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Energie rinnovabili

Crisi energetica UE, nel lungo periodo le rinnovabili sostituiranno gli idrocarburi

HANetf, piattaforma europea “white label” di ETF UCITS, ha chiesto ai propri partner esperti del settore energy di esprimere le loro opinioni sulla crisi energetica in corso in Europa. Con l’attuale riduzione delle forniture di gas dalla Russia, infatti, il nostro continente rischia di subire uno shock energetico il prossimo inverno.

“I Paesi UE stanno affrontando un triplice dilemma, in quanto – sebbene debbano decarbonizzare – l’industria energetica allo stesso tempo deve garantire l’approvvigionamento di energia e la sua accessibilità economica. Pertanto, stanno procedendo in parallelo: da un lato, sull’approvazione di leggi che sostengano una massiccia accelerazione della transizione energetica e, sull’altro fronte, tornando ad utilizzare i combustibili fossili per la produzione di elettricità nel breve termine. Le emissioni legate alla combustione del carbone sono quindi destinate ad aumentare in Europa, mettendo in luce le problematiche conseguenze della riduzione di gas naturale russo, iniziata a giugno”, ha commentato Gabriela Herculano, Manager di iClima Global Decarbonisation Enablers UCITS ETF (CLMA) e dell’iClima Smart Energy UCITS ETF (DGEN).

“Nel lungo periodo, Paesi come la Germania hanno già annunciato che decarbonizzeranno le proprie fonti energetiche e le energie rinnovabili sostituiranno gli idrocarburi, ma nel breve periodo l’alternativa è quella di sostituire il gas naturale con il carbone (che non necessita di una infrastruttura complessa per il trasporto, come invece accade per il gas). Germania, Italia, Austria e Paesi Bassi hanno annunciato piani di riavvio delle centrali a carbone e il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, membro del partito dei Verdi, ha definito la decisione “dolorosa, ma necessaria”. Tuttavia, le prospettive di crescita a medio e lungo termine delle soluzioni green – dall’adozione dei veicoli elettrici all’accumulo di energia pulita – sono estremamente forti, guidate ancora una volta in modo significativo dalla Germania. Ciò significa che gli investitori a lungo termine hanno un’opportunità unica di investire già oggi, a un prezzo fortemente ribassato, nelle aziende che guideranno la transizione energetica domani”, ha aggiunto la Herculano.

“Gli ambiziosi piani dell’UE prevedono di accelerare la diffusione dell’energia solare e di triplicare la capacità energetica pulita entro il 2030. Gli esperti affermano che l’elettricità dovrà prendere il posto del gas naturale in settori in cui solo fino a pochi mesi fa il gas sembrava una scommessa sicura e a lungo termine, il che migliorerebbe notevolmente le prospettive dell’energia solare. La Commissione UE ritiene possibile sostituire 24 miliardi