Il Berlaymont, sede principale della Commissione europea

Intervento in Bocconi

Crisi energetica, per Gentiloni le azioni degli stati devono essere “temporanee e mirate”

Sulla crisi energetica è necessaria una risposta, si sta ancora discutendo di alcuni percorsi possibili su come rafforzare l’approvvigionamento anche con acquisti comuni. Alcuni Stati membri stanno chiedendo cambiamenti”. Lo ha dichiarato il commissario UE agli Affari Economici Paolo Gentiloni nel corso di un intervento alla Bocconi, rispondendo alle domande degli studenti sui rischi legati alle reazioni dei Paesi europei alla crisi energetica.

“È vero, la reazione degli Stati membri potrebbero minare la transizione climatica”, ha riconosciuto Gentiloni. Per questo motivo, “noi (la Commissione europea, ndr) chiediamo che le reazioni siano temporanee e mirate per i soggetti più vulnerabili”, ha poi sottolineato.

Paolo Gentiloni, commissario UE agli affari economici

L’ex premier si è anche espresso sulla necessità di investimenti per la transizione, e come questi ultimi dovrebbero essere possibili per tutti i Paesi, indipendentemente dai livelli di indebitamento.  “La nostra ambizione per una crescita europea forte, sostenibile e inclusiva va incrociata con nuove regole fiscali che siano adatti ai tempi e alle sfide che stiamo affrontando. La prima riguarda la crescita enorme degli investimenti di cui abbiamo bisogno per la transizione verde e digitale: abbiamo previsto che servono 650 miliardi di euro all’anno di investimenti pubblici e privati aggiunti da qui al 2030. E nessuno vuole vietare la transizione climatica ai Paesi con elevato debito”, ha affermato Gentiloni. 

A tal proposito, il commissario ha rimarcato che un compromesso tra crescita e debito è possibile. “La crescita è il modo migliore per la sostenibilità del debito, deve restare un punto centrale di ogni revisione”, ha dichiarato, aggiungendo: “A marzo i leader dell’Ue si riuniranno concentrandosi su un nuovo modello di crescita per l’Europa e la Commissione redigerà delle linee guida in primavera cercando di evitare il ripetersi delle vecchie divisioni tra Paesi membri”.

Con la consultazione pubblica avviata dalla Commissione al riguardo, ha proseguito il commissario italiano, “abbiamo ricevuto un gran numero di contributi da tutti i livelli della società” e “proposte di ampio raggio, dalla messa in discussione degli obiettivi di Maastricht alla richiesta di una capacità fiscale centrale permanente per l’eurozona”. Sul delicato dibattito per la revisione del Patto di stabilità, Gentiloni ha commentato che “le linee rosse sono fatte per essere superate”. Superare le vecchie divisioni interne all’Ue “non sarà un compito facile ma penso che abbiamo una possibilità”, ha concluso al riguardo.