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Commissione Europea

UE: aperta consultazione pubblica per migliorare il corporate reporting

La Commissione Ue apre una consultazione pubblica sul corporate reporting. I recenti fallimenti aziendali di alto profilo in Europa hanno evidenziato l’impatto che una reportistica societaria fraudolenta o scorretta può avere sugli investitori (oltre 20 miliardi di euro persi per il solo caso Wirecard). 

Tali avvenimenti hanno allertato l’UE, che ha deciso di rivedere i tre pilastri principali su cui si basano la qualità e l’affidabilità della rendicontazione societaria da parte delle società quotate, cioè la corporate governance, la revisione legale dei conti, la vigilanza e l’applicazione da parte delle autorità pubbliche.

Una reportistica societaria affidabile e di alta qualità da parte delle società quotate è di fondamentale importanza per l’efficienza dei mercati finanziari europei. 

L’ultima verifica di idoneità effettuata dalla Commissione Europea ha valutato se il quadro UE sulla reportistica societaria permette di fornire, alle parti interessate, informazioni finanziarie e non finanziarie sufficienti in termini di quantità e qualità per consentire di prendere decisioni consapevoli di investimento e proteggere i propri interessi. Dal controllo è emerso che l’adozione degli standard internazionali (IFRS) per le società quotate ha avuto un impatto positivo in termini di affidabilità delle informazioni, di comparabilità e di riduzione del costo del capitale.

Al contempo però è stato riscontrato che le autorità di vigilanza nazionali in materia di corporate reporting delle società quotate differiscono in modo significativo tra i diversi Stati europei e che il framework presenta potenziali carenze e debolezze per quanto riguarda l’efficacia delle pratiche di attuazione. La verifica ha evidenziato, inoltre, che i regimi di applicazione e gli incentivi alle imprese per pubblicare relazioni finanziarie di alta qualità svolgono un ruolo determinante per migliorare la trasparenza.

Dal momento che la revisione legale dei conti e la governance societaria sono pilastri importanti per garantire la qualità e l’affidabilità delle informazioni, la Commissione, in seguito alla nuova consultazione pubblica, valuterà il quadro di audit dell’UE e il quadro di governo societario per quanto pertinenti ai fini della rendicontazione. Tale valutazione si concentrerà dunque sulla precedente riforma dell’audit e sull’efficacia, l’efficienza, la pertinenza, la coerenza del framework. La valutazione prenderà in considerazione anche una potenziale riduzione e semplificazione degli oneri.

Alla luce degli obiettivi del piano d’azione CMU (Capital Markets Union) 2020, che comprendono una maggiore tutela degli investitori e una migliore integrazione dei mercati dei capitali dell’UE, questa iniziativa mira a rafforzare l’informativa societaria delle società quotate e la revisione legale dei conti degli enti di interesse pubblico (PIES). Quest’ultima categoria comprende, oltre alle società quotate, anche gli istituti di credito, le imprese di assicurazione e gli enti designati come PIES dagli Stati membri.

L’auspicio è che tale iniziativa possa avere un impatto economico significativo sull’economia nel suo complesso: sbloccando investimenti e opportunità di finanziamenti, migliorando l’allocazione dei fondi e attirando una più ampia gamma di investitori all’interno e all’esterno dell’Unione Europea. Si prevede inoltre che una migliore rendicontazione da parte delle società riduca i costi di due diligence per gli investitori.

Infine, l’iniziativa è importante anche per gli obiettivi ambientali e climatici dell’UE e il finanziamento dell’agenda europea in merito, contribuendo a rendere più affidabili le informazioni sulla sostenibilità e a contrastare le pratiche di greenwashing. Ciò potrebbe portare a una maggiore allocazione di investimenti per attività e progetti sostenibili in futuro.

La consultazione, iniziata il 12 novembre sarà aperta fino al 4 febbraio 2022.