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Movimento in rivoluzione

Fondazione Unipolis: i vincitori del progetto MOB sulla mobilità sostenibile

Fondazione Unipolis, la fondazione d’impresa del gruppo Unipol e UnipolSai, ha presentato l’ultima fase del progetto dedicato alla mobilità sostenibile MOB – movimento in rivoluzione. Nato nel 2002, ha visto la partecipazione di oltre 3.000 giovani provenienti da tutta Italia e l’11 maggio a Bologna presso l’Auditorium Unipol Enea Mazzoli saranno presentate le 10 idee vincitrici.

“L’11 maggio avremo l’opportunità di conoscere le idee innovative sulla mobilità che in questi mesi, a partire dal camp dello scorso settembre, i ragazzi hanno sviluppato. Un momento di ascolto importante per una generazione che ha bisogno di avere spazio e visibilità per supportare un percorso di trasformazione del nostro modello di sviluppo” ha affermato Marisa Parmigiani, Direttrice di Fondazione Unipolis.

MOB è iniziato con un torneo interattivo in cui i partecipanti, utilizzando l’app MUV Game, hanno guadagnato punti spostandosi in modo sostenibile. Durante questa prima fase, 2.543 giocatori, di età compresa tra i 16 e i 21 anni, divisi in 154 squadre da 39 città diverse, si sono sfidati per dimostrare il proprio impegno verso una mobilità più sostenibile. Le informazioni raccolte durante il torneo sono state poi rese anonime e trasformate in open data, contribuendo alla progettazione delle fasi successive.

La seconda fase ha coinvolto 23 giovani, selezionati attraverso un bando, in un camp-festival di tre giorni, durante il quale i partecipanti hanno sviluppato idee e proposte innovative, confrontandosi con esperti e leader della società civile. Tra queste, 10 sono state le idee vincitrici della categoria Idee dal futuro, selezionate dalla commissione di valutazione, composta da esperti di Fondazione Unipolis e partner del progetto, tra cui Sport e Salute, Consiglio Nazionale dei Giovani, Legambiente, Cittadinanzattiva, The Good Lobby e Storyfactory.

Gli autori delle “10 Idee dal futuro” sono stati coinvolti in un percorso di formazione che li ha aiutati a sviluppare competenze di public speaking e storytelling. Saranno loro i protagonisti dell’evento finale Let’s MOB, che si terrà a Bologna l’11 maggio 2024 dalle 10.30 alle 13.00 presso l’Auditorium Unipol Enea Mazzoli. L’iniziativa, nel calendario degli eventi del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS, è patrocinata dal Comune di Bologna e realizzata in collaborazione con Tper. L’evento sarà presentato da Jody Cecchetto con la partecipazione di Vincenzo Schettini – La fisica che ci piace.

Durante questa occasione, i giovani autori avranno modo di presentare le loro idee su come immaginano il futuro della mobilità. Inoltre, le idee saranno raccolte in un documento che verrà consegnato al Consiglio Nazionale dei Giovani, l’organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nella interlocuzione con le Istituzioni per ogni confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile

MOB – Movimento in rivoluzione, il cui nome gioca sul duplice significato di mobilità e di moltitudine di persone chiamate a raccolta per rivoluzionare il concetto stesso di mobilità sostenibile che deve essere posta al centro della loro esperienza di cittadini delle comunità in cui vivono, risponde agli obiettivi 4 (Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti) e 11 (Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili) dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo sostenibile.

I nomi dei vincitori e gli abstract delle idee che saranno presentate l’11 maggio dalla Fondazione Unipolis a Bologna
  • Adam Dahir, 17 anni, Meda | Il futuro del movimento

​​​​​​​​​​​​Adam promuove una visione d’insieme delle città del futuro che considera: la riprogettazione dei centri storici, servizi basati su nuove tecnologie e sullo sharing dei veicoli, l’ammodernamento di mezzi di trasporto e infrastrutture. Il cuore della proposta è l’app “EcoMove” che fornisce l’accesso a varie opzioni di trasporto sostenibile in un’unica piattaforma.

