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Consultazione

Dal 2023 CDP incorporerà la plastica nel modello di disclosure

A partire dal 2023, l’organizzazione internazionale non profit CDP introdurrà delle domande relative alla plastica nei questionari di disclosure da inviare alle aziende. Per questo motivo, la Ong ha avviato una consultazione su una proposta che studia come introdurre dati rilevanti e d’impatto sulla produzione e sull’uso della plastica nei questionari.

La plastica rappresenta un rischio per gli affari e gli investimenti. Dalla produzione all’uso e allo smaltimento, le materie plastiche hanno un enorme impatto sull’ambiente, sul clima e sulla salute pubblica. I rifiuti di plastica entrano negli oceani al ritmo di circa 11 milioni di tonnellate per metro cubo all’anno, dove danneggiano la vita marina e gli habitat. Secondo le ultime ricerche della Pew Charitable Foundation, se non si interviene, il flusso annuale di plastica negli oceani quasi triplicherà entro il 2040, raggiungendo 29 milioni di tonnellate al metro cubo all’anno, pari a 50 kg di plastica per metro di costa in tutto il mondo.

Per questo motivo, in linea con la strategia 2025 di CDP, nei prossimi tre anni l’organizzazione apporterà modifiche rilevanti ai suoi questionari e ai sistemi di divulgazione. “Inizieremo con gli oceani e, nello specifico, con l’inquinamento da plastica. A partire dal 2023, CDP inizierà a introdurre domande e metriche relative alla plastica nel suo meccanismo di disclosure”, si legge nel testo della consultazione.

Le domande poste sono in linea con i quadri di rendicontazione esistenti relativi alla plastica. Le informazioni raccolte attraverso le domande sulla plastica proposte nel 2023 informeranno l’approccio di CDP alla divulgazione della plastica a partire dal 2024, con un impatto minimo sull’attività di reporting.

CDP collaborerà con organizzazioni partner esperte nel settore delle materie plastiche per aumentare rapidamente la disclosure delle informazioni sulle materie plastiche e, con essa, far emergere le azioni aziendali più ambiziose. L’Ong collaborerà a stretto contatto con altre istituzioni, tra cui la Ellen MacArthur Foundation, la Pew Charitable Foundation e la Minderoo Foundation. “La nostra ambizione collettiva – dice CDP – è quella di accelerare un’economia circolare sostenibile per la plastica, contribuire all’eliminazione dell’inquinamento da plastica e ripristinare la salute degli ecosistemi.

In base alla proposta, a tutte le aziende che chiedono di aderire al sistema di disclosure di CDP verrebbero presentate cinque domande qualitative di base sui primi passi necessari per un’azione sulla plastica. Queste domande dovrebbero accompagnare le aziende in un percorso di mappatura dell’uso/produzione di plastica nelle loro catene del valore, di valutazione dei potenziali impatti ambientali, di comprensione dell’esposizione al rischio d’impresa dovuto alla plastica e di definizione di obiettivi per un uso più sostenibile della plastica.

Alle aziende che svolgono attività specifiche legate alla plastica (tra cui la produzione di polimeri plastici, la produzione di componenti durevoli in plastica, la produzione/commercializzazione di beni durevoli in plastica, la produzione/commercializzazione di imballaggi in plastica, la produzione di beni imballati in plastica e la fornitura di servizi di vendita al dettaglio e di ristorazione) verrà inoltre presentata una serie di domande quantitative. Queste domande dovrebbero consentire di comprendere meglio l’entità della sfida e di individuare i progressi verso la circolarità. L’approccio adottato distingue tra produttori e utilizzatori di materie plastiche e tra beni durevoli e imballaggi in plastica (l’imballaggio è la principale fonte di impatto ambientale e di rischio per le materie plastiche non durevoli).

L’obiettivo della consultazione è comprendere l’adeguatezza delle domande proposte rispetto alle ambizioni di CDP e la loro rilevanza per le ambizioni e gli impegni delle aziende. Si chiede inoltre di valutare la fattibilità della divulgazione di queste informazioni e la preparazione a rispondere nell’ambito della divulgazione del 2023.