Engagement priorities 2021

BlackRock, capitale naturale e diritti umani tra le priorità per misurare le aziende nel 2021

BlackRock ha aggiornato le proprie Engagement Priorities for 2021, inserendo capitale naturale e diritti umani. quali nuove aree di interesse chiave, sulla base delle quali verrà giudicata la gestione delle società partecipate. Le priorità indicate dal colosso delle gestioni statunitense che, con asset per circa 7.300 miliardi di euro è presente nella maggior parte delle aziende quotate, forniranno una guida per le decisioni di voto alle prossime assemblee e per l’attività di engagement del gruppo.

La maggior parte delle linee guida annunciate seguono le direttrici già indicate da Larry Fink, CEO di BlackRock, che ha da alcuni anni posto le questioni ESG all’attenzione della comunità finanziaria con la pubblicazione delle sue lettere annuali agli amministratori delegati delle società in portafoglio. In quella del 2021, in particolare, al centro è stata messa l’azione per il clima e la necessità di far convergere l’impegno delle società verso Net Zero.

Nel 2021 le priorità di BlackRock sono state mappate su specifici obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, come l’uguaglianza di genere e l’energia pulita e accessibile, e sono stati forniti indicatori chiave di prestazione (KPI) di alto livello e globalmente rilevanti per ciascuna priorità in modo che le aziende siano consapevoli dei traguardi a cui devono ambire. Gli obiettivi sono raggruppati in cinque aree chiave su cui sarà focalizzata l’azione di engagement, tra cui qualità ed efficacia del consiglio di amministrazione, clima e capitale naturale, strategia, scopo e resilienza finanziaria, incentivi in linea con la creazione di valore e impatto delle aziende sulle persone.

Per BlackRock la qualità dei consigli di amministrazione delle società quotate è fondamentale per aiutare il management ad affrontare nella maniera più efficace le sfide competitive e i board member devono essere in grado di dare i propri suggerimenti nei momenti di crisi. Per questo è importante selezionare delle metriche per valutare il loro operato. Accanto a ciò il consiglio deve esprimere una congrua diversità, considerando parametri come il genere ma anche l’etnia.

Il clima rimane la priorità numero uno. La necessità di convergere verso Net Zero, anche se l’obiettivo non è così alla portata di mano per buona parte delle aziende quotate, è oramai data per assodata. Certo i gruppi quotati devono ancora completare i propri compiti, che consistono nel chiarire il modo in cui hanno allineato la strategia a uno scenario in cui il riscaldamento globale è limitato al di sotto dei 2 ° C, coerente con l’aspirazione di raggiungere un livello zero di emissioni nette di gas a effetto serra (GHG) entro il 2050 e devono fornire le informazioni sulle emissioni secondo le linee guida di TCFD. Ma è arrivato il momento di guardare avanti inserendo tra le priorità la preservazione del capitale naturale, pensando alla biodiversità e a combattere la deforestazione,

Le aziende devono poi saper chiarire il loro scopo e quali sono i piani per creare valore nel lungo termine considerando gli interessi di tutti gli stakeholder e utilizzando le appropriate metriche per la reportistica.

I piani di compensazione del management devono essere poi concepiti per favorire la creazione di valore nel lungo periodo e devono essere correlati all’ottenimento di risultati misurabili. Inoltre non va dimenticata la dimensione dell’equità salariale.

Infine grande attenzione alle persone. “Ci aspettiamo che le aziende dimostrino un approccio solido alla gestione del capitale umano e forniscano agli azionisti le informazioni necessarie per capire come si allinea con la strategia e il modello di business dichiarati e come supportino una diversificazione della forza lavoro soprattutto in quei mercati è un tema rilevante.” scrive BlackRock nelle Priorità 2021.

BlackRock ritiene inoltre che sia compito del board assicurarsi che le aziende sovraintendano con la dovuta cura il rispetto dei diritti umani nella catena di fornitura o nelle pratiche commerciali e si facciano carico della riparazione di eventuali impatti negativi sulle persone.

“È nostra convinzione che i clienti, in quanto azionisti a lungo termine, traggano vantaggio quando le aziende gestiscono le proprie attività in modo responsabile. Problemi potenziali o effettivi negativi sui diritti umani non gestiti possono non solo danneggiare le persone direttamente interessate, ma anche esporre le aziende a significativi rischi legali, normativi, operativi e reputazionali. Questi rischi” rileva BlackRock, “possono concretizzarsi in una varietà di modi, da multe e contenziosi a interruzioni della forza lavoro e della catena di fornitura che possono danneggiare la reputazione di un’azienda con partner commerciali, clienti e comunità. Al contrario, un’azienda che affronta queste questioni in modo proattivo ed efficace può, oltre a mitigare tali rischi, anche creare opportunità per migliorare le relazioni con gli stakeholder, aumentare la produttività, avere prodotti qualitativamente superiori e sfruttare una reputazione aziendale più solida.”