In un momento in cui l’ambiente, e in particolare la crisi climatica, pongono sfide a tutti i settori economici, Amundi, società di gestione leader in Europa, si impegna a raccogliere queste sfide e a riaffermare la propria responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società, come illustra il suo Climate & Sustainability Report 2021.
Dal report emergono tre aspetti chiave che illustrano i risultati ottenuti da Amundi nel 2021 in termini di investimenti responsabili:
- La società ha raggiunto a fine 2021 847 miliardi di euro di asset gestiti di investimento responsabile;
- Amundi possiede 10 milioni di dati ESG grezzi inseriti ogni mese dai team;
- Alla fine del 2021 erano 13.500 gli emittenti coperti dalla metodologia di valutazione ESG di Amundi.
Con la pubblicazione del report 2021, la società da un lato vuole rendere conto della strategia di investimento sostenibile del Gruppo e degli obiettivi definiti per portare avanti questa ambizione. Dall’altro, intende riferire sull’attuazione di questa strategia: la governance e il sistema operativo messi in atto per la sua realizzazione, i mezzi e infine i risultati associati rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati, in particolare nell’ambito della lotta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità.
Governance dedicata all’investimento responsabile
Nel report Amundi descrive il proprio approccio nell’ambito della governance dedicata all’investimento responsabile, che consiste non solo nell’incorporare criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle sue strategie di gestione accanto alla tradizionale analisi finanziaria, ma anche nell’impegno per una transizione ambientale equa e inclusiva.
L’investimento responsabile è considerato un pilastro fondamentale della sua gestione e le responsabilità legate al raggiungimento degli obiettivi ESG del gruppo si riflettono sia negli organi di supervisione sia in quelli di gestione.
Il ruolo del Consiglio di amministrazione
Per quanto riguarda le questioni relative agli investimenti responsabili, il Consiglio di amministrazione può avvalersi del lavoro del Comitato strategico e di CSR (Corporate Social Responsibility), nonché del Comitato di gestione dei rischi e del Comitato per le remunerazioni. Anche i dirigenti e gli organi direttivi svolgono un ruolo essenziale nell’attuazione della strategia di investimento responsabile del Gruppo. L’amministratore delegato, infatti, è assistito nei suoi compiti relativi alle strategie di investimento responsabile e a favore del clima da due organi di gestione: il Comitato di gestione generale e il Comitato esecutivo.
Nello specifico, nel report si ribadisce quando sia centrale la funzione dell’amministratore delegato nel definire la strategia climatica di Amundi in linea con gli obiettivi climatici prefissati dalla casa madre, ovvero il Gruppo Crédit Agricole. Svolge inoltre un ruolo attivo nel dialogo con le società sulle questioni ESG e contribuisce in modo significativo alla definizione delle priorità di impegno e alla politica di voto complessiva.
Infine, l’amministratore delegato di Amundi partecipa regolarmente alle riunioni dei quattro comitati che eseguono dei follow-up delle strategie e delle politiche sugli investimenti responsabili. In particolare, tra i quattro è centrale il Comitato Strategia ESG e Clima, che si riunisce mensilmente per determinare e approvare la politica ESG e climatica applicabile agli investimenti e gli orientamenti strategici del Gruppo in questo ambito.
Politica di diversità
La politica del Consiglio di amministrazione in materia di diversità mira, attraverso il profilo di ogni suo membro, a garantire un buon equilibrio e un’equa distribuzione in termini di esperienza, competenze, culture e anzianità, adeguata alle esigenze dell’azienda.
Rispetto alla diversità di genere, con 5 donne tra i 12 membri, il Consiglio di amministrazione presenta un rapporto uomo-donna abbastanza elevato. Inoltre, ogni comitato specializzato del Consiglio di amministrazione ha almeno un membro di sesso femminile e due di questi comitati sono presieduti da donne (il Comitato per le nomine e il Comitato Strategico e CSR).
La politica di parità di genere di Amundi, e in particolare gli obiettivi di questa politica, i metodi di attuazione e i risultati ottenuti nell’esercizio finanziario, vengono discussi annualmente dal Consiglio di Amministrazione durante l’esame della Relazione sulla parità professionale, a seguito di un’analisi approfondita condotta dal Comitato per le remunerazioni.
