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Risultati ESG

Unicredit, risultati al di sopra delle attese nel 2021

Unicredit chiude l’anno con risultati superiori alle attese e conferma l’impegno sulla sostenibilità. L’istituto ha riportato un utile di esercizio di 1,5 miliardi (era in perdita nel 2020), sebbene l’ultimo trimestre sia stato chiuso in rosso per 1,4 miliardi per voci straordinarie una tantum. L’utile utile netto sottostante dell’intero anno è stato di 3,9 miliardi, al di sopra della guidance di 3,7 miliardi. 

Unicredit prevede una considerevole remunerazione degli azionisti per circa 3,75 miliardi di euro con una proposta di dividendo in contanti per circa 1,17 miliardi e riacquisti di azioni per circa 2,58 miliardi di euro. La proposta sarà presentata all’assemblea degli azionisti del prossimo 8 aprile, si legge nella nota sui conti.

“Gli eccellenti risultati del 2021 sono il frutto delle incisive azioni intraprese durante l’anno, del progressivo emergere della nostra cultura aziendale, della dedizione dei dipendenti e della continua fiducia dei nostri clienti. Abbiamo superato i target dell’anno per ricavi, costi e utile netto sottostante, producendo un RoTE del 7,3 per cento e una considerevole generazione organica di capitale. Riconfermiamo l’impegno ad aumentare in misura significativa i rendimenti dei nostri azionisti senza compromettere la nostra robusta posizione patrimoniale e intendiamo distribuire agli investitori, una volta ottenute le approvazioni, 3,75 miliardi complessivi, sotto forma di dividendi in contanti e riacquisto di azioni proprie”, ha dichiarato il Ceo Andrea Orcel a commento dei dati 2021. “Pur considerando tale distribuzione, abbiamo concluso l’anno con un CET1 ratio pro-forma del 14,13 per cento. Questi risultati sono il preludio di quello che il nostro modello a basso assorbimento di capitale ci permetterà di conseguire nel 2022 e oltre a beneficio di tutti i nostri azionisti”, ha aggiunto.

Unicredit ha ribadito la centralità della sostenibilità nelle strategie del gruppo. “Abbiamo integrato la sostenibilità in ogni nostra azione, in modo da essere d’esempio nel modo in cui gestiamo il nostro business, accompagnare i clienti in una transizione equa e positiva, contribuire a una società più sostenibile”, si legge nella nota di diffusione dei risultati. In questo contesto, nel corso del 2021 il gruppo ha aderito alla Net-Zero Banking Alliance e ha recentemente migliorato le policy sul carbone e su gas & petrolio. Il gruppo continua anche a progredire nel rispetto dei suoi impegni Net-Zero e incorpora i criteri ESG in tutte le aree di business, al contempo rafforzando la cultura aziendale su questo fronte.

Obiettivo cumulato di volumi ESG al. 2024
I risultati 2021 in evidenza

ricavi sono cresciuti del 4,8% a 18 miliardi, al di sopra dei17,5 miliardi precedentemente comunicati per la guidance 2021. I ricavi netti hanno raggiunto 16,3 miliardi, +34,5% su base annua, a fronte di una guidance di 16 miliardi. Il margine di interesse, pur salito nel quarto trimestre, nell’intero anno ha registrato un calo del 4% a 9,1 miliardi come risultato dei minori volumi di finanziamento e tassi della clientela. Le commissioni nel 2021 sono in rialzo del 12,1% a 6,7 miliardi, soprattutto grazie alle commissioni su investimenti. I proventi da attività di negoziazione sono aumentati del 16% nel 2021 a 1,6 miliardi, di cui 1,3 miliardi derivanti da attività della clientela. I dividendi sono saliti del 25,2% a 520 milioni nell’intero esercizio, con un maggiore contributo da Yapi Kredi (+ 18 milioni).

costi operativi sono rimasti sostanzialmente invariati a 9,8 miliardi, al di sotto della guidance per il 2021 fissata a 9,9 miliardi, con un rapporto costi/ricavi al 54,6%, in calo di 2,6 punti percentuali. Il costo del rischio (CoR) contabile per il gruppo è in diminuzione a 37 punti base da 105 punti base, in linea con la guidance. Unicredit ha registrato un utile netto sottostante di 3,9 miliardi nel 2021, in rialzo di 2,6 miliardi, con un utile netto contabile di 1,5 miliardi.

Il solido CET1 capital ratio contabile di Unicredit risulta pari al 15,03% e con un CET1 ratio pro-forma che si attesta al 14,13%, al di sopra della guidance di 13,5-14%. Il patrimonio netto tangibile si è attestato a 52,8 miliardi, in rialzo del 4,4%, a fronte di un valore contabile tangibile per azione pari a 23,9 euro, in crescita del 5,7%, principalmente grazie all’utile netto.

Le esposizioni deteriorate lorde di gruppo si sono attestate a 16,3 miliardi alla fine del quarto trimestre, generando un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi del 3,6%, mentre le esposizioni deteriorate nette si sono attestate a 7,5 miliardi, con un rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti netti dell’1,7%. Il rapporto di copertura si è attestato al 54%. Le sofferenze lorde di gruppo sono pari a 4,5 miliardi con un rapporto di copertura del 75,1%.