Eni: -32% di utile di gruppo nel trimestre, crescono Plenitude e Sustainable Mobility | ESG News

Risultati ESG

Eni, risultati in crescita, avanza il percorso di decarbonizzazione

Eni archivia i conti del terzo trimestre 2022 con risultati in crescita e proseguendo nel percorso di decarbonizzazione. Il Cane a sei zampe ha registrato un utile netto adjusted di gruppo pari a 3,73 miliardi di euro, in linea con il trimestre precedente. mentre nei nove mesi 2022 ha toccato i 10,81 i miliardi, con un incremento di 8,2 miliardi rispetto ai nove mesi 2021. Il risultato è stato sostenuto dal robusto utile operativo e dai migliori risultati delle partecipazioni valutate all’equity. 

“In un contesto di elevata volatilità e incertezza nei mercati, Eni ha continuato ad assicurare gli approvvigionamenti energetici per le nostre economie, portando avanti al contempo il percorso di decarbonizzazione. Già dal prossimo inverno saremo in grado di rimpiazzare il 50% dei flussi di gas russo facendo leva sul nostro ampio e diversificato portafoglio riserve, sulle partnership di lungo termine con i Paesi produttori e sulla nostra crescente presenza nel business GNL.” ha commentato Claudio Descalzi, AD di Eni, “La nostra strategia di decarbonizzazione raggiunge nuovi traguardi. Entro l’anno la capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà raddoppiata superando i 2 GW. Il nostro business di Sustainable Mobility cresce in scala e dimensioni facendo leva su un modello innovativo di integrazione verticale con il nascente agri-business per la fornitura di materie prime sostenibili alle nostre bioraffinerie”.

Quanto ai risultati finanziari, l’EBIT adjusted di gruppo del terzo trimestre 2022 è stato di 5,77 miliardi di euro, in linea rispetto al trimestre precedente, nonostante la flessione del prezzo del Brent e la sensibile contrazione dei margini di raffinazione, le fermate produttive non programmate ed altri fenomeni negativi, nonché il deconsolidamento delle società operative angolane conferite alla JV Azule Energy. Tali fattori sono stati compensati dalle iniziative di ottimizzazione e dalle riduzioni dei costi in tutte le linee di business.

È stata inoltre pagata a settembre la prima rata del dividendo 2022 di 0,22 euro per azione, con un esborso di 751 milioni.

Decarbonizzazione e sostenibilità

Eni prosegue il suo percorso di decarbonizzazione e sostenibilità. A luglio, le è stata accordata una nuova linea di credito revolving Sustainability-Linked da 6 miliardi di euro della durata di 5 anni, collegata al raggiungimento di due obiettivi del proprio “Sustainability-Linked Financing Framework” aggiornato a maggio 2022. Nello stesso mese ha vinto il premio Energy Innovation Award di Energy Intelligence, a riconoscimento dell’attuazione della transizione energetica e dell’accelerazione negli investimenti a basse emissioni di carbonio, classificandosi al primo posto per gli obiettivi di riduzione delle emissioni, resilienza del portafoglio e trasformazione del proprio modello di business.

A settembre, invece, Eni UK ha presentato la candidatura per una licenza di stoccaggio di anidride carbonica nel giacimento a gas depletato di Hewett, che interessa un’area situata nel Mare del Nord meridionale britannico e in cui l’azienda prevede di sviluppare un progetto CCS che contribuirà alla decarbonizzazione dell’area di Bacton e Thames Estuary nel Regno Unito. Eni UK ha inoltre annunciato la costituzione dell’iniziativa Bacton Thames Net Zero, con lo scopo di decarbonizzare e creare nuove opportunità di crescita green per i settori energivori nell’area sud-orientale del Regno Unito, supportando concretamente la strategia di decarbonizzazione del Paese.

Nel mese in corso, il gruppo del cane a sei zampe ha avviato uno studio di fattibilità della costruzione di una bioraffineria a Livorno. Il progetto prevede tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining™ da 500 mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano. 

I due progetti di sviluppo di idrogeno verde di Eni ed Enel Green Power sono stati inseriti tra i beneficiari italiani del supporto pubblico autorizzato dalla Commissione europea nell’ambito di IPCEI Hy2Use, il progetto comune di interesse europeo nato per sostenere la ricerca, l’innovazione e la costruzione delle relative infrastrutture lungo la catena del valore dell’idrogeno. Beneficiaria del finanziamento è South Italy Green Hydrogen, joint venture creata dalle due società per lo sviluppo di tali progetti. Gli impianti saranno realizzati uno all’interno della bioraffineria di Gela, dove sarà installato un elettrolizzatore da 20 MW e l’altro nelle vicinanze della raffineria di Taranto, con l’installazione di un elettrolizzatore da 10 MW, entrambi gli impianti adotteranno la tecnologia PEM (polymer electrolyte membrane).

Nel trimestre, Eni è stata classificata al primo posto tra le trenta aziende del settore europeo oil & gas da Moody’s ESG Solutions per le sue capacità nella gestione dei rischi ESG. Il gruppo ha migliorato il proprio score ed è stata confermata nella categoria Advanced.

Plenitude e Power

A settembre, l’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA) ha selezionato il progetto di Be Charge, l’operatore della mobilità elettrica integrato in Plenitude, per la realizzazione di una delle più grandi reti di ricarica per veicoli elettrici ad alta velocità in Europa, lungo i principali corridoi di trasporto Europei (TEN-T), nelle aree di parcheggio e nei principali nodi urbani, entro il 2025.

Nello stesso mese Plenitude ha avviato una nuova partnership con Infrastrutture per lo sviluppo di progetti solari ed eolici in Italia e Spagna, attraverso l’acquisizione del 65% di Hergo Renewables, società che detiene un portafoglio di progetti nei due paesi con una capacità complessiva di circa 1,5 GW. 

Ad ottobre è stato inaugurato il parco eolico spagnolo El Monte da 104,5 MW, nella regione Castiglia La Mancha, realizzato in collaborazione con il partner strategico Azora Capital. La centrale produrrà circa 300 GWh all’anno, equivalenti al consumo domestico di 100.000 famiglie. 

A seguito dell’accordo tra Plenitude e HitecVision per l’espansione dell’attività della joint venture norvegese Vårgrønn, è stata finalizzata ad ottobre la cessione da parte di Plenitude a Vårgrønn della quota del 20% in Dogger Bank (Regno Unito) che sta sviluppando importanti progetti eolici offshore. A seguito dell’operazione, HitecVision aumenta la propria quota di partecipazione in Vårgrønn passando dal 30,4% al 35% attraverso un apporto di capitale.