono volontariato, filantropia e beneficenza, a cui sono stati destinati 135,3 milioni di euro (14,1% del totale). Anche il settore della ricerca e sviluppo ha ricevuto importanti finanziamenti con un importo di 123,4 milioni di euro (12,8%), così come quello dell’educazione, istruzione e formazione a cui vanno 106 milioni (11%). Lo sviluppo locale ha ricevuto 92,7
milioni di euro (9,6%), assistenza sociale 75,2 milioni di euro (7,8%) e salute pubblica 37,2 milioni di euro (il 3,9% del totale). I restanti settori, che insieme rappresentano il 4,7% sul totale degli importi erogati, ricevono complessivamente 45,6 milioni di euro.

Merita una riflessione differenziata il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che pesa l’8,8% sul totale delle erogazioni, ma non viene considerato nella precedente graduatoria perché linea di intervento “intersettoriale”, che incide su diversi settori. Al 2022, dopo sette anni di attività, il Fondo, tramite l’impresa sociale Con i Bambini, soggetto attuatore individuato da Acri e partecipato al 100% da Fondazione Con il Sud, assegnando contributi per circa 387 milioni di euro, ha sostenuto 616 iniziative, coinvolgendo oltre 8.7000 tra organizzazioni pubbliche e private, raggiungendo più di 500.000 minori svantaggiati in tutto il Paese.

Dunque, nel 2022 il welfare, che raccoglie i settori volontariato, assistenza sociale e salute pubblica, ha ricevuto in totale 247,7 milioni di euro, risorse queste a cui vanno sommati 84,6 milioni di euro specificatamente indirizzati nel 2022 da 67 Fondazioni associate ad Acri al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. La quota complessiva per il welfare tocca così i 332,3 milioni, oltre il 34% del totale erogazioni.

Nel corso del 2022, inoltre, è diventato operativo il Fondo per la Repubblica Digitale, destinato a selezionare e finanziare progetti innovativi in grado di intercettare i bisogni di competenze digitali e di creare un concreto miglioramento delle condizioni lavorative delle persone coinvolte. Il Fondo, il cui sviluppo interesserà il quinquennio
2022-2026, dovrebbe raccogliere risorse pari a circa 350 milioni di euro da parte delle Fondazioni di origine bancarie, assistite da un apposito credito d’imposta. Nel 2022 l’omonima impresa sociale, interamente partecipata da Acri, ha pubblicato i primi due bandi destinati a Neet e giovani donne, selezionando 23 progetti, per i quali sono stati stanziati complessivamente 13 milioni di euro.

Nel 2022 sono proseguite le partnership di sistema, ovvero quei progetti a valenza nazionale, realizzati in partenariati di gruppi di Fondazioni. Tra questi, oltre ai Fondi citati, ci sono: Fondazione Con il Sud, per promuovere l’attivazione della società civile del Mezzogiorno, Ager e Filiera Futura, per la ricerca e l’innovazione nel settore agro-alimentare, Progetto Migranti, che sostiene l’azione di organizzazioni del Terzo settore e Ong che si occupano dell’emergenza migratoria, Per Aspera ad Astra, che attiva percorsi di formazione ai mestieri del teatro negli istituti di pena.