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Sensibilizzazione

Il cambiamento climatico è qui: l’installazione provocatoria per la Milano Fashion Week

“Il cambiamento climatico non esiste”. È la frase che campeggia sulla provocatoria installazione comparsa all’apertura della Milano Fashion Week, per ribadire l’allarme sull’emergenza climatica e sul suo impatto globale. In via Paolo Sarpi si apre uno scenario quasi apocalittico: i passanti incontrano un’auto gravemente danneggiata da giganteschi chicchi di grandine e uno di questi colpisce proprio la scritta Climate change doesn’t exist, a significare che negare o ignorare l’emergenza non ce ne mette al riparo.

Il progetto, ideato e prodotto da Fondazione Cesvi e Factanza Media, insieme a Mirror, nasce infatti con l’obiettivo di trasformare un concetto astratto in un’esperienza visiva per stimolare riflessioni profonde sulla responsabilità individuale e collettiva.

Gli eventi climatici estremi, infatti, sono sempre più presenti ovunque, anche nel nostro Paese. La città di Milano porta ancora le “ferite” delle violente piogge e grandinate che l’hanno recentemente colpita, così come le devastanti alluvioni hanno messo a dura prova l’Emilia-Romagna. Non si tratta di fenomeni passeggeri o imprevedibili, ma degli effetti del riscaldamento globale, che fa sì che le tempeste siano sempre più violente. Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 0,60° maggiore rispetto al 1991-2000 e di 1,48° dal livello preindustriale. Tra il 1970 e il 2021 i fenomeni meteorologici estremi nel mondo sono stati 11.778, con 4.300 miliardi di dollari di danni economici e la morte di 2 milioni di persone, per il 90% nei paesi in via di sviluppo.

Ma se pensiamo che una macchina distrutta possa essere una tragedia, Cesvi e Factanza invitano a ricordare che questa non è nemmeno lontanamente paragonabile a ciò che capita regolarmente in altri Paesi del mondo, dove gli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, spazzano via ogni cosa, generando morte e devastazione. Per questo, poco distante dall’installazione, un totem multimediale mostra l’impatto dei cambiamenti climatici in tutto il mondo con un approfondimento sul Pakistan, Paese simbolo dell’ingiustizia climatica. Tra i più colpiti al mondo dagli eventi naturali estremi, sebbene sia tra i minori produttori di gas serra. Le alluvioni del 2022 hanno sommerso un terzo del Paese, tanto che oltre 33 milioni di persone sono state colpite e più di 8,2 milioni costrette ad abbandonare le proprie case. Ma l’emergenza si è estesa nel 2023 anche nel Punjab dove più di 750.000 persone sono state colpite da piogge estreme con oltre 630.000 persone sfollate e quasi mezzo milione di acri di coltivazioni danneggiati.

“La scelta di ribadire l’allarme sull’emergenza climatica in concomitanza della Fashion Week ci permette di attenzionare un tema di rilevanza assoluta in un momento di grande visibilità per Milano, città della moda, ma sempre più attenta alle tematiche legate alla sostenibilità” ha dichiarato ha dichiarato Gloria Zavatta, Presidente di Cesvi.

L’installazione è visibile in via Paolo Sarpi, all’altezza dei civici 19 e 21, da martedì 20 a domenica 25 febbraio. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Humanitarian Assistance for Vulnerable Flood-affected communities in Pakistan”, finanziato dall’Unione Europea.