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Sicurezza Energetica

Crisi energetica: l’IEA libera riserve per 60 mln di barili di petrolio

I 31 Paesi membri del Consiglio Direttivo dell’International Energy Agency (IEA) hanno deciso di rilasciare 60 milioni di barili di petrolio dalle loro riserve di emergenza per inviare un messaggio unito e forte ai mercati mondiali del petrolio che non ci sarà un deficit di forniture a causa dell’invasione russa dell’Ucraina.

La riunione straordinaria del consiglio direttivo di ieri, tenutasi a livello ministeriale, è stata presieduta dal segretario all’energia degli Stati Uniti Jennifer Granholm nella sua veste di presidente della riunione ministeriale dell’IEA di quest’anno. Nel corso della riunione, i ministri hanno espresso solidarietà al popolo ucraino e al suo governo democraticamente eletto di fronte alla spaventosa e non provocata violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina da parte della Russia.

I membri dell’IEA hanno sottolineato con preoccupazione che l’invasione della Russia avviene in un contesto di mercati petroliferi globali già stretti, una maggiore volatilità dei prezzi, scorte commerciali che sono al loro livello più basso dal 2014, e una capacità limitata dei produttori di procurare ulteriori forniture a breve termine.

“È incoraggiante vedere con quanta rapidità la comunità globale si sia unita per condannare le azioni della Russia e rispondere con decisione”, ha commentato il Direttore Esecutivo dell’IEA Fatih Birol. “Sono lieto che anche l’IEA si sia unita per agire. La situazione dei mercati energetici è molto seria e richiede tutta la nostra attenzione. La sicurezza energetica globale è in pericolo, mettendo a rischio l’economia mondiale in una fase fragile della ripresa”.

“Sono grato che i paesi membri dell’IEA abbiano messo a disposizione i 60 milioni di barili iniziali per dare stabilità ai mercati del petrolio”, ha aggiunto Birol. “Sono anche felice che i nostri paesi membri si siano impegnati a fare del loro meglio per sostenere l’Ucraina in termini di fornitura di carburante“.

Le scorte di emergenza dell’IEA equivalgono a 1,5 miliardi di barili. L’annuncio di un rilascio iniziale di 60 milioni di barili (il 4% di queste scorte) corrisponde a 2 milioni di barili al giorno per 30 giorni. Il prelievo coordinato è il quarto nella storia dell’IEA, in seguito alle precedenti azioni collettive del 2011, 2005 e 1991. 

La Russia, che è il terzo produttore mondiale di petrolio e il più grande esportatore, gioca un ruolo di primo piano nei mercati energetici globali. Le sue esportazioni di circa 5 milioni di barili al giorno di petrolio greggio rappresentano il 12% del commercio globale – e i suoi 2,85 milioni di barili al giorno di prodotti petroliferi rappresentano circa il 15% del commercio globale di prodotti raffinati. Più della metà (60%) delle esportazioni di petrolio della Russia raggiunge l’Europa e un altro 20% la Cina.

Il Segretariato dell’IEA continuerà a monitorare da vicino i mercati globali del petrolio e del gas e a fornire raccomandazioni al consiglio di amministrazione, compresi eventuali ulteriori prelievi di emergenza di petrolio, se necessario. Il consiglio ha anche incoraggiato ogni paese membro a fare del suo meglio per sostenere l’Ucraina nella fornitura di prodotti petroliferi, raccomandando ai governi e ai consumatori di mantenere e intensificare gli sforzi di conservazione. 

Al centro della discussione dei membri dell’IEA anche la significativa dipendenza dell’Europa dal gas naturale russo e la necessità di ridurla guardando ad altri fornitori, anche attraverso il GNL, e di continuare a perseguire un’accelerazione ben gestita delle transizioni energetiche pulite. Il prossimo 3 marzo, il Segretariato dell’IEA rilascerà un piano in 10 punti su come i paesi europei possono ridurre la loro dipendenza dalle forniture di gas russo entro il prossimo inverno.