Stellantis chiude i conti del primo semestre 2022 con ricavi netti pari a 88 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto al primo semestre 2021 pro-forma grazie ai forti prezzi netti, al mix di veicoli e agli effetti positivi dei cambi di conversione. Anche l’utile netto è in crescita del 34% rispetto al medesimo periodo l’anno scorso e si attesta a 8 miliardi.
La società ha reso noto che il piano strategico Dare Forward 2030 procede a pieno ritmo, sostenuto da profitti record e dall’impennata delle vendite di veicoli a basse emissioni (LEV), che includono veicoli elettrici a batteria (BEV), ibridi plug-in (PHEV) e a celle a combustibile.
L’azienda si è posizionata al secondo posto nel mercato UE30 per vendite di BEV e LEV e al terzo posto nel mercato statunitense per vendite di LEV. Le vendite globali di BEV di Stellantis sono aumentate di quasi il 50% su base annua, raggiungendo le 136 mila unità nel primo semestre. L’azienda che offre attualmente 20 BEV, prevede di lanciarne altri 28 BEV entro il 2024.
Stellantis ha inoltre registato un rafforzamento dell’ecosistema delle batterie. Sono infatti confermate le ubicazioni delle cinque gigafactories (tre in Europa e due in Nord America), in collaborazione con Automotive Cells Company, Samsung SDI e LG Energy Solution. Il gruppo ha rafforzato la fornitura di idrossido di litio a basso contenuto di carbonio con la sottoscrizione di accordi con Vulcan Energy e Controlled Thermal Resources, rispettivamente in Europa e in Nord America.
Infine, ha acquisito a maggio la società di car sharing Share Now, che posiziona Free2move come leader mondiale della mobilità con oltre 6 milioni di clienti in tutto il mondo.