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Risultati ESG

Hera, utile netto +10% nei nove mesi, prosegue impegno su tutela ambientale

Hera archivia primi nove mesi dell’anno si sono caratterizzati per investimenti in crescita e risultati record rispetto ai precedenti esercizi, mostrando una forte resilienza a fronte di fenomeni meteoclimatici estremi incorsi nel territorio di riferimento e di un contesto globale tuttora incerto. I ricavi sono stati pari a 10,96 miliardi di euro, in calo del 23,5% rispetto ai 14,32 miliardi ottenuti nei primi tre trimestri dell’anno precedente, principalmente per il calo dei prezzi delle commodities energetiche e per i minori volumi di gas venduti riconducibili al clima particolarmente mite registrato nella prima parte dell’anno. In aumento, invece, il margine operativo lordo, che è salito da 874,8 milioni a 1,01 miliardi di euro (+15,1%), grazie soprattutto al contributo complessivo delle aree energy per 111,8 milioni di euro. L’utile netto adjusted (esclusa la quota di terzi) è stato pari a 235,5 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai 214,1 milioni dei primi nove mesi del 2022. Sul fronte ESG, prosegue l’impegno su decarbonizzazione, nell’area ciclo idrico e nella tutela ambientale, obiettivo prioritario del gruppo.

Area energia elettrica

Il MOL (margine operativo lordo) dell’area energia elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, sale a 176,8 milioni di euro, rispetto ai 22,1 milioni dell’analogo periodo del 2022, anno caratterizzato dalla dinamica dei prezzi delle materie prime, mostrando un’importante crescita sia in termini di marginalità che di volumi venduti a clienti finali, soprattutto grazie allo sviluppo commerciale nel mercato libero, alle offerte innovative e ai servizi a valore aggiunto e alle maggiori marginalità sulla salvaguardia e sui 4 lotti dei servizi a tutele graduali. Inoltre, recentemente, sono stati riconfermati 4 lotti nella gara Consip EE21, per forniture di energia elettrica alle PA della durata di 12 mesi a partire dal 2024.

Continua a crescere anche la marginalità dei servizi finalizzati a promuovere la decarbonizzazione dei consumi dei clienti, ad esempio attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici e la promozione di soluzioni per la mobilità elettrica. In questo contesto si inseriscono anche la recente acquisizione del 60% della società F.lli Franchini, per incrementare ulteriormente i servizi di decarbonizzazione nel segmento dei clienti industriali, e l’avvio della partnership con il gruppo Orogel per la realizzazione di un innovativo impianto agrivoltaico al servizio dello stabilimento produttivo di Cesena.

Infine, al 30 settembre 2023 gli investimenti effettuati nell’area energia elettrica ammontano a 81,3 milioni di euro, in crescita di 28,3 milioni rispetto all’anno precedente.

Area ciclo idrico

Il MOL dell’area ciclo idrico integrato, che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura, al 30 settembre 2023 si attesta a 209,3 milioni, in lieve crescita (+1,7%) rispetto ai 205,8 milioni dei primi nove mesi del 2022.
Gli investimenti lordi effettuati nell’area ciclo idrico integrato ammontano a 142 milioni (89 milioni nell’acquedotto, 34,6 milioni nella fognatura e 18,4 milioni nella depurazione), destinati a estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario. Tra i principali si segnalano, nell’acquedotto, il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci e specifici interventi di rinnovo e potenziamento anche per contrastare i rischi di carenza idrica legati alle situazioni di siccità sempre più frequenti.

Arera, infine, ha riconfermato che gli standard di qualità tecnica del ciclo idrico integrato gestito dal gruppo Hera sono tra i più elevati, con il conseguente riconoscimento di significative premialità, in linea con il track record.
Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di gruppo è pari al 20,8%.

Area ambiente

Al 30 settembre 2023 il MOL dell’area ambiente sale a 258,0 milioni di euro (+4,8%), in aumento rispetto ai 246,2 milioni dell’analogo periodo 2022. Il MOL per i servizi di trattamento rifiuti si attesta a 212,5 milioni (in crescita di 15,2 milioni), mentre il MOL per i servizi ambientali di raccolta e spazzamento, per l’impatto dell’avvio delle nuove concessioni di Modena e Bologna, è pari a 45,5 milioni (in flessione di 3,4 milioni).

Si evidenziano, in particolare, un incremento del 15% dei rifiuti commercializzati, dovuto sia all’incremento dei rifiuti urbani che da mercato, le ottime performance della gestione energia per effetto del maggiore contributo dei termovalorizzatori di Modena e Trieste, il contributo delle variazioni di perimetro per le recenti acquisizioni e le positive performance delle attività commerciali, che insieme compensano gli aumenti inflattivi sui costi. Per tutto il 2023 sono proseguite le principali iniziative previste a piano industriale in chiave di economia circolare, dal recupero di materia alla produzione di energia rinnovabile: ne è esempio il nuovo impianto per la produzione di biometano a Spilamberto, nel modenese, nato dalla partnership con Inalca del gruppo Cremonini. La capacità dell’impianto di Spilamberto determinerà, a regime, un incremento del 48% del biometano prodotto dalla multiutility rispetto al consuntivo 2022 e contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo del gruppo di portare a quota 30 milioni di metri cubi all’anno la produzione di biometano.

In uno scenario caratterizzato da un lieve rallentamento dell’inflazione, dalla flessione della produzione industriale e da un aumento della pressione competitiva nei mercati presidiati, grazie a valide politiche gestionali il gruppo ha continuato a consolidare la propria leadership nel settore ambiente, soprattutto nel mercato industria e nel recupero, dotando i propri impianti delle migliori tecnologie disponibili e garantendo un importante livello di crescita alla filiera. Con un centinaio di strutture all’avanguardia in grado di trattare qualsiasi tipologia di rifiuti, la dotazione impiantistica della multiutility continua a rappresentare un asset strategico e distintivo in un Paese che ha ancora forti carenze infrastrutturali in questo settore.

La tutela delle risorse ambientali si conferma anche nel 2023 un obiettivo prioritario del gruppo, così come la massimizzazione del loro riutilizzo. Ne è dimostrazione la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata che al 30 settembre 2023 sale al 71,4%, in crescita del 4,6% rispetto ai primi nove mesi del 2022, grazie allo sviluppo di numerosi progetti nei territori gestiti dal gruppo.

Gli investimenti effettuati nell’area ambiente ammontano a 83,4 milioni di euro e riguardano principalmente gli interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento rifiuti, l’ottimizzazione di isole ecologiche e di attrezzature di raccolta, a cui si aggiungono gli investimenti per l’operazione con ACR. Il contributo dell’area ambiente al MOL di gruppo è pari al 25,6%.