Snam ha archiviato il primo semestre del 2023 con ricavi totali pari a 1,88 miliardi di euro, in aumento del 18,4% rispetto al primo semestre 2022. L’incremento è attribuibile alla realizzazione degli investimenti e agli incentivi “output-based”, oltre che al significativo contributo del business dell’efficienza energetica. L’Ebitda adjusted si attesta a 1,22 miliardi di euro (+5,7%) per effetto dell’aumento dei ricavi regolati e del contributo dei business legati alla transizione energetica. In calo del 3,9% invece l’utile netto adjusted di gruppo pari a 621 milioni di euro. Secondo quanto riportato dal gruppo, la crescita dell’Ebitda adjusted è stata compensata dai maggiori ammortamenti legati all’entrata in esercizio degli investimenti, dall’incremento degli oneri finanziari attribuibile all’aumento dei tassi di interesse e dalla minore contribuzione delle partecipazioni estere. Nei primi sei mesi dell’anno il peso della finanza sostenibile è al 75% e gli investimenti, pari a 734 milioni di euro sono allineati per il 56% e il 37% rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia europea. Il gruppo ha inoltre registrato una riduzione delle emissioni di metano del 32% rispetto al primo semestre 2022.
“Nel primo semestre 2023 abbiamo ottenuto solidi risultati in uno scenario complesso, caratterizzato da incertezza geopolitica, volatilità dei prezzi delle commodities e tassi di interesse in crescita” ha commentato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, “A inizio luglio è stata messa in esercizio la nave FSRU Golar Tundra a Piombino e la capacità degli stoccaggi risulta ad oggi pari a circa l’87%. Inoltre, abbiamo raggiunto importanti progressi nella realizzazione dei progetti per la sicurezza e la transizione energetica del nostro piano strategico e nella riduzione delle emissioni di gas metano del 32% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo ci consente di confermare i target finanziari a fine anno e guardare con maggior serenità al prossimo inverno rimanendo focalizzati sugli obiettivi di medio-lungo termine.”
I risultati ESG di Snam
Proseguono gli sforzi per la riduzione delle emissioni per Snam. In particolare quelle di metano sono diminuite del 32% rispetto al primo semestre del 2022. La società ha inoltre ottenuto la certificazione UNI ISO 37001:2016 per il Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione e la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere.
I rating ESG confermano l’impegno della società sulla sostenibilità. Snam è stata nominata da Sustainalytics Best Performer nel settore gas e utilities ed è stata inclusa nella “A List” di CDP (Carbon Disclosure Project) che raggruppa le aziende che si distinguono per l’impegno e la trasparenza nel contrasto al cambiamento climatico. Snam ha inoltre pubblicato il suo primo Tax Transparency Report che illustra la strategia fiscale ed evidenzia il rapporto tra le imposte pagate e il loro ruolo nello sviluppo sostenibile.