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Investimenti ESG, investitori frenati da carenza di dati e greenwashing

La stragrande maggioranza delle società quotate inizierà la transizione da modelli di business tradizionali a sostenibili entro i prossimi cinque anni. La metà delle società emittenti afferma che le proprie attività sono già state colpite dai cambiamenti climatici, rispetto al 37% dell’anno scorso e al livello più alto registrato dal sondaggio. Allo stesso tempo, il 70% di loro sta considerando di avviare o avviare attività che trarranno beneficio dai cambiamenti climatici, secondo il Sustainable Financing and Investing Survey 2021 di HSBC.

Gli investitori chiedono a gran voce alle aziende di apportare questi cambiamenti, con l’88% di loro che afferma che è “importante” o “di vitale importanza” per le società in cui investono prepararsi agli effetti del cambiamento climatico.

Nonostante il numero crescente di investitori convinto della bontà e dell’utilità gli investimenti ESG (il 64% rispetto al 54% del sondaggio dello scorso anno), rimane una frangia consistente del campione (36%) che si mantiene diffidente a causa della carenza di informazioni o di personale qualificato.

In particolare, fattori come la mancanza di dati ESG comparabili generano nell’investitore l’idea che gli emittenti debbano migliorare le loro informative ambientali con il 40% che li bolla come “inadeguati” e il 39% che li dichiara solo “adeguati”.

Il sondaggio ha infatti rilevato che l’84% degli emittenti e degli investitori negli Stati Uniti ritiene che la Securities and Exchange Commission (SEC), autorità di regolamentazione dei mercati finanziari, dovrebbe richiedere alle aziende di divulgare maggiori informazioni sugli effetti ambientali delle loro attività, allo stesso modo, in Cina pensano che incorporare il cambiamento climatico nella politica, potenzialmente attraverso stress test o utilizzando misure di politica monetaria, sia il modo migliore per la banca centrale per sostenere lo sviluppo della finanza verde.

In ultimo, proprio a causa della della mancanza di una disclosure adeguata, gli investitori sono preoccupati per possibili fenomeni di greenwashing, in particolare in USA, dove il 64% del campione afferma che si tratta di un “problema serio”.

“Le aziende stanno agendo ora per passare a un mondo a zero emissioni di carbonio. Con crescenti aspettative tra investitori, clienti, governi e autorità di regolamentazione, è fondamentale raggiungere l’obiettivo del 2050. La finanza sostenibile è fondamentale per salvaguardare il futuro del nostro pianeta e aprire un mondo più resiliente, inclusivo e prospero economia”, ha affermato Celine Herweijer, Group Chief Sustainability Officer di HSBC.