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Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Il contributo di Mediobanca alla realizzazione degli SDGs

Con il Piano Industriale 2023-2026, One Brand-One Culture, varato a inizio anno, Mediobanca, la storica banca d’affari italiana attiva nel Wealth Management, nel Consumer Banking e nel Corporate & Investment Banking, ha confermato la volontà di adottare una strategia integrata in grado di coniugare crescita del business e solidità finanziaria con sostenibilità sociale e ambientale.

L’istituto di credito, nato nel 1946 con l’obiettivo di favorire la ricostruzione e lo sviluppo dell’industria italiana nel dopoguerra, ha infatti identificando una serie di obiettivi qualitativi e quantitativi trasversali a tutte le divisioni per contribuire a un futuro più sostenibile in termini di riduzione degli impatti ambientali, attenzione all’inclusione e alla diversità e supporto alla comunità.

Consapevole della connessione che intercorre tra alcuni degli SDGs e il proprio business, “Mediobanca desidera dare il proprio contributo alla generazione di un cambiamento positivo a livello globale, focalizzandosi su progetti e attività più in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile” si legge nella Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario 2022/2023.

In particolare, il gruppo ha definito i propri target di sostenibilità in arco piano con l’intento di contribuire al conseguimento di 8 dei 17 macro Sustainable Development Goals.

In che modo Mediobanca si impegna nel raggiungimento degli SDGs

SDG 4, istruzione di qualità

Il gruppo promuove e attua iniziative di educazione e formazione finanziaria attraverso diversi strumenti e iniziative rivolti a clienti e a target più vulnerabili. Eroga inoltre formazione specialistica continua alle persone del gruppo contribuendo allo sviluppo e mantenimento delle loro competenze. Nel nuovo Piano Strategico, Mediobanca si è data l’obiettivo di erogare formazione ESG alla totalità dei propri dipendenti.

Mediobanca in numeri

A fine giugno 2023 il gruppo ha registrato un aumento del 49% delle ore di formazione, rispetto al 30 giugno 2019, per potenziare le competenze dei dipendenti. Nel complesso le ore di formazione erogate durante l’anno sono state 137.503, distribuite prevalentemente a impiegati (45,4%) e quadri (45,4%) e per il restante 9% ai dirigenti. Il numero totale di dipendenti coinvolti nelle attività di formazione è stato pari a 5.139 mentre il budget messo a disposizione per la formazione è stato di oltre 3,3 milioni di euro con un investimento di 642 euro per dipendente.

SDG 5, parità di genere

Per quanto riguarda la parità di genere, il gruppo ha istituito la figura del Diversity & Inclusion Manager, nominato un Comitato manageriale Diversity, Equity & Inclusion e adottato un Codice sui Principi di Diversità, Equità e Inclusione. Inoltre, nell’ambito del progetto toDEI finalizzato a promuovere la diversità, sono stati indicati degli obiettivi quantitativi integrati anche nel Piano Strategico 2023-26 tra cui: oltre il 30% di donne tra i senior manager, più della metà di donne sul totale delle assunzioni e oltre il 20% di donne tra i dirigenti.

Mediobanca ha anche aderito alla Carta delle Donne in banca promossa dall’ABI, ha sottoscritto il Manifesto Valore D e ha partecipato alla stesura del Paper Linee Guida su Diversity & Inclusion in azienda redatto dal Global Compact Network Italia con ILO.

Infine, si legge nella DNF del gruppo “la politica di remunerazione e incentivazione riflette i principi di neutralità per assicurare parità di trattamento a prescindere dal genere, così come da ogni altra forma di diversità, basando i criteri di valutazione e remunerazione esclusivamente sul merito e sulle competenze professionali”. Il gruppo si è, infatti, dotato di un modello di analisi granulare dei dati retributivi correlati alle posizioni ricoperte che tiene conto delle responsabilità e della complessità gestita dai diversi ruoli.

Mediobanca in numeri

Per quanto riguarda il tema della gender diversity, Mediobanca si era prefissata di raggiungere quota 50% di profili femminili per le nuove assunzioni e di considerare per le promozioni interne tutti i profili femminili idonei. Al 30 giugno 2023 sono in effetti state implementate le procedure e sono stati individuati nuovi target quantitativi per i periodi 2026-27 e 2030-31.

Alla stessa data, dei 5.227 dipendenti il 42% di essi è donna e la percentuale di donne assunte, nell’arco dell’anno, è del 39,4% (in crescita rispetto al precedente anno – 37,7% – e superiore alla percentuale di donne uscite che è stata pari al 37,4%).

SDG 7 Mediobanca

SDG 7, energia pulita e accessibile

In un contesto di crescente importanza della gestione degli impatti ambientali Mediobanca nel nuovo Piano Strategico 2023-2026, ha rinnovato l’impegno a utilizzare energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili con garanzia di origine. I consumi energetici del gruppo attualmente sono legati principalmente all’utilizzo dei sistemi di riscaldamento e condizionamento, al funzionamento del data center e delle server room, ai sistemi d’illuminazione degli uffici e alle ricariche delle auto elettriche per spostamenti di lavoro dei dipendenti.

Al 30 giugno 2023 per le utenze intestate e per il data center è utilizzata esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili ed è in corso un’analisi di fattibilità per l’implementazione di un Power Purchase Agreement (PPA) per Mediobanca Innovation Services, con avvio previsto all’inizio del 2024. Tale progetto prevede la stipula di un contratto di lungo termine per la fornitura di energia da impianti solari di nuova realizzazione.

