ESG Summit Euronext

Emissioni UE, a luglio in arrivo 12 proposte di legge per ridurle del 55% al 2030

“A metà luglio è in arrivo un pacchetto di 12 proposte legislative per ridurre le emissioni UE del 55% entro il 2030”, ha dichiarato Paolo Gentiloni. Per il Commissario europeo per gli affari economici e monetari questo annuncio è di importanza storica perché delinea l’attuazione materiale della trasformazione green che l’economia EU dovrà affrontare nei prossimi anni come ha sottolineato in occasione di Euronext ESG Summit-“Financing the Blue and Green economy”.

Le modalità e l’importanza del recovery fund sono stati al centro dell’ESG Summit di Euronext che si svolge in forma digitale da Lisbona. In questo appuntamento, che inizia in coincidenza con la giornata degli oceani e prosegue il giorno successivo, sono previste una serie di tavole rotonde che coinvolgono leader politici, investitori ed esperti. Il tutto con l’obiettivo di unire gli sforzi per affrontare insieme la sfida globale del cambiamento climatico.

Il Segretario Generale dell’OnuAntónio Guterres ha commentato: “Le Nazioni Unite non vedono l’ora di lavorare con le aziende europee, le istituzioni finanziarie e gli altri nostri partner per perseguire una ripresa dalla pandemia che possa ridefinire il nostro futuro e migliori la salute delle persone e del pianeta”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Stéphane Boujnah, Ceo di Euronext: “Siamo convinti che i mercati dei capitali avranno un ruolo chiave per realizzare la nostra ambizione climatica. Vediamo un profondo cambiamento, sia da parte degli investitori che degli emittenti, verso la finanza sostenibile”.

Alla tavola rotonda, moderata da Todd Gillespie, sono intervenuti Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Generali, Isabelle Job-Bazille, Chief Economisti di Crédit Agricole, e Guntram Wolff, Direttore di Bruegel.

Gabriele Galateri di Genola, presentando l’approccio di Generali, ha confermato l’intenzione del Gruppo di investire oltre 4,5 miliardi di euro in green asset. Questa cifra arriverà a 6 miliardi nel prossimo futuro. Un altro elemento fondamentale per Generali è la sua politica di engagement, intesa come uno strumento materiale di indirizzamento verso un futuro sostenibile. Il supporto delle comunità locali è un altro elemento distintivo del presente e del futuro per Generali. E a proposito del Recovery fund, il presidente della principale compagnia di assicurazione italiana ha evidenziato che non è solo una questione di denaro ma di un “game changer” che può portare a una maggiore unità europea a livello strategico e operativo.

“La trasformazione che ci aspetta dovrà essere socialmente accettabile” – commenta Guntram Wolff – “Bisogna investire in educazione per colmare la mancanza di skills che presenta la trasformazione green, dato che molto mestieri della green economy hanno bisogno di qualifiche più elevate rispetto alla brown economy”. Il Direttore di Brugel, uno dei think tank più importanti a livello europeo, sottolinea la dimensione sociale della sfida che l’UE dovrà affrontare per raggiungere i suoi obiettivi.

Per Isabelle Job-Bazille: “Bisogna avere un piano alternativo di accelerazione e di sostegno verso l’economia EU. Il Recovery prevede una serie di interventi molto utili, però le dimensioni di questi interventi dovranno avere la possibilità di aggiornarsi a seconda di quelle che saranno le risposte del sistema economico”. La Chief Economist di Crédit Agricole ha aggiunto: “Bisogna capire una volta per tutte che la sostenibilità non è un’alternativa ma è l’unica via percorribile verso un futuro migliore”.