SOCIETA’ DI GESTIONE Kairos partners
NOME DEL FONDO Fondo Active ESG Kairos
GESTORE Riccardo Valeri
![](https://esgnews.it/sito/wp-content/uploads/2020/10/Schermata-2020-09-29-alle-21.00.37.png)
DATA DI LANCIO 11 novembre 2019
INDICE DI RIFERIMENTO Stoxx Europe 600 ESG-X
PERFORMANCE +2,95% al 11 maggio 2020 -14,70% Indice Stoxx Europe 600 ESG-X
OBIETTIVO DEL FONDO Rendimento high single digit incorporando i criteri ESG con minore volatilità rispetto al mercato di riferimento (indice di riferimento)
CARATTERISTICHE Strategia Long-Short (circa 50/60 posizioni long e meno di dieci 10 short più le coperture)
Focalizzato sul mercato azionario europeo, società di media e grande capitalizzazione, secondo le logiche ESG
Esposizione Netta 40% – 80%
Esposizione Lorda 100% – 160%
STRATEGIA Il fondo è gestito attivamente tramite approccio bottom up basato sui fondamentali e supportato da analisi quantitativa. Vengono selezionate le azioni sulle quali attivare strategie long e short. L’obiettivo è generare Alpha su entrambe le tipologie di esposizione, sfruttando le inefficienze del mercato.
COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO All’interno dei 1100 titoli azionari europei viene fatta una prima selezione dei titoli applicando i tre filtri ESG e poi vengono selezionate le singole azioni tramite un processo basato sull’analisi fondamentale, dopo avere tenuto conto dell’analisi quantitativa e del modello di portafoglio.
Il primo filtro riguarda le esclusioni settoriali. Il fondo non investirà in società che operano nei seguenti settori:
- Produzione di armi controverse (Mine anti-uomo, armi chimiche e biologiche, armi a grappolo, armi al fosforo bianco, nucleari e a uranio impoverito)
- Produzione di tabacco (fatturato>0%)
- Produzione Carbon fossile
- >25% del fatturato derivante dall’estrazione e dall’esplorazione del carbon fossile
- >25% del fatturato derivante dalla capacità energetica prodotta con carbon fossile, calore o vapore
Il secondo criterio è l’esclusione di società con un elevato rischio di controversie importanti. Infine, l’ultimo criterio riguarda l’esclusione delle società senza score ESG o con un rating basso (ESG Risk Rating > 40 in termini Sustainalytics).