L’International Energy Agency (IEA) sta monitorando con crescente preoccupazione le recenti dichiarazioni e azioni della Russia e le loro potenziali implicazioni per i mercati energetici. L’Agenzia sta continuando le sue consultazioni con i suoi paesi membri e i partner chiave sulle misure appropriate per garantire la sicurezza energetica.
Mentre l’impatto sui mercati mondiali del petrolio deve ancora essere determinato, i paesi membri dell’IEA si dichiarano pronti ad agire collettivamente per garantire che i mercati mondiali del petrolio siano adeguatamente approvvigionati.
I rischi più immediati sono le circa 250 kb/d di esportazioni di petrolio russo che passano dall’Ucraina attraverso il ramo meridionale dell’oleodotto Druzhba per rifornire Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, sebbene questi paesi abbiano accesso ad ampie scorte di emergenza detenute dal governo in caso di necessità. L’Agenzia, comunque, ha dichiarato che continuerà a monitorare da vicino il mercato e a valutare la necessità di attivare il suo sistema di emergenza petrolifera.
Le scorte totali di petrolio nei paesi membri dell’IEA ammontavano a circa 4,16 miliardi di barili a fine dicembre 2021, di cui 1,5 miliardi di barili sono detenuti dai governi come riserve di emergenza. I paesi importatori netti di petrolio dell’Agenzia hanno l’obbligo di tenere scorte di emergenza equivalenti ad almeno 90 giorni del totale delle loro importazioni nette.
L’IEA, inoltre, sta monitorando da vicino gli sviluppi dei mercati del gas naturale e continuerà le sue consultazioni con gli stati membri, i paesi dell’associazione e i principali paesi produttori per facilitare la stabilità del mercato.