Agire come investitore responsabile: filosofia e strategia

L’importanza attribuita alle questioni ESG e al cambiamento climatico si riflette in piani d’azione ambiziosi, in particolare nel piano “Ambition 2025”. Presentato nel dicembre 2021, il nuovo piano per il periodo 2022-2025 apre la strada a un rafforzamento della strategia dell’azienda come investitore responsabile.
Il nuovo piano “Ambition 2025” è composto da dieci obiettivi attraverso tre pilastri strategici.
- Rafforzare l’offerta di prodotti di risparmio ESG al servizio dello sviluppo sostenibile:
- Il 100% dei fondi aperti a gestione attiva conterrà una valutazione degli sforzi di decarbonizzazione delle aziende e dello sviluppo delle loro attività ecologiche.
- Una gamma completa di prodotti di risparmio net-zero gestiti attivamente in tutte le principali classi di attività.
- Un obiettivo di 20 miliardi di euro di attività gestite in fondi a impatto per sostenere gli investimenti che hanno un contributo positivo all’ambiente e alla coesione sociale.
- L’obiettivo del 40% della gamma di ETF integrerà criteri ESG per accelerare e facilitare l’accesso ai fondi responsabili.
- Lanciare l’offerta ALTO Sustainability, un supporto tecnologico per gli investitori a sostegno dell’analisi e del processo decisionale su questioni ambientali e sociali.
2. Approfondire l’impegno nei confronti delle società partecipate:
- Un piano di impegno per il clima esteso ad altre 1.000 aziende, in modo che queste definiscano strategie credibili in termini di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di metodi di allineamento (retribuzione, assemblee generali annuali).
- Disinvestimento dalle società che realizzano oltre il 30% della loro attività da idrocarburi non convenzionali entro il 2022.
3. Definire obiettivi interni in linea con le ambizioni ESG del Gruppo:
- Integrazione estesa degli obiettivi ESG nella politica retributiva di dirigenti, manager e personale di vendita.
- Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di Amundi del 30% per dipendente nel 2025 rispetto al 2018.
- Presentazione e voto consultivo della strategia climatica agli azionisti. azionisti.
Politica di esclusione
Amundi applica regole di esclusione mirate a tutte le strategie di gestione attiva (e parzialmente per la gestione passiva), che consistono nell’escludere le società che non rispettano la Politica di Investimento Responsabile del Gruppo, le convenzioni internazionali e i quadri normativi nazionali. Le principali categorie di attività escluse riguardano armi non convenzionali, aziende che violano in maniera grave e ripetuta uno o più dei 10 principi del Global Compact delle Nazioni Unite senza un piano di rimedio, industria del carbone e del tabacco e, a partire dal 2022, idrocarburi non convenzionali.
Integrazione dei criteri ESG nella strategia di investimento
Rendere i criteri ESG onnipresenti nei portafogli, in particolare nella gestione attiva, è stata una delle priorità di Amundi negli ultimi anni. Nello specifico, la società ha implementato una Politica di Investimento Responsabile a livello aziendale che considera nel processo di investimento non solo criteri finanziari, ma anche i criteri ESG.
Nel report Amundi spiega che una forte politica di sostenibilità permette agli emittenti di gestire meglio i rischi normativi e di reputazione e contribuisce a migliorare la loro efficienza operativa.
Un dato positivo è che, dai risultati emersi alla fine del 2021, il 100% dei fondi aperti a gestione attiva ammissibili offrono una performance ESG superiore al rating ESG dei loro indici di riferimento, a dimostrazione del successo di questa strategia per Amundi.
Politiche di voto
Anche all’interno della politica di voto, Amundi contempla importanti considerazioni ESG. Come si ribadisce nel report, la società infatti intende esercitare pienamente la sua responsabilità di investitore votando alle assemblee generali in conformità alla politica di voto (che viene rivista ogni anno). Nel 2021, il tasso medio di opposizione della società è stato del 20% per quattro motivi principali: pratiche retributive sbilanciate; dividendi ritenuti inadeguati nel contesto di una pandemia globale; insufficiente separazione dei ruoli chiave: l’importanza critica di funzioni come la presidenza del Consiglio di Amministrazione, la presidenza di vari comitati, il ruolo di Lead Director comportano un notevole impiego di tempo; mancanza di considerazione per le questioni climatiche o pratiche sociali discutibili.
