L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha pubblicato le sue linee guida aggiornate per una condotta aziendale responsabile, in un momento in cui in Europa le istituzioni continuano a negoziare nuove regole riferite alla RSI (Responsabilità Sociale d’Impresa) e stanno definendo la CSDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), la direttiva per prevenire e mitigare gli impatti delle aziende lungo la catena di fornitura. La differenza, però, con leggi nazionali e dell’UE, che stabiliscono requisiti obbligatori, è che le linee guida dell’OCSE rimangono volontarie.
Le modifiche rientrano in un ampio aggiornamento delle linee guida dell’OCSE per una condotta aziendale responsabile, in uso in circa 50 Paesi OCSE e non, che, insieme ai principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e alla Dichiarazione dell’OIL, rappresentano il riferimento internazionale per le pratiche di due diligence. Negli ultimi anni, però le linee guida sono state dichiarate superate da più parti rispetto alle nuove sfide della sostenibilità.
L’ultimo aggiornamento delle linee guide sulla Due Diligence è avvenuto nel 2011, quello di questi giorni riguarda le raccomandazioni di due diligence relative al clima, alla tecnologia, all’uso di servizi e prodotti e alla protezione delle persone a rischio.
Indice
Clima, tecnologia e utilizzo di servizi e prodotti
In base all’aggiornamento stabilito dall’OCSE, le aziende dovrebbero garantire che i loro obiettivi di riduzione delle emissioni siano basati su dati scientifici, in linea con gli obiettivi di temperatura concordati nell’Accordo di Parigi e aggiornati con le valutazioni dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change).
Inoltre, le linee guida aggiornate contengono raccomandazioni sulla due diligence relativa all’uso della tecnologia, sempre più rilevante con il boom dei social media e l’ascesa dell’AI (intelligenza artificiale).
Le linee guida prevedono anche controlli di due diligence sulla parte a valle della catena del valore, ad esempio controllato anche le modalità di utilizzo di un prodotto.
In ambito europeo, né i requisiti di adeguamento agli obiettivi climatici basati sulla scienza né quelli riferiti alla due diligence sull’uso di prodotti e servizi sono stati inclusi nella CSDD.
Corruzione e difesa dei diritti
L’aggiornamento delle linee guida, inoltre, rafforza le raccomandazioni per la lotta alla corruzione, considerata uno dei principali fattori che contribuiscono agli impatti negativi lungo le catene del valore. Oltre alle tangenti, l’OCSE ha incluso altre forme di corruzione, come l’appropriazione indebita e l’uso improprio di donazioni.
Secondo l’OCSE, le imprese dovrebbero anche prestare maggiore attenzione agli impatti negativi sui diritti umani, sui difensori dell’ambiente e sulle popolazioni indigene. In particolare, le linee guida aggiornate invitano le imprese ad astenersi da rappresaglie nei confronti di coloro che sollevano preoccupazioni e indagano sulle loro attività e aumentano le indicazioni relative al consenso libero, preventivo e informato, che consente alle popolazioni indigene di dare o negare il consenso a progetti che riguardano loro o i loro territori.
Per quanto riguarda i temi della corruzione e della difesa dei diritti umani, dell’ambiente e delle popolazioni indigene, il Parlamento UE ha previsto di inserirli nel processo di due diligence.
I Punti di Contatto Nazionali
La revisione, lanciata in occasione della riunione ministeriale annuale dell’OCSE a Parigi, tra le altre cose, punta sul miglioramento di applicazione delle linee guida da parte dei Punti di Contatto Nazionali (National Contact Points), una rete di uffici sostenuti dai governi che decidono in merito alle presunte violazioni da parte delle aziende. Secondo l’aggiornamento, i Punti di Contatto Nazionali dovranno sottoporsi a un processo obbligatorio di revisione tra pari da parte di altri punti di contatto, al fine di migliorarne le prestazioni e di garantire lo stesso livello di rigore in tutti i Paesi. L’OCSE ha anche pubblicato una lista di criteri di efficacia per il funzionamento dei punti di contatto.