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Guida alla sostenibilità

Social bond: cosa sono e perché sono importanti

Dopo i green bond, l’incremento dell’attenzione alle variabili sociali ha portato alla ribalta i social bond. Si tratta di strumenti obbligazionari utilizzati per finanziare progetti che hanno un impatto sociale positivo e permettono la realizzazione di iniziative che migliorano la condizione di persone svantaggiate e comunità sociali fragili. Gli ambiti di intervento possono riguardare aree come l’accesso ai servizi sanitari e abitativi, l’inclusione finanziaria, la sicurezza alimentare e l’occupazione.

Il mercato di queste obbligazioni sostenibili è ancora agli albori, ma da qualche anno sta crescendo a un ritmo esponenziale, con un’accelerazione anche legata, di recente, alla maggiore sensibilità sulle emergenze create dalla pandemia di Covid-19. L’anno di svolta è stato il 2017, che ha visto un boom di emissioni, a partire da quella del Council of Europe Development Bank (CEB), che ha lanciato un “social inclusion bond” da 500 milioni di euro – i cui proventi sono stati destinati al finanziamento di progetti in ambito social housing, educazione, creazione di posti di lavoro – e con un’emissione da parte della Banca olandese NBW da 2 miliardi di euro per finanziare progetti di housing sociale nei Paesi Bassi. 

Ma è l’impatto della pandemia che ha spinto la crescita delle emissioni di queste obbligazioni alle stelle. Proprio per creare degli strumenti finanziari atti a proteggere le persone che hanno perso il lavoro durante l’emergenza sanitaria la Commissione Europea ha varato SURE, un programma per assistenza finanziaria per un totale di 100 miliardi di euro sotto forma di prestiti, concessi dall’UE agli Stati membri a condizioni favorevoli e finanziati tramite l’emissione di social bond. L’emissione inaugurale da 17 miliardi nell’ottobre 2020 ha ricevuto richieste per 233 miliardi. Per il 2022 sono previste emissioni per 4,6 miliardi.

Secondo la Climate Bonds Initiative i volumi di nuovi titoli hanno raggiunto nel 2021 un record annuale di circa 220 miliardi di dollari, in aumento del 18% rispetto all’anno precedente. E per il 2022 la società di asset management olandese NN IP prevede che le emissioni in euro possano raggiungere i 250 miliardi.

Il ruolo degli SDGs nella crescita dei social bond

La crescita delle emissioni è legata anche al maggiore impegno di aziende e istituzioni verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite e quindi alla volontà di supportare progetti specifici che abbiano un impatto positivo anche sulle tematiche sociali. Per questo ha visto l’affacciarsi sul mercato anche di imprese, che vogliono supportare e dare visibilità ai propri impegni sociali. 

Secondo un’analisi di NN IP sono soprattutto 10 gli SDGs sociali cui gli investitori in social bond forniscono un contributo positivo, ovvero la riduzione della povertàla disoccupazione, la fame e la disuguaglianza di genere, il contributo positivo su salute e benessere e su un’istruzione e un lavoro di qualità.

Fonte: NN Investment Partners, Maggio 2022.

Le regole in materia

Ma come capire se un social bond va a finanziare realmente progetti con un impatto positivo sulle questioni sociali? Ad oggi, per i social bond non esiste né una normativa condivisa e né criteri standard come per i green bond. Pertanto, occorre saper valutare di volta in volta a seconda del progetto sociale “sostenibile” che ci si trova davanti. Tuttavia, la sfera sociale dell’ESG sta trovando gradualmente la sua definizione, anche grazie alla proposta di una tassonomia sociale dell’UE, sebbene quest’ultima sia ancora in fase di sviluppo (in attesa del documento finale della Commissione europea). 

Per quanto riguarda i bond, uno dei principali riferimenti sono le linee guida volontarie per l’emissione dei social bond fornite dall’International Capital Market Association (ICMA) nel 2017, denominate “Social Bond Principles”. Come nel caso dei green bond, anche per le obbligazioni sociali si tratta di raccomandazioni che mirano a favorire lo sviluppo del mercato dei social bond attraverso la diffusione di pratiche di trasparenza e rendicontazione rivolte agli investitori. I quattro pilastri su cui si basano tali principi sono: l’utilizzo dei proventi, i criteri di valutazione e selezione dei progetti ammissibili, la gestione dei proventi e la rendicontazione.

Utilizzo dei proventi

Una delle caratteristiche distintive di questi titoli, definite dai Social Bond Principles, è quella di utilizzare i proventi per finanziare progetti a impatto sociale positivo, che dovrebbero essere descritti nella documentazione relativa al titolo, valutati e, ove possibile, quantificati. 

Con “progetti sociali” si intendono iniziative che hanno l’obiettivo esplicito di contribuire ad affrontare delle specifiche problematiche sociale o di raggiungere risultati sociali positivi, soprattutto a beneficio di soggetti svantaggiati. 