Identificazione e gestione dei rischi ESG
Per identificare e gestire i rischi ESG, Amundi ha sviluppato un approccio proprietario di rating ESG. Questa metodologia si basa su testi universali, come ad esempio il Global Compact delle Nazioni Unite, le linee guida dell’OCSE in materia di corporate governance, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e altri.
Il rating ESG mira a misurare la capacità di una società di anticipare e gestire i rischi e le opportunità ESG inerenti al suo settore e alla sua posizione strategica. Il rating valuta anche la capacità dell’azienda di gestire il potenziale impatto negativo delle sue attività sui fattori ESG.
L’analisi ESG viene integrata nei sistemi di gestione del portafoglio di Amundi e resa disponibile in tempo reale tramite strumenti dei gestori di portafoglio, offrendo ai clienti un accesso continuo ai punteggi ESG di emittenti privati e sovrani insieme ai rating finanziari. Questa configurazione consente ai di fondi di prendere in considerazione i rischi di sostenibilità nel loro processo decisionale di investimento e di applicare la politica di esclusione di Amundi. I gestori sono inoltre in grado di progettare e gestire i propri portafogli in base a specifiche regole e obiettivi ESG che possono essere applicati alle strategie e ai prodotti d’investimento sotto la loro responsabilità.
Per quanto riguarda la gestione del rischio, i criteri ESG sono integrati nel quadro di controllo di Amundi, e le responsabilità sono suddivise tra il primo livello di controllo, condotto dai team di investimento, e il secondo livello di controllo, svolto dai team di rischio. Questi ultimi possono verificare in qualsiasi momento la conformità di un fondo agli obiettivi e ai vincoli ESG.
Strategia di Amundi in materia di clima
Nel luglio 2021 Amundi ha aderito all’iniziativa Net Zero Asset Managers e ha annunciato la sua intenzione di allineare gradualmente i suoi portafogli e le operazioni con un obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050. Questo annuncio costituisce una tappa fondamentale nella strategia di Amundi per combattere il cambiamento climatico.
Recentemente, la società ha dimostrato di cercare di migliorarsi in termini di trasparenza sulle strategie climatiche, proprio come si aspetta che facciano le aziende in cui investe. Per questo motivo, ha deciso di sottoporre al voto consultivo una risoluzione Say on climate all’Assemblea Generale del 2022, come uno dei dieci impegni del piano “Ambition 2025”, prima volta al mondo per un asset manager. Contribuire alle iniziative di mercato è un modo prezioso per compiere progressi collettivi su questo tema e Amundi, attraverso la sua partecipazione a molte iniziative di questo tipo, svolge un ruolo attivo in questo senso.
L’analisi ESG di Amundi si concentra anche sulla carbon footprint delle aziende, che si basa esclusivamente sui dati relativi alle emissioni di carbonio forniti da Trucost, principale leader mondiale di dati ambientali e climatici. Tutti gli asset del portafoglio che possono essere valutati (esclusi, ad esempio, i derivati o i titoli di Stato) sono utilizzati per calcolare la carbon footprint del portafoglio. Amundi calcola due indicatori dell’impronta di carbonio: le emissioni di carbonio per milione di euro investito e le emissioni di carbonio per milione di euro di fatturato. Per effettuare questa valutazione, Amundi si avvale di dati open-source come il database dell’iniziativa Science-Based Targets. Questo ulteriore livello, che incorpora la consapevolezza dell’emittente e la sua strategia di mitigazione del rischio di un emittente, è un fattore importante per il portafoglio di investimenti di Amundi.
Conclusione
Nella parte conclusiva del report, la società di gestione leader a livello europeo, sottolinea che ci sono ancora diverse sfide da affrontare, soprattutto in termini di misurazione dell’impatto ambientale e sociale. Tuttavia, il Gruppo è ottimista sui risultati che potrà raggiungere nell’ambito del piano “Ambition 2025” presentato nel dicembre 2021.