Coop parità di genere | ESGnews

UNI/PDR 125:2022

Coop Alleanza 3.0 ottiene certificazione per la parità di genere

Coop Alleanza 3.0, una delle maggiori cooperative di consumatori del sistema Coop, ha ottenuto la certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022. Il processo di certificazione condotto da Bureau Veritas Italia attesta l’impegno della cooperativa nella riduzione del divario di genere e il supporto per l’empowerment femminile.

L’impegno per la parità di genere è necessariamente molto concreto in un’organizzazione a prevalenza femminile, come Coop Alleanza 3.0: a inizio 2025, infatti, le donne rappresentano il 75% del personale e il 57% della base sociale. La certificazione è stata consegnata da Roberta Prati, Certification & Industry Director di Bureau Veritas Italia a Milva Carletti, Direttrice Generale di Coop Alleanza 3.0, alla Coop Spadari di Ferrara.

“L’occhio esterno di Bureau Veritas Italia ci ha consentito di mettere a fuoco gli aspetti da migliorare e anche di avere conferma della validità delle scelte fatte nel percorso che ci ha portati ad ottenere la certificazione” ha spiegato Milva Carletti, Direttrice Generale di Coop Alleanza 3.0 “Garantire pari opportunità e promuovere politiche attive che eliminino le discriminazioni sono impegni dal profilo etico molto alto che portiamo avanti con orgoglio. Questi impegni sono lo strumento per dare concretezza ai valori in cui la Cooperativa crede e aiutano a realizzare una società più equa. Anche sul fronte interno, poi, queste scelte hanno un riflesso positivo perché le discriminazioni di ogni tipo – oltre al costo etico implicito – sottraggono alle organizzazioni quella ricchezza che diversità e inclusione possono invece garantire”.

Coop Alleanza 3.0 ha scelto di sottoporsi alla certificazione della parità di genere secondo la prassi di riferimento UNI 125:2022, per verificare con criteri oggettivi e condivisi il proprio stato dell’arte e identificare gli strumenti per colmare gli eventuali gap esistenti. Elaborata dall’UNI, ente italiano di normazione, la prassi di riferimento UNI 125:2022 fornisce linee guida per la gestione e la misurazione della parità di genere nelle organizzazioni. Questo standard, unico nel suo genere, richiede la raccolta e l’analisi di dati quali-quantitativi per attestare la parità di genere. La certificazione, conseguita al termine dell’iter con Bureau Veritas Italia, attesta che l’azienda rispetta e promuove attivamente politiche per ridurre il divario di genere e supportare l’empowerment femminile.

“Siamo orgogliosi di contribuire, con i nostri audit di certificazione, alla valorizzazione delle best practice sulla parità di genere” ha dichiarato Roberta Prati, Certification & Industry Director di Bureau Veritas Italia. “A tre anni dalla pubblicazione della UNI/PdR 125, possiamo constatare con soddisfazione che questo strumento ha davvero attivato un circolo virtuoso di cambiamento, offrendo alle organizzazioni puntuali strumenti di misurazione delle pari opportunità: e misurare le performance è l’indispensabile premessa per poterle migliorare”.

Per attuare questo percorso Coop Alleanza 3.0 ha istituito un comitato guida per la parità di genere, composto da figure con un ruolo chiave nell’indirizzo della cultura aziendale, che ha la responsabilità del sistema di gestione della parità di genere, ovvero dell’insieme degli strumenti e dei processi che la cooperativa ha adottato e continuerà ad adottare rispetto alle più recenti linee-guida in materia, espresse dalla prassi di riferimento UNI 125:2022, definendo le strategie e le politiche per promuovere inclusione e diversità.

Per portare avanti il cambiamento in questo campo, il comitato guida ha definito una politica per la parità di genere la cui diffusione riguarda sia l’interno che la relazione con i soci e gli stakeholder. Nello specifico, questa politica rimarca l’impegno su temi già centrali per la cooperativa. Temi come la conciliazione dei tempi vita-lavoro, l’equità salariale, la garanzia di luoghi di lavori inclusivi, oltre alla prevenzione delle molestie sui luoghi di lavoro, la tutela della genitorialità e attività cura e l’informazione e la formazione.