Scheda fondo

Kairos partners lancia il fondo Active ESG Kairos

SOCIETA’ DI GESTIONE  Kairos partners
NOME DEL FONDO Fondo Active ESG Kairos
GESTORE Riccardo Valeri

Riccardo Valeri

DATA DI LANCIO 11 novembre 2019
INDICE DI RIFERIMENTO Stoxx Europe 600 ESG-X
PERFORMANCE +2,95% al 11 maggio 2020 -14,70% Indice Stoxx Europe 600 ESG-X
OBIETTIVO DEL FONDO Rendimento high single digit incorporando i criteri ESG con minore volatilità rispetto al mercato di riferimento (indice di riferimento)
CARATTERISTICHE Strategia Long-Short (circa 50/60 posizioni long e meno di dieci 10 short più le coperture)

Focalizzato sul mercato azionario europeo, società di media e grande capitalizzazione, secondo le logiche ESG


Esposizione Netta 40% – 80%
Esposizione Lorda 100% – 160%

STRATEGIA Il fondo è gestito attivamente tramite approccio bottom up basato sui fondamentali e supportato da analisi quantitativa. Vengono selezionate le azioni sulle quali attivare strategie long e short. L’obiettivo è generare Alpha su entrambe le tipologie di esposizione, sfruttando le inefficienze del mercato.

COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO All’interno dei 1100 titoli azionari europei viene fatta una prima selezione dei titoli applicando i tre filtri ESG e poi vengono selezionate le singole azioni tramite un processo basato sull’analisi fondamentale, dopo avere tenuto conto dell’analisi quantitativa e del modello di portafoglio.

Il primo filtro riguarda le esclusioni settoriali. Il fondo non investirà in società che operano nei seguenti settori:

  1. Produzione di armi controverse (Mine anti-uomo, armi chimiche e biologiche, armi a grappolo, armi al fosforo bianco, nucleari e a uranio impoverito)
  2. Produzione di tabacco (fatturato>0%)
  3. Produzione Carbon fossile
  • >25% del fatturato derivante dall’estrazione e dall’esplorazione del carbon fossile
  • >25% del fatturato derivante dalla capacità energetica prodotta con carbon fossile, calore o vapore

Il secondo criterio è l’esclusione di società con un elevato rischio di controversie importanti. Infine, l’ultimo criterio riguarda l’esclusione delle società senza score ESG o con un rating basso (ESG Risk Rating > 40 in termini Sustainalytics).