Mediobanca in numeri

Al 30 giugno 2023, l’obiettivo del 94% di energia proveniente da fonti rinnovabili è stato superato attestandosi al 100%.

SDG 8 Mediobanca

SDG 8, lavoro dignitoso e crescita economica 

L’operato del gruppo contribuisce alla creazione e alla tutela dell’occupazione e all’assunzione di giovani. Il nuovo piano strategico si impegna a promuovere soluzioni, prodotti e servizi di consulenza che supportino i clienti nella transizione verso un’economia sostenibile.

Mediobanca in numeri

Al 30 giugno 2023, Mediobanca ha investito 480 milioni in PMI italiane d’eccellenza. In ambito di investimenti responsabili, per quanto riguarda l’Asset Management il 100% dei nuovi investimenti è stato selezionato, nell’ultimo anno fiscale, utilizzando sia criteri ESG sia finanziari e sul totale dei fondi nel portafoglio dei clienti affluent il 66% di fondi sono qualificati ESG (ex SFDR art. 8 e 9).

SDG 11, città e comunità sostenibili

Mediobanca promuove iniziative a impatto sociale tramite donazioni e sostegno solidale, sia in Italia che negli altri paesi in cui opera e nel nuovo piano strategico si è impegnata a sostenere progetti ambientali e sociali con un contributo di oltre 20 milioni di euro in arco di piano. Inoltre, l’istituto di credito incoraggia la partecipazione attiva e concreta del proprio personale ai progetti a supporto della comunità locale.

Mediobanca in numeri

Tra il 2022 e il 2023 sono stati destinati oltre 6,5 milioni a progetti con impatto sociale o ambientale positivo e il gruppo ha registrato un incremento del 23,5% degli Asset under management (AUM) del MB Social Impact Fund rispetto al 2019.

Nel corso dell’anno, 430 dipendenti hanno dedicato 1.750 ore di volontariato durante l’orario di lavoro.

SDG 12 Mediobanca

SDG 12, consumo e produzione responsabile

“Il gruppo è impegnato a migliorare costantemente i rapporti con i suoi clienti e a gestire in maniera responsabile la propria catena di fornitura” afferma l’istituto di credito. Nel Piano Strategico 2023-2026, il gruppo si è posto l’obiettivo di incrementare la percentuale di valutazione dei fornitori secondo criteri ESG e di analizzare pertanto con criteri di sostenibilità il 70% delle spese di approvvigionamento.

Mediobanca in numeri

I risultati raggiunti da Mediobanca nell’ultimo anno di rendicontazione sono stati superiori alle aspettative: il “sustainable procurement” per il 2023, che avrebbe dovuto estendersi al 40% delle spese effettuate da fornitori valutati secondo criteri ESG, ha toccato quota 62%. Sono inoltre migliorati ulteriormente gli indicatori realtivi alla Customer satisfaction sia per CheBanca! sia per Compass.

SDG 13 Mediobanca

SDG 13, agire per il clima

Mediobanca ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 nella cornice dell’adesione alla Net Zero Banking Alliance (NZBA). Ha fissato un target intermedio del 35% di riduzione dell’intensità carbonica del portafoglio finanziamenti CIB al 2030 (-18% in orizzonte di piano), data in cui è prevista anche la totale uscita dal carbone. A queste azioni si aggiunge la crescente integrazione dei fattori climatici e ambientali nei processi di gestione dei rischi, dei crediti e delle politiche di investimento. Inoltre, con la recente pubblicazione del secondo TCFD (Task Force on Climate-Related Financial Disclosures) Report, Mediobanca ha ulteriormente ampliato la rendicontazione climatica.

Mediobanca in numeri

Tra il 2022 e il 2023 Mediobanca ha ridotto le proprie emissioni Scope 1 e Scope 2 market based su utenze intestate del 12,3% e raggiunto il 75% di auto ibride nella flotta del gruppo in Italia.
Inoltre, sono stati emessi un green bond e un sustainability bond per 500 milioni di euro ciascuno. In tema di RAM Active Investments ha emesso il fondo carbon neutral RAM Stable Climate Global Equities. Infine, i mutui green di CheBanca! sono aumentati dell’80% rispetto a giugno 2022.

SDGT 16 Mediobanca

SDG 16 pace giustizia e istituzioni forti

“Mediobanca si impegna a condurre la propria attività secondo elevati standard etici e non tollera alcuna forma di corruzione, attiva o passiva” afferma il gruppo che si è dotato di un Tax Control Framework e ha presentato l’istanza di adesione al regime di adempimento collaborativo presso l’Agenzia delle Entrate.

Mediobanca in numeri

In tema di remunerazione, il nuovo Long-Term Incentive (LTI) Plan 2023-2026 impatta sia sull’SDG 5, sia sull’SDG 7 sia sull’SDG 13. Esso pesa per il 50% del variabile totale (contro il precedente 20% del Piano al 2023) per il CEO e il GM di gruppo, è erogato interamente in equity, prevede l’allargamento anche ad altre figure del gruppo, con il 20% degli obiettivi di natura ESG. In particolare, i due KPI inseriti nel LTI 2023-2026 riguardano la percentuale di donne dirigenti e la riduzione dell’intensità carbonica dei finanziamenti. Omogenei indicatori ESG relativi al cambiamento climatico e alle tematiche D&I sono stati inclusi fra quelli che permettono di ottenere le azioni premio (cosiddetti “matching”) nell’ambito del Piano di azionariato diffuso e coinvestimento destinato al personale del gruppo, sempre nell’orizzonte del Piano Strategico 2023-2026.