Cefriel, centro di innovazione digitale fondato nel 1988 da Politecnico di Milano e diventato di recente
Società Benefit, e Rai Way, società del gruppo Rai che si occupa della rete di diffusione del segnale radiotelevisivo, hanno ottenuto la certificazione per la parità di genere secondo la prassi UNI PdR125/2022, rilasciata dalla Federazione Italiana di Organismi di Certificazione dei sistemi di gestione aziendale, membro dell’International Certification Network.
“La certificazione”, ha commentato Alfonso Fuggetta, amministratore delegato e direttore scientifico Cefriel, “rappresenta il riconoscimento formale di un impegno che Cefriel porta avanti da sempre per la promozione dell’equità di trattamento, sia nei confronti delle persone che ci lavorano, sia verso l’esterno. Un impegno riconosciuto e premiato
dall’attribuzione di un ottimo punteggio che evidenzia l’attenzione, la passione e la concretezza con cui Cefriel cura le varie dimensioni della parità di genere, in accordo ai propri valori fondanti, per garantire un ambiente di lavoro equo, inclusivo e rispettoso”.
In Cefriel, l’impegno a sviluppare un’autentica cultura della parità di genere nasce dal riconoscere l’importanza del contributo di ogni persona per il successo aziendale, nella convinzione che il capitale umano sia rappresentato dalle conoscenze, competenze, motivazioni e relazioni rafforzate da una cultura inclusiva e dalle pari opportunità di crescita professionale e carriera. Insieme al Gender Equality Plan (GEP), il documento progettuale e programmatico contenente obiettivi da perseguire e azioni da mettere in campo per valorizzare il pieno coinvolgimento di tutte le persone che
lavorano in Cefriel, e alla politica per la parità di genere, il Piano strategico per la parità 2024-2026 stabilisce obiettivi e azioni in sei aree chiave: selezioni ed inserimento, gestione della carriera, equità salariale, genitorialità e cura, conciliazione dei tempi vita-lavoro e prevenzione di abusi fisici, verbali e digitali nei luoghi di lavoro. A questi si aggiunge l’obiettivo strategico, nell’ambito degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, di raggiungere entro il 2026 il
40% di presenza femminile tra le persone con contratto di lavoro in Cefriel. Un dato particolarmente significativo se si pensa che queste percentuali, in ambito ICT, non sono purtroppo così diffuse né in Italia né in Europa visto che meno del 15% degli specialisti IT in Italia sono di sesso femminile (a fronte di una media che non raggiunge il 18% in Europa secondo l’ultimo Women in Digital Scoreboard elaborato dalla Commissione europea).
Rai Way, dal canto suo, ha iniziato il percorso per l’ottenimento della certificazione nel 2023, coinvolgendo il Comitato
Guida per la Parità di Genere e prevedendo il completamento di un sistema di gestione per la parità di genere comprensivo di policy e KPI. Tra queste, la gender policy di Rai Way si inquadra nella cornice degli obiettivi strategici e target della Politica e del Piano di Sostenibilità e ne rappresenta il complemento naturale. Nella prospettiva societaria, la parità di genere, la cultura del talento e la leadership femminile concorrono al miglioramento delle performance
societarie, assicurando diversità di visioni, valori e prospettive del capitale umano Rai Way. Garantire una cultura ed un’organizzazione inclusive e rispettose della parità di genere nelle condizioni di partenza, tradurre l’impegno in principi etici, comportamentali ed obiettivi misurabili che assicurino il pluralismo e lo sviluppo delle professionalità basato esclusivamente su criteri di merito, capacità e competenza, sono le finalità che hanno ispirato la configurazione del piano strategico di azioni della società; un complesso di interventi, da leggere in una prospettiva pluriennale, che vede una profonda attenzione a percorsi ed azioni che agiscono nel segno dell’inclusione, della responsabilità sociale e del
work-life balance adeguato alle diverse fasi della vita personale e professionale.