Grandi risultati finanziari per Enel, che chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 69.534 milioni di euro, un ebitda di 16,4 miliardi di euro, in crescita del 29% anno su anno, e un utile netto di 5 miliardi di euro, con un balzo del 65% rispetto allo stesso periodo del 2022. Buoni risultati anche per la controllata Enel Green Power, la società del gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, i cui ricavi risultano in aumento rispetto all’analogo periodo del 2022, prevalentemente per l’incremento delle quantità prodotte da fonte idroelettrica e solare in Italia, Spagna e America Latina e per i proventi per 98 milioni di euro derivanti dalle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in alcune società, prevalentemente in Australia.
I ricavi dei nove mesi del 2023 derivanti dalla sola generazione termoelettrica e inclusi nei risultati della Generazione Termoelettrica e Trading sono pari a 10.729 milioni di euro, con una diminuzione di 7.116 milioni di euro (-39,9%) rispetto all’analogo periodo del 2022. In particolare, i ricavi attribuibili alle attività di generazione a carbone dei nove mesi del 2023 si attestano al 4,2% dei ricavi totali (4,7% nei nove mesi del 2022).
La variazione positiva è principalmente riconducibile alla performance del business integrato (come combinazione dei business di Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power, Mercati Finali, Enel X Way9 ed Enel X), che ha registrato un incremento complessivo di 3.301 milioni di euro, essenzialmente riconducibile alla progressiva normalizzazione del mercato delle commodity. A tale risultato si aggiunge il positivo andamento di Enel Grids. Tale incremento non include la rilevazione, nei nove mesi del 2023, dei proventi derivanti dalle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in alcune società, essenzialmente in Australia, per 92 milioni di euro e, nei nove mesi del 2022, dei proventi derivanti dalla cessione parziale delle partecipazioni detenute in Ufinet, dalla cessione di alcune partecipazioni di Enel X a Mooney Group e dalla cessione parziale delle partecipazioni detenute in alcune società in Sudafrica (per complessivi 281 milioni di euro).
Nello specifico, la maggiore produzione di energia rinnovabile (+10,5 TWh), prevalentemente da fonte idroelettrica, nonché la performance positiva del mercato libero, a seguito del diverso andamento dei prezzi di vendita delle commodity, hanno più che compensato gli effetti delle minori quantità di energia prodotte da fonte termoelettrica e la rilevazione del clawback in Italia (357 milioni di euro).
Per quanto riguarda gli investimenti, essi ammontano a 8.759 milioni di euro nei nove mesi del 2023 e sono concentrati in Enel Grids, prevalentemente in Italia, Spagna, Brasile e Colombia, e in Enel Green Power, principalmente nelle tecnologie dell’eolico e del solare in Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti. Si registra, infine, la crescita degli investimenti in Enel X, principalmente in Italia e America Latina.
Energia elettrica prodotta: rinnovabili in testa
L’energia netta prodotta dal gruppo Enel nei nove mesi del 2023 è pari a 158,3 TWh. In particolare, si rileva una produzione da fonti rinnovabili in aumento di 10,5 TWh rispetto a quanto prodotto nell’analogo periodo dell’anno precedente (+7,2 TWh idroelettrica, +0,6 TWh eolica, +2,9 TWh solare, -0,2 TWhgeotermica) e un minore apporto da fonte termoelettrica (-25,4 TWh), principalmente per minore produzione da impianti a ciclo combinato (-13,8 TWh), carbone (-5,4 TWh) e Oil&Gas (-6,2 TWh), nonché una minore produzione da fonte nucleare (-1,1 TWh).
La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i volumi da capacità gestita, è stata ampiamente superiore rispetto alla produzione da fonte termoelettrica, raggiungendo i 103,9 TWh (91,9 TWh nell’analogo periodo del 2022, +13,1%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 44,9 TWh (70,3 TWh nell’analogo periodo del 2022, -36,1%).
La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 71,6% della generazione totale del gruppo considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari al 73,3% includendo anche la generazione da capacità gestita. L’ambizione a lungo termine del gruppo Enel è di azzerare le emissioni dirette e indirette entro il 2040.
Tra le ultime iniziative degne di nota sul fronte ESG, Enel ha annunciato a fine settembre, tramite la controllata Enel Green Power, la cessione a INPEX del 50% del capitale delle due società che possiedono tutte le attività dedicate alle rinnovabili del gruppo in Australia detenute da EGP. Con il perfezionamento dell’operazione, EGP e INPEX gestiranno congiuntamente EGPA, supervisionando l’attuale portafoglio di generazione da fonti rinnovabili di quest’ultima e continuando a sviluppare la sua pipeline di progetti, allo scopo di ottenere un incremento della capacità installata di EGPA. In questo modo, EGPA continuerà a guidare la transizione energetica in corso in Australia, accelerando il suo contributo al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero del Paese.