La raccolta netta complessiva del risparmio gestito italiano torna positiva nel terzo trimestre del 2022, trainata dai fondi sostenibili secondo quanto certificato dalla mappa trimestrale di Assogestioni. Nel periodo tra giugno e settembre, infatti, i flussi netti confluiti in prodotti articolo 8 o articolo 9 della SFDR sono stati pari a 2,65 miliardi di euro, seppure in diminuzione rispetto ai 5,34 miliardi di euro del secondo trimestre 2022. I dati si confrontano con una raccolta netta totale pari a 1,2 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2022, in ripresa rispetto ai deflussi per 4,17 miliardi del secondo trimestre.
I fondi che promuovono “caratteristiche ambientali o sociali” e fondi aventi come obiettivo “investimenti sostenibili”, ai sensi, rispettivamente, degli articoli 8 e 9 del Regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (la cosiddetta SFDR) hanno raggiunto nel terzo trimestre 2022 masse pari a 415 miliardi, cifra leggermente in calo rispetto alle masse del secondo trimestre 2022 (417 miliardi).
In particolare, i fondi “light green” ossia che promuovono “caratteristiche ambientali o sociali” secondo la definizione dell’articolo 8 della SFDR hanno superato i 375 miliardi, rappresentando oltre il 90% dei fondi sostenibili. I fondi “dark green” (articolo 9) che seguono politiche di investimento più stringenti, invece, hanno superato i 39 miliardi (il 9,4 %).
Inoltre, grazie al lancio di nuovi prodotti sostenibili e alla riconversione di alcuni prodotti esistenti, il numero di fondi ESG è passato dai 1.943 del secondo trimestre agli attuali 2.045.
Quanto alla tipologia di prodotti sostenibili, dalla mappa emerge che hanno archiviato il trimestre con il segno positivo come raccolta tutte le categorie di fondi aperti, ad eccezione degli obbligazionari, con riscatti per 765 milioni, e dei bilanciati (-172 milioni). I risparmiatori hanno confermato una preferenza per i prodotti azionari ESG, che hanno registrato introiti netti per 2,5 miliardi. I prodotti flessibili ESG, invece, hanno registrato una raccolta netta di 1 miliardo. Quanto al patrimonio complessivo i fondi azionari con 155,3 miliardi rappresentano il 37,3% del totale patrimonio dei fondi articolo 8 o articolo 9, seguiti dagli obbligazionari (28,2%).
Nel comparto ESG prevalgono i fondi di diritto estero, pari a 1.713 fondi che rappresentano l’83,7% dei prodotti.
Nel complesso, la raccolta netta dell’industria del risparmio gestito nel terzo trimestre del 2022 è positiva, attestandosi a 1,2 miliardi di euro, in ripresa rispetto ai -4,17 miliardi del secondo trimestre. In negativo i fondi aperti per -1,3 miliardi, mentre i fondi chiusi continuano ad essere in leggera crescita con 1,7 miliardi (rispetto agli 1,6 miliardi del secondo trimestre).
Le società di gestione che si sono distinte, infine, in termini di raccolta complessiva del risparmio gestito nel trimestre sono: Gruppo Mediolanum con flussi netti pari a 980,8 milioni di euro e un patrimonio di 56,3 miliardi, seguito da Amundi Group con 795,8 milioni e asset per 206 miliardi; al terzo posto c’è Poste Italiane con 702,7 milioni e masse di 92,5 miliardi. Riscatti, invece, per Gruppo Generali, che nel trimestre ha registrato deflussi per 1 miliardo circa, e UBS Asset Management, con deflussi per 926 milioni.