“Stiamo entrando nella nuova era del capitalismo, quella della democrazia degli azionisti“, così scriveva nel novembre 2022 in una lettera rivolta ai clienti e ai Ceo delle aziende Larry Fink, numero uno di BlackRock. E questa era sembra essere arrivata, dato che il principale asset manager al mondo ha deciso di offrire la possibilità agli investitori retail statunitensi del suo più grande fondo negoziato in borsa di scegliere il voto per delega nel 2024. Un passo importante in un momento delicato per la società di gestione, che da un anno è nel mirino tanto dei promotori della politica anti-ESG – che lo hanno più volte accusato di perseguire strategie di “woke capitalism” (il nuovo modo utilizzato dai conservatori per definire le persone attente alle questioni ESG, ndr) – quanto dei sostenitori della lotta al cambiamento climatico, secondo i quali non sta mantenendo quanto promesso in materia di clima.
Secondo Reuters e Financial Times, gli investitori dell’ETF iShares Core S&P 500, che detengono metà del portafoglio del fondo da oltre 342 miliardi di dollari, potranno scegliere di adottare delle politiche volte a determinare come il fondo vota le loro azioni nelle assemblee annuali delle società. In particolare, potranno scegliere tra sette diverse politiche generali che vanno dal voto con il management alla priorità ai valori cattolici o ai fattori ESG.
L’obiettivo è quello di dare maggiore spazio alla voce degli investitori retail nel processo che Fink chiama “democrazia azionaria”, che fino ad oggi era riservato ai clienti istituzionali. Quest’ultima decisione del colosso statunitense rientra nella volontà di portare avanti il capitalismo degli stakeholder di cui Fink parlava già nella lettera annuale ai Ceo delle aziende in portafoglio del 2022.