Stress test climatici

Le ESA condurranno uno stress test climatico sull’intero sistema finanziario

Le autorità di regolamentazione finanziaria dell’UE condurranno un’analisi completa sulla resilienza del settore finanziario ai rischi legati al clima e della sua capacità di facilitare il finanziamento della transizione verde dell’Europa in scenari di stress, secondo una lettera del direttore generale della Commissione europea per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’unione dei mercati dei capitali John Berrigan.

La lettera, inviata alle Autorità di vigilanza europee (ESA) – che comprendono l’Autorità bancaria europea (EBA), l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) e l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) – specifica che l’analisi si concentrerà in particolare sulla valutazione della resilienza del sistema finanziario nella transizione verso l’obiettivo dell’UE di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030.

“Per garantire la stabilità finanziaria e consentire al settore finanziario di svolgere il suo ruolo nel finanziamento della transizione, dobbiamo essere consapevoli di ogni potenziale vulnerabilità del settore finanziario e di come lo stress nel sistema finanziario potrebbe influenzare la transizione verso gli obiettivi del 2030″, si legge nella lettera.

Dopo il lancio, nel luglio 2021, della “Strategia per il finanziamento della transizione verso un’economia sostenibile” della Commissione europea, le autorità di regolamentazione e la Banca centrale europea (BCE) hanno condotto o pianificato stress test legati al clima per i rispettivi settori.

Per la nuova analisi, tuttavia, la lettera afferma che l’esercizio “va oltre i consueti stress test climatici”, chiedendo che i regolatori collaborino, insieme alla BCE e al Comitato europeo per il rischio sistemico (ESRB -European Systemic Risk Board), per condurre una valutazione intersettoriale, che non si limiti a esaminare la resilienza dei singoli settori, ma studi anche gli effetti di secondo impatto per evidenziare le vulnerabilità a livello di sistema.

L’analisi dovrebbe anche andare oltre l’esame degli shock legati al clima, come i rischi di transizione e i rischi fisici tipicamente studiati negli stress test climatici, ma incorporare anche altri fattori di stress, come la combinazione di shock climatici con scenari macrofinanziari avversi utilizzati negli stress test ordinari del settore finanziario.

Oltre a testare la resilienza del sistema finanziario agli shock climatici ed economici, la Commissione ha anche chiesto che l’analisi fornisca indicazioni sulla capacità del sistema di continuare a convogliare capitali a sostegno degli obiettivi climatici dell’UE.

La Commissione ha chiesto che i risultati dell’analisi delle ESA siano presentati idealmente entro la fine del 2024 e non oltre il primo trimestre del 2025.