  • Giacomo Feri, 18 anni, Trieste | La mobilità N.0

​​​​​​​​​Giacomo vuole rivoluzionare gli attuali modelli di mobilità attraverso lo sviluppo e la diffusione di veicoli a guida autonoma interconnessi tra loro e con le infrastrutture stradali, il potenziamento del trasporto pubblico come servizio essenziale, l’incremento delle strade ciclopedonali e degli spazi verdi. L’efficacia del suo modello sarà garantita da big data e intelligenza artificiale.

  • Michelle Lamieri, 17 anni, Castel San Pietro Terme | ECO-MOB direzione futuro

​​​​​​Michelle rivoluziona la percezione del concetto di viaggio in un’ottica di accessibilità. Propone di ammodernare i mezzi pubblici per incentivarne l’uso, trasformare gli snodi di trasporto in spazi di aggregazione socioculturali, valorizzare bicibus e pedibus, parcheggi scambiatori e introdurre un’app per informare sui benef​ici ambientali della mobilità sostenibile.​

  • Alessandra Nastro, 16 anni, Torre Annunziata | Il mondo dei desideri

​​​​Nel 2047 a Torre Annunziata l’aria è irrespirabile, Alessandra si addormenta e sogna di essere la sindaca della sua città. Immagina una mobilità sostenibile e sicura promossa attraverso campagne di sensibilizzazione, l’implementazione di mezzi pubblici sostenibili con fermate inclusive e accessibili da chiunque e una rete capillare di sharing mobility.​

  • Alessio Palazzo, 20 anni, Torino | Mobilità inclusiva del futuro

​​​​Alessio parte dalla considerazione che la scarsa efficienza dei trasporti pubblici porta le persone a preferire l’auto privata. Attraverso i pilastri della sostenibilità, dell’inclusività e dell’innovazione propone lo sviluppo di un prototipo di “quartiere sostenibile” dove tutti gli utenti della strada convivono in armonia.

  • Chiara Palmigiano, 18 anni, Troina | Il miglioramento della mobilità

​​​​​​​Chiara immagina un futuro in cui il traffico delle auto scorre nel sottosuolo, mentre nel “mondo di sopra” i protagonisti sono biciclette, monopattini, mezzi elettrici, treni a levitazione magnetica o a idrogeno. Una vera e propria rivoluzione che per lei potrà avvenire tramite condivisione, disponibilità, socialità e ottimismo.​

  • Luisa Maria Pia Prisco, 17 anni, San Giuseppe Vesuviano | Lettera dal futuro

​​​​​Luisa racconta un suo scambio di lettere con Sasha, sua amica di penna che vive nel 2068. Sasha le racconta di come la mobilità sia stata profondamente ridisegnata grazie all’impiego dell’idrogeno bianco e dell’IoT. Le due amiche analizzano con rigore scientifico gli impatti in termini economici, sociali e culturali della mobilità futuro.​

  • Maddalena Russo, 20 anni, Trento | La metamorfosi necessaria

​​​​Maddalena protende per un’eradicazione quasi totale dell’uso dell’auto privata in favore di modalità di mobilità condivisa. Si sofferma sul ridisegno dello spazio pubblico che dev’essere ripensato per la mobilità ciclistica. Ama la bici ma arriva a considerare che la soluzione non è un unico mezzo per tutti ma un’integrazione tra diverse modalità di trasporto.​

  • Matteo Sgambati, 17 anni, Napoli| Smarthumbing

​​​«Quel pollice alzato che non si vede più, che ha rappresentato un linguaggio universale per decenni…una filosofia di vita». Partendo dal concetto elementare di autostop, Matteo delinea col supporto di un’analisi di scenario del mercato globale della sharing mobility, un servizio di autostop evoluto grazie all’uso della tecnologia.

  • Luigi Viggiano, 18 anni, San Prisco | Rectenna e Cella di Peltier

Luigi è l’anima più scientifica del gruppo. Propone due fonti di alimentazione alternativa per i veicoli elettrici attraverso l’uso di tecnologie in fase di studio. La Rectenna, che prevede l’utilizzo delle onde elettromagnetiche disperse nell’ambiente circostante e la Cella di Peltier, che trasforma in energia il calore prelevato dai raggi solari e quello generato dagli stessi mezzi di locomozione.