abrdn, società di investimenti britannica, ha annunciato l’evoluzione del proprio approccio all’Investimento Sostenibile con la creazione del “Sustainability Group” e la nomina di Amanda Young in qualità di Chief Sustainability Officer del gruppo e della strategia di sostenibilità dei veicoli di investimento Abrdn.
Il nuovo Sustainability Group apporterà la propria conoscenza della materia ai processi di investimento e contribuirà alla catena del valore dell’azienda nel comparto dell’investimento sostenibile fornendo informazioni, creando quadri di riferimento e nuovi standard, favorendo un coinvolgimento attivo e contribuendo alla progettazione e all’attrattività commerciale dei prodotti, nonché all’informativa e al raggiungimento di risultati per i clienti.
Nel suo nuovo ruolo Amanda Young, che in precedenza ha ricoperto quello di Global Head of Responsible Investment, farà parte del team Investment Vector Executive di abrdn per garantire che la sostenibilità rimanga al centro delle attività della società e miri a soddisfare oltre alle esigenze dei clienti, anche i requisiti normativi. Amanda riferirà ai Ceo per gli investimenti Chris Demetriou (Regno Unito, EMEA e Americhe) e Rene Buehlmann (APAC).
Per poter operare al meglio nel suo nuovo ruolo, Amanda ha nominato una serie di figure di leadership chiave nel neonato Sustainability Group, operative a partire dal 1° aprile. Tra queste, Danielle Welsh-Rose – Head of Sustainability APAC and Head of Sustainability Specialists, Mike Everett – Head of Active Ownership, Eva Cairns – Head of Sustainability Insights and Climate Strategy, Dan Grandage – Head of Sustainable Investing.
“Man mano che le aspettative dei clienti si concentrano sempre di più sulle questioni ESG, Abrdn in qualità di gestore patrimoniale attivo deve continuare ad evolversi per fornire soluzioni in grado di soddisfare tali aspettative”, ha dichiarato Amanda Young, Chief Sustainability Officer di abrdn. “Nell’ambito del nostro impegno costante ai fini del raggiungimento di quest’obiettivo, e per poter investire in modo sostenibile, abbiamo deciso di creare il Sustainability Group come componente centrale del nostro processo di investimento”, ha spiegato Young.
“Esso continuerà a coordinare e a definire la view aziendale di abrdn e i relativi standard in merito a problematiche legate alla sostenibilità quali cambiamento climatico, corporate governance, voto e titolarità attiva al fine di assistere i team di investimento nella realizzazione di un’integrazione coerente dei fattori ESG e nelle proprie strategie di engagement”, ha specificato la Chief Sustainability Officer.
La gamma di prodotti SICAV di Abrdn si inserisce anch’essa nell’evoluzione del suo approccio all’investimento sostenibile: l’azienda annuncia infatti la conversione, nel mese di aprile, di 24 comparti di SICAV per poter essere classificati ai sensi dell’articolo 8 del regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR), di cui 18 azionari e 6 obbligazionari. Grazie a tale operazione l’ammontare dell’AUM nei comparti di SICAV sostenibili della società risulterà più che raddoppiato, arrivando a circa 16 miliardi di euro. Si tratta della prima fase di una serie di conversioni già pianificate che avranno luogo nel corso del 2022.
Nell’ottica del potenziamento dell’investimento sostenibile, Abrdn prevede anche un ampliamento formale del processo di screeninge la rimozione delle società con scarsi punteggi ESG dall’universo di investimento. Ogni fondo prevederà inoltre specifici obiettivi ESG e una minore intensità di carbonio rispetto al proprio benchmark.
Abrdn, inoltre, ha soddisfatto i requisiti di livello 1 dell’SFDR nel marzo 2021 creando procedure volte a classificare ciascuno dei propri fondi e mandati ai sensi degli articoli 6, 8 o 9 del regolamento, nonché prevedendo informative sui rischi di sostenibilità a livello aziendale e di prodotto e aggiornamenti della documentazione precontrattuale.
“La domanda di prodotti di Investimento Sostenibile da parte dei clienti è in rapida evoluzione e le classificazioni ai sensi del regolamento UE SFDR entrato in vigore lo scorso anno aiutano il settore a fornire una maggiore trasparenza agli investitori, consentendo loro di prendere decisioni di investimento più informate su come allocare i propri capitali e contribuire a innescare un cambiamento positivo per le persone e il pianeta”, ha aggiunto Devan Kaloo, Global Head of Public Markets di abrdn.