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Risultati ESG

Eni pubblica i risultati dei primi sei mesi del 2021, in lieve aumento i KPI ambientali per via della ripresa

Il Cda di Eni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Lucia Calvosa, ha approvato i risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre 2021. A questo proposito Claudio Descalzi, Ad di Eni, ha commentato: “Nel secondo trimestre del 2021, Eni ha conseguito risultati eccellenti superando il consensus di mercato di tutti i business e confermando il progressivo trend di recupero già in atto da tre trimestri. In un contesto economico più favorevole e uno scenario energetico con fondamentali migliorati, il Gruppo ha registrato 2 miliardi di euro di EBIT e 0,93 miliardi di utile netto, con un incremento di +1,6 miliardi rispetto al secondo trimestre 2020”.

Gli indicatori legati alla sostenibilità del Gruppo hanno registrato un lieve aumento rispetto al semestre 2020 per effetto della ripresa delle attività che nel periodo di confronto hanno risentito delle misure di lockdown definite per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Di seguito vengono riportati i dati:

Fonte: Eni

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte di Eni continua la sua crescita arrivando a 141 GWh nel secondo trimestre 2021, in aumento del 41% rispetto al periodo di confronto (258 GWh nei primi sei mesi del 2021), per effetto dell’entrata in produzione dei nuovi impianti in Italia e all’estero, più il contributo degli asset acquisiti negli Stati Uniti nel quarto trimestre 2020. Al 30 giugno 2021 la capacità installata da fonti rinnovabili è pari a 331 MW; +32% rispetto al 30 giugno 2020.

Eni ha pubblicato il Sustainability-Linked Financing Framework, il primo a livello mondiale del settore oil & gas, individuando quattro KPI: capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2), Net GHG Lifecycle Emissions (Scope 1, 2 e 3) e Net Carbon Intensity (Scope 1, 2 e 3) e relativi target a medio-lungo termine.

Restando sul lato della finanza sostenibile, sono stati emessi sustainability-linked bond con durata di 7 anni, collegati al conseguimento di due target: Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2) pari o inferiore a 7,4 MtonCO2eq al 31 dicembre 2024 (-50% rispetto alla baseline del 2018) e capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025.

Infine Descalzi conclude: “I risultati finora conseguiti, i progressi nell’implementazione della nostra strategia e le previsioni sulla gestione ci consentono, allo scenario di riferimento Brent di 65 $/bbl, di riportare il dividendo 2021 al livello pre-COVID di 0,86 euro per azione, ed avviare un programma di buy-back da 400 milioni per i prossimi sei mesi. Come annunciato al mercato, il 50% del dividendo sarà distribuito a settembre”.