Portare a 4 miliardi di euro il capitale dedicato a progetti di crescita e consolidamento della piccola e media impresa italiana, sostenendo la competitività del sistema industriale nazionale e garantendo impulso all’economia reale del Paese. È questo l’obiettivo del nuovo Piano Industriale per il triennio 2022-2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Fondo Italiano d’Investimento.
Fondo Italiano lancerà nel prossimo triennio 7 nuovi strumenti, 4 fondi diretti e 3 fondi di fondi, focalizzando le proprie attività su 5 settori e altrettanti temi di investimento: Agri & Food, Filiere ed eccellenze del Made in Italy, Lifescience &
HealthCare, Industrial Tech & Products, IT/Digital.
“Questo Piano Industriale segna un deciso cambio di passo per Fondo Italiano d’Investimento, che dedicherà più capitali ai progetti della Piccola e Media Impresa italiana e che intensificherà i percorsi di partnership con nuovi investitori ed altri attori del private capital italiano”, ha dichiarato l’amministratore delegato Davide Bertone. “Il
Piano si pone in continuità con i precedenti, proseguendo con maggiore determinazione le strategie dimostratesi di successo, ma presenta diverse novità significative. Nella fase congiunturale che l’economia sta attraversando, essere la più grande piattaforma di private capital per lo sviluppo ci consente di svolgere anche il ruolo di catalizzatore e moltiplicatore di investimenti per sostenere le eccellenze dell’economia reale del Paese, e contribuire a far crescere ed evolvere l’ecosistema del private capital italiano”.
Il Piano 2022-2025 intende dare continuità ai fondi e alle strategie di investimento che hanno riscontrato successo negli ultimi anni come FITEC (Fondo Italiano Tecnologia e Crescita, il fondo dedicato al growth capital), FICC (Fondo Italiano
Consolidamento e Crescita, dedicato a operazioni di buy-out e consolidamento) e i fondi indiretti Private Equity Italia (PE) e Private Debt Italia (PD), di cui si prevede nell’orizzonte del Piano il lancio delle generazioni successive.
Fondo Italiano manterrà la flessibilità operativa che ha contraddistinto il suo modus operandi fino ad oggi, entrando nell’azionariato delle aziende in cui investe sia con quote di maggioranza sia di minoranza, sia in aumento di capitale sia in replacement.
Il Piano presenta tre novità rispetto al passato, seppur in linea con i principi cardine della sua storia, mission ed esperienza. La prima riguarda la creazione di un fondo diretto dedicato esclusivamente al co-investimento a fianco
di Società di gestione del risparmio (SGR) o investitori di relazione del Fondo. Le partnership e le collaborazioni sono stati un driver di crescita e investimento da sempre e saranno al centro dell’attività di Fondo Italiano nei prossimi anni,
allineando le modalità di intervento di alcuni degli strumenti a ciò che già avviene nei mercati più avanzati del private equity europeo. In secondo luogo, la strategia 2022-2025 prevede la creazione di un fondo di fondi destinato alla promozione di un mercato secondario del private equity. Un’iniziativa, in Italia di fatto oggi inesistente, a sostegno della liquidità prospettica degli investimenti in private capital attraverso la creazione di strumenti che aumentino le
possibilità di acquisto e vendita di quote di partecipazione in fondi di private capital italiani. Infine, in linea con un approccio storicamente proattivo sulle tematiche ESG e di sostenibilità, Fondo Italiano lancerà il primo fondo di fondi di impact investing, il cui closing è atteso nel corso del mese di novembre grazie al sostegno dell’investitore cornerstone Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che promuoverà investimenti in fondi che perseguano obiettivi sociali misurabili e intenzionali, oltre a generare un ritorno economico per gli investitori. Sarà il primo fondo italiano ex art. 9 della SFDR e sarà finalizzato alla nascita di questa nuova asset class attualmente poco sviluppata in Italia e invece già molto matura e sofisticata in Europa.