Etica e sostenibilità

Finanza sostenibile e SRI, ecco le SGR con la certificazione della CEI

Con l’ascesa della consapevolezza dell’importanza degli investimenti ESG e SRI, un manipolo di SGR hanno chiesto e ottenuto la Certificazione di Conformità alle linee guida della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana. Il documento della CEI, stilato dalle due Commissioni Pastorali della Conferenza, affianca agli obiettivi di Investimento Sostenibile anche le finalità di protezione della vita, dignità umana in tutte le sue forme, emancipazione del lavoro femminile, sostegno della famiglia con figli e le relative politiche di welfare, riduzione della produzione di armi, perseguimento della giustizia economica e incoraggiamento della responsabilità aziendale. Ogni attività di carattere economico, secondo la CEI, può e deve rispondere ai principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance, nonché incorporare una dimensione etica.

La certificazione di conformità alle linee guida per gli investimenti della CEI (emanate a febbraio 2020) è affidata a Nummus SpA, società di servizi finanziari advisor per la gestione degli asset della Conferenza Episcopale. Per assegnare il riconoscimento Nummus analizza in particolare gli strumenti finanziari, i processi di investimento, le restrizioni e le esclusioni, al fine di aggiornare semestralmente la certificazione in coerenza alle linee guida.

L’apripista, a settembre 2020, è stata IMPact SGR, la prima società italiana di asset management ad avere ottenuto la certificazione per un comparto che investe in titoli obbligazionari ibridi, “World Impact Sicav – Corporate Hybrid Bond”. Questo primo riconoscimento era stato accolto dalla società guidata da Stefano Mach con grande soddisfazione, perché consente a IMPact “di rispondere ai desiderata dei risparmiatori che intendono affermare, anche attraverso gli investimenti, il loro orizzonte valoriale, allineando le scelte d’investimento ai valori religiosi ed etici”. Impact SGR ha una chiara impronta ESG e SRI, perché oltre a dotarsi di una propria policy sugli investimenti sostenibili e di un Comitato di Sostenibilità, ha uno statuto distintivo che prevede che una quota pari ad almeno il 50% degli utili sia utilizzata per finanziare iniziative ad impatto sociale. Successivamente, IMPact SGR è anche stata selezionata da 8a+ Investimenti SGR per la gestione in delega di Etica, un nuovo comparto gestito secondo la Dottrina sociale della Chiesa Cattolica (che investe in titoli che rispettano anche i criteri di sostenibilità previsti dalle linee guida sugli investimenti etici stabiliti dalla CEI).

Successivamente, è arrivata la certificazione anche per altre società e altri fondi, di cui si è data notizia anche su questo sito. A partire da Optima SIM, società del Gruppo BPER, che ha ottenuto da Nummus la certificazione di conformità alle Linee guida negli investimenti della CEI per la sua Gestione Bilanciata personalizzata. Ma anche Banor SIM, anch’essa premiata per la sua politica di investimenti eticamente e socialmente responsabili in la certificazione di conformità alle linee guida CEI per il suo mandato di gestione bilanciata dell’assemblea permanente dei vescovi italiani. Franklin Templeton ha poi comunicato che sette fondi, appartenenti alla sua gamma di offerta Lussemburghese ed Irlandese, hanno ricevuto la certificazione Nummus perché pienamente conformi al documento emanato dalla CEI il 24 febbraio 2020. A ottenere il riconoscimento è stato inoltre Anima Comunitam Bilanciato Prudente, fondo bilanciato obbligazionario di diritto italiano di Anima SGR, certificato da Nummus per l’adesione ai criteri dettati dalla Conferenza Episcopale Italiana. Lemanik AM ha invece ottenuto il riconoscimento per  Lemanik Spring, fondo obbligazionario a breve termine, mentre Valori Asset Management ha ottenuto la certificazione di Nummus per il suo Hearth Ethical Fund, UCITS di diritto lussemburghese che unisce l’investimento sostenibile all’investimento etico. NN Investment Partners ha annunciato la Certificazione di conformità per tre delle sue strategie di investimento sostenibili. Da ultimo, nei giorni scorsi è arrivato l’annuncio di DPAM, che ha ottenuto la Certificazione di conformità alle linee guida della CEI per undici suoi fondi a gestione attiva, già tutti conformi agli artt. 8 e 9 del Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR).