Il 91% delle aziende che stanno integrando gli aspetti ESG nelle proprie strategie prevedono un aumento dei ricavi nel 2025, questo è quanto emerge dal CFO Sustainability Outlook Survey di BDO. Un risultato che riflette la trasformazione profonda del paradigma imprenditoriale, dove la sostenibilità non è più soltanto una risposta alle pressioni esterne, ma un elemento strategico che garantisce resilienza e competitività sul mercato. L’80% stima che il proprio impegno nella definizione di strategie di sostenibilità aumenterà o rimarrà invariato durante i prossimi 12 mesi. I direttori finanziari (CFO) stanno inoltre comprendendo l’importanza di porre la sostenibilità al centro della propria attività: il 47% di essi prevede infatti di aumentare il proprio coinvolgimento nella definizione delle strategie di sostenibilità nel corso dei prossimi 12 mesi.
Tuttavia, non tutte le organizzazioni sono pienamente riuscite a incorporare gli aspetti ESG come parte integrante della visione aziendale, lavorando ancora a progettualità isolate e/o legate a obiettivi regolatori e/o alle aspettative degli stakeholder.
Indice
ROI e settori trainanti
Negli ultimi cinque anni, le iniziative ESG hanno dimostrato la loro efficacia nel generare valore tangibile. L’analisi del ritorno sull’investimento (ROI) delle iniziative di sostenibilità fa emergere da parte dei CFO delle aziende benefici significativi sia sul fronte dei ricavi sia su quello dei costi. Tra i principali vantaggi emergono un incremento dell’innovazione, l’apertura a nuove opportunità di mercato, la riduzione dei costi operativi e un accesso facilitato a finanziamenti a condizioni vantaggiose. Con un impatto positivo ormai evidente, il dibattito non verte più sull’opportunità di investire in sostenibilità, ma si focalizza su dove concentrare gli investimenti e in quale misura.
In particolare il ROI è visibile in diversi ambiti: il 37% delle aziende ha registrato un incremento dell’innovazione e delle opportunità di business, il 36% ha ottenuto una crescita dei ricavi e il 34% ha beneficiato di condizioni vantaggiose per finanziamenti. Questi risultati sono più marcati nei settori tecnologico (43% di crescita dei ricavi), manifatturiero (40%) e sanitario (37%), dove i modelli operativi e l’investimento in ricerca e sviluppo hanno amplificato i benefici delle strategie sostenibili. Trasversalmente il punto di svolta per le aziende fa sì che i progetti ESG non siano solo isolati ma si inseriscono organicamente nelle strategie aziendali più ampie.
La gestione dei rischi ESG
Una panoramica più ampia delle minacce che le organizzazioni devono affrontare in un contesto globale sempre più incerto, caratterizzato da eventi meteorologici estremi in aumento e da una regolamentazione più stringente, ha rivelato che, nel 2025, i rischi legati agli aspetti ESG sono stati identificati dal 45% dei CFO come una delle principali preoccupazioni. Posizionando questi rischi al terzo posto, dopo i rischi operativi (48%) e quelli legati ai prodotti o servizi offerti (46%). Tuttavia, la percezione dei rischi ESG varia notevolmente tra i settori: il 58% delle aziende tecnologiche li considera significativi, evidenziando la loro interconnessione con altre sfide, come la cybersecurity, l’esternalizzazione dei servizi e l’uso dell’intelligenza artificiale.

Nonostante i benefici aziendali derivanti dagli investimenti ESG siano evidenti, molte organizzazioni continuano a trattare la sostenibilità come un’iniziativa isolata piuttosto che come una componente strategica integrata, capace di guidare il business in modo competetivo ed innovativo. La maggior parte dei progetti ESG viene sviluppata principalmente in risposta alle pressioni esterne, come quelle dei regolatori (30%) e degli stakeholder (40%). Solo il 21% delle aziende sta lavorando attivamente per integrare i progetti ESG nelle strategie aziendali complessive, dimostrando che c’è ancora un ampio margine di miglioramento.
Prospettive sugli investimenti ESG
Nonostante l’incertezza politica derivante dalle elezioni presidenziali americane del 2024, che stanno portando ad una netta inversione di rotta rispetto alle politiche dell’era Biden in materia di sostenibilità, il 77% delle aziende prevede di mantenere (il 33%) o aumentare (il 44%) gli investimenti ESG nel 2025. I settori tecnologico (55%) e retail (45%) si distinguono per la loro propensione a incrementare gli investimenti. Le principali aree di intervento includono la promozione della salute e del benessere dei dipendenti (40%), lo sviluppo di prodotti sostenibili (39%) e la riduzione dei costi operativi (35%).
Un’analisi settoriale rivela che il 52% delle aziende tecnologiche considera la gestione sostenibile della catena di approvvigionamento una priorità, una sfida resa più complessa dall’aumento delle emissioni di CO2 dei data center, legato all’uso crescente dell’intelligenza artificiale. Al contrario, i settori manifatturiero e retail si concentrano maggiormente sulla riduzione dei costi, con il 45% e il 41% dei CFO rispettivamente che indicano questa come una priorità strategica.
Verso una trasformazione aziendale completa
La CFO Sustainability Outlook Survey evidenzia come gli ESG rappresentino un elemento strategico imprescindibile per affrontare le sfide del 2025. Non si tratta più di un semplice obbligo regolatorio, ma di una leva cruciale per stimolare innovazione, incrementare i ricavi e rafforzare la competitività in un contesto globale sempre più complesso. Le organizzazioni affrontano crescenti pressioni per rispettare le normative ESG e le aspettative degli stakeholder, ma permane una significativa distanza tra iniziative reattive e strategie integrate. Per colmare questo divario, avanzare nella maturità sostenibile e massimizzare il valore delle strategie ESG diventa un passaggio forzato.
I CFO, in particolare, sono chiamati a svolgere un ruolo di leadership, guidando la transizione verso modelli di business sostenibili. È necessario evitare di isolare la sostenibilità come iniziativa separata, integrandola invece in tutte le operazioni aziendali per migliorare la gestione dei rischi e rispondere in modo più efficace alle aspettative degli stakeholder. Inoltre, le aziende dovrebbero concentrare gli investimenti nelle aree con il massimo rapporto impatto-sforzo, trovando il punto in cui sostenibilità e benefici economici si incontrano. Infine, è necessario prepararsi a maggiori richieste di trasparenza sulle dichiarazioni ESG, sia a livello globale sia locale, poiché l’accesso a finanziamenti sostenibili dipenderà sempre più da una reportistica chiara e dettagliata.
Investimenti mirati e una governance solida saranno fondamentali per trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo duraturo, assicurando alle organizzazioni la capacità di adattarsi e prosperare in un panorama economico in continua evoluzione.