Fiore rosa

Gender Equality

Banco BPM: Gender Equality e competenza come fattori determinanti negli ESG

La competenza c’è, ora devono cambiare i modelli organizzativi per permettere alle donne di raggiungere una parità anche nel mondo del lavoro. La situazione è comunque in miglioramento. Lo mostrano i dati e la volontà e consapevolezza dei soggetti economici, banche imprese e istituzioni. E’ questo il messaggio emerso dal convegno organizzato da Banco BPM a Roma a Palazzo Altieri, dal titolo “Gender=Equality: la competenza come fattore determinante negli ESG”. 

Tutti gli esperti intervenuti hanno convenuto che anche nel sistema bancario “siamo alla vigilia di una rivoluzione dei modelli di business e organizzativi”, come ha affermato Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia. La fase post pandemica e i fondi del PNRR mettono a disposizione delle opportunità, che però vanno colte. A tal proposito, Perrazzelli sottolinea quanto sia fondamentale accelerare su norme e aspetti legati al tema del lavoro femminile, che dopo la pandemia ha registrato una drastica diminuzione, tanto che “l’Italia ha il più basso tasso di donne che lavorano nell’euro sistema”. La Vice Direttrice di Bankitalia ha anche evidenziato che, sebbene la legge Golfo-Mosca del 2012 relativa alle quote rosa nei consigli di amministrazione abbia rappresentato un importante passo in avanti, è necessario che le donne “possano crescere nelle banche, perché entrano in percentuale uguale agli uomini, ma diminuiscono con la progressione della carriera”. 

Il perno di tutto è il lavoro”, ha commentato la Perrazzelli, ad intendere che se le donne hanno un lavoro sono più indipendenti e quindi tutelate, in una società ancora arretrata rispetto alla posizione femminile, in particolare nei casi di violenza domestica. 

Anche il Vice Presidente del Banco BPM, Mauro Paoloni, ha insistito sulla necessità di affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento della parità di genere, su cui la Banca si è già impegnata da tempo, tanto che oggi il 30% dei dipendenti è di sesso femminile, e tuttavia “c’è ancora molto da fare”. Per questo, come sottolineato dal Vice Presidente, Banco BPM ha recentemente istituito un comitato ESG e avviato un programma di 1500 ore di formazione, rivolto soprattutto alle piccole e medie imprese, su temi ESG. 

Come illustrato dal commissario Consob Carmine Di Noia, la situazione attuale non dipende dalla mancanza di competenze delle donne, anzi, il commissario ha anticipato alcuni risultati del Rapporto Consob sul gender equality che uscirà nelle prossime settimane, dal quale emerge che “Nel 2020 sono cresciute le donne con competenze Stem, ESG e di digitalizzazione, sempre più necessarie e richieste”.

Un grafico interessante mostrato da Di Noia è riferito alla presenza delle donne negli organi di amministrazione delle società quotate in Italia, dal quale è emerso che la percentuale è aumentata dal 7% circa del 2011 al 41% del 2021. 

L’impegno di Banco BPM verso i temi ESG è emerso anche dalle parole del Presidente del Collegio Sindacale del Gruppo Marcello Priori, che ha spiegato che il Collegio Sindacale ha deciso di supervisionare le strategie ESG e ha commentato che per BPM “la competenza è prima di tutto. Non a caso è stata recentemente nominata una collega come referente ESG, perché era la più qualificata per ricoprire il ruolo”.