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Assicurazioni

Polizze catastrofali, confermato rinvio per PMI

Il 31 marzo è entrato in vigore il decreto legge che posticipa l’obbligo per le piccole e medie imprese di sottoscrivere polizze assicurative contro i danni causati da eventi catastrofali e calamità naturali sui beni materiali iscritti nello stato patrimoniale.

L’obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 sarebbe dovuto scattare il 31 marzo 2025, ma ora il termine slitta al primo ottobre 2025 per le medie imprese, al 31 dicembre 2025 per piccole e microimprese. Rimane invece fermo al primo aprile il termine per le grandi imprese, per le quali non scatteranno però le sanzioni: per ulteriori 90 giorni non si terrà infatti conto dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.

La classificazione delle imprese segue i criteri stabiliti dalla Direttiva UE 2023/2775, che aggiorna la normativa sui bilanci d’esercizio.

Obblighi informativi e adeguamenti

Gli obblighi informativi decorreranno dallo stesso momento in cui scatta l’obbligo assicurativo. Tuttavia, per le grandi imprese, è prevista una tolleranza di 90 giorni senza sanzioni (fino al 1° luglio 2025).

Nonostante la proroga per molte imprese, le compagnie assicurative sono comunque obbligate a offrire polizze conformi alla legge già da ora, e le polizze stipulate prima del decreto restano valide se conformi.

Per quanto riguarda la gestione delle polizze in corso, quelle non conformi dovranno essere adeguate al primo rinnovo utile, ma se la scadenza cade prima del termine della proroga, le imprese potranno aspettare fino all’ultima scadenza utile prima dell’obbligo definitivo. Anche i rinnovi potrebbero generare incertezze, perché le compagnie potrebbero rifiutarsi di prorogare contratti non conformi oltre la scadenza legale.

Le grandi imprese dovranno invece adeguarsi immediatamente, con la possibilità di negoziare condizioni più flessibili, mentre per le più piccole il rinvio potrebbe influire sulla stabilità del mercato assicurativo, rallentando la creazione di una base mutualistica sufficiente a coprire i rischi catastrofali.