Italia ranking | ESGnews

Bandi ESG

Ecosistemi Culturali per il Sud Italia, nuovo bando di Fondazione CDP

Ammonta a 2 milioni di euro la cifra che Fondazione CDP si impegna ad elargire per valorizzare le ricchezze artistiche, paesaggistiche e culturali delle Regioni del Sud Italia attraverso la creazione di collaborazioni durature che nascano in luoghi simbolo del patrimonio immobiliare del nostro Paese. È quanto si propone il nuovo Bando “Ecosistemi Culturali per il Sud Italia” promosso dalla Fondazione insieme a Fondazione con il Sud e rivolto ai Comuni tra i 5.000 e i 100.000 abitanti in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

I fondi, in deciso aumento rispetto agli 1,2 milioni riservati alla prima edizione del bando, sono destinati alla promozione di immobili pubblici caratterizzati da un rilevante significato per il territorio attraverso progetti che vedano la collaborazione tra realtà del terzo settore, enti pubblici e istituzioni culturali locali. L’obiettivo è quello di creare partenariati per sviluppare attività sociali, culturali, artistiche e/o naturalistiche in grado di sensibilizzare e coinvolgere attivamente i cittadini, anche attraverso l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizione di fragilità.

La scelta di destinare tutte le risorse al Mezzogiorno è legata a un duplice fenomeno: da un lato una concentrazione più alta in quest’area rispetto alla media italiana di Comuni che registrano una assenza di offerta culturale, dall’altro un minor numero di persone che accedono ad attività artistico-culturali durante l’anno. La decisione rispetta anche l’impegno assunto da Fondazione CDP nel proprio piano strategico 2023-2025 di destinare oltre il 50% delle proprie risorse ai territori del Sud Italia.

Le proposte, con un budget minimo di 250 mila euro e non superiore a 500 mila, potranno essere presentate tramite il portale dedicato di Fondazione CDP dal 15 luglio al 15 ottobre 2024 e dovranno prevedere partnership composte da almeno quattro soggetti, di cui almeno un ente del Terzo Settore, oltre l’ente proponente capofila, e un ente pubblico su cui insiste il bene immobile oggetto di valorizzazione.