Banco BPM archivia il 2022 con il miglior risultato dalla nascita del gruppo Banco BPM. Cinque anni che hanno visto l’integrazione di due realtà bancarie di primo piano in Italia, il completamento della fase di de-risking, il riordino delle fabbriche prodotto e la definizione della strategia ESG. I frutti sono una crescita dell’utile netto, attestatosi a 703 milioni di euro e pari a 886 milioni in termini di risultato netto adjusted, e un CET1 del 14,3%. Una progressione che permette di prevedere un miglioramento dei target e che riguarda anche l’integrazione delle tematiche ESG nella strategia e nel business. Negli ultimi 12 mesi Banco BPM ha realizzato l’emissione di quattro green bond per un totale di 2,05 miliardi di euro, posizionandosi prima in Italia per volumi di emissioni green.
La crescita dei proventi operativi, pari a 4,7 miliardi di euro (+4,3% rispetto al 2021) è legata al contributo positivo del margine di interesse (+13,4%) e all’apporto del business assicurativo. A luglio, infatti, Banco BPM ha acquisito il controllo di Bipiemme Vita, compagnia assicurativa operante nel ramo vita, e Bipiemme Assicurazioni, operante nel ramo danni, ponendo le basi per una completa integrazione del business assicurativo le cui attività sono state consolidate integralmente a decorrere dal secondo semestre del 2022.
A fine anno è stato inoltre ridefinito il modello organizzativo e di governance della capogruppo: a dicembre il CdA di Banco BPM ha definito la nuova articolazione della Direzione Generale e dei vertici esecutivi. L’intenzione, come reso noto dalla banca, è agevolare il governo degli ambiti a maggiore complessità in coerenza con l’evoluzione del contesto esterno, per meglio rispondere alle aspettative sulla governance maturate negli ultimi anni anche a livello di vigilanza. È stata quindi istituita la Condirezione Generale Chief Financial Officer (CFO), ridefinito il perimetro della Condirezione Generale Chief Business Officer (CBO), costituita la nuova funzione Corporate & Investment Banking (CIB) e istituita la carica di Chief Risk Officer (CRO).
Il board prevede un dividendo pari a 0,23 euro, un aumento del 21% rispetto al 2021. L’utile per azione si attesta a 0,46 euro, superando la guidance.
Il gruppo ha continuato l’integrazione delle tematiche ESG nella strategia e nel business. Sono state quattro le emissioni di green bond per 2,05 miliardi di euro che, considerando anche le emissioni fatte nel 2021 e a gennaio 2023, portano il totale delle emissioni green e social a 3,3 miliardi, già oltre il target di 2,5 miliardi per il periodo 2021-2024.
Negli ultimi 12 mesi, le nuove erogazioni di finanziamenti green si attestano a 10,9 miliardi di euro.