Valutazione e selezione dei progetti

Secondo i Social Bond Principles, l’emittente dovrebbe comunicare agli investitori:

  • gli obiettivi sociali che intende perseguire;
  • il processo adottato per selezionare i progetti coerenti con gli obiettivi sociali citati;
  • criteri di selezione ed eventualmente i criteri di esclusione

Gestione dei proventi

I proventi netti delle obbligazioni sociali, secondo i Principi dell’ICMA, dovrebbero essere depositati su un conto dedicato, da lì trasferiti a un portafoglio specifico o tracciati dall’emittente. Inoltre, l’emittente dovrebbe comunicare agli investitori in che modo intende collocare i proventi che non sono impiegati temporaneamente nei progetti.

Rendicontazione

Secondo quanto riportato dai Principi dell’ICMA, gli emittenti dovrebbero divulgare e aggiornare regolarmente i dati relativi all’utilizzo dei proventi, includendo un elenco dei progetti in cui le risorse sono impiegate, una descrizione degli stessi, il dettaglio delle somme allocate e degli impatti attesi. 

Infine, secondo l’ICMA, i social bond possono produrre anche effetti ambientali positivi, così come i green bond possono finanziare soluzioni per problemi sia ambientali sia sociali. Per questo, secondo l’Associazione, sono gli emittenti a dover identificare l’area d’impatto prevalente. 

Rendimenti dei social bond

Molti studi e analisi di diversi gestori sottolineano come il profilo di rendimento dei social bond sia spesso superiore di quello in un’obbligazione tradizionale e che, inoltre, siano meno rischiosi dei prodotti non sostenibili. Tra questi, il report “Shifting the emphasis to the Social factor in ESG” di NN IP. Dallo studio, che mette a confronto l’indice iBoxx Euro Social Bond dei social bond con il Bloomberg Euro Aggregate Index di quelli tradizionali, emerge che i social bond, a parità di maturità e rating, hanno mediamente uno yield dell’1,03%, ovvero quasi il doppio dello 0,66% dei bond tradizionali.

Queste caratteristiche, unitamente al fatto che consentono di diversificare i portafogli, di avere un impatto positivo sulla società e di rendicontare in modo più trasparente l’impatto, rendono tali obbligazioni una valida alternativa per gli investitori, e fanno ritenere che il mercato sia posizionato per un’ulteriore espansione.

Il mercato recupera terreno rispetto agli altri impact bond

L’emissione di social bond ha registrato un’impennata nel 2020 e 2021 grazie all’aumento dell’interesse per i progetti sociali dovuto agli effetti della pandemia Covid-19. Ora, con una capitalizzazione totale di 400 miliardi di euro, il mercato offre sufficienti opportunità di investimento per un portafoglio di social bond bendiversificato. 

Il mercato dei green bond ha una storia molto più lunga e ha aperto la strada ad altre categorie di impact bond. Secondo gli analisti di NN IP, la tassonomia dell’UE per le attività legate al clima e la tassonomia prevista per le attività sociali daranno ulteriore impulso ai mercati dei green e dei social bond negli anni a venire, e questo sosterrà anche lo sviluppo dei sustainability bond, che finanziano sia progetti verdi che sociali.

Fonte: NN Investment Partners e Bloomberg, Maggio 2022.

Il punto di vista degli investitori

social bond offrono agli investitori un modo per migliorare l’impatto sociale del loro portafoglio di investimenti e contribuire a specifici SDG sociali senza compromettere i rendimenti finanziari. Questo tipo di bond, infatti, ha la stessa liquidità e accessibilità delle obbligazioni tradizionali, senza rischi di credito aggiuntivi e può quindi essere un’ottima aggiunta ai portafogli a reddito fisso degli investitori. Inoltre, latrasparente rendicontazione dell’impatto dei social bond fornisce agli investitori una chiara prova del contributo positivo del loro investimento. 

Il mercato dei social bond è maturato rapidamente negli ultimi anni e offre oggi ampie opportunità per costruire un portafoglio d’investimento ben diversificato.

Fonte: IHS Markit e Bloomberg, maggio 2022.

Caratteristiche di investimento simili al reddito fisso tradizionale

Il mercato dei social bond e quello delle obbligazioni convenzionali sono molto simili in termini di esposizione degli emittenti e di caratteristiche finanziarie come il rating, il rendimento e la duration. Ciò significa che i social bond offrono agli investitori un’eccellente opportunità di sostituire parte della loro tradizionale allocazione a reddito fisso senza alcun rischio di credito aggiuntivo.

Nel dettaglio, secondo gli analisti di NN IP, i punti in comune tra i social bond e le obbligazioni tradizionali sono: 

  • La maggior parte dei social bond è emessa in euro (63%) o in dollari USA (16%);
  • Il 30% dei social bond viene emessa da società e il 70% da emittenti governativi;
  • Prevalgono gli emittenti sovranazionali (30%) ed europei; altri emittenti includono Corea del Sud, Giappone e Cile;
  • La correlazione tra social bond e obbligazioni investment grade è molto alta, superiore al 95%;
  • I social bond hanno una volatilità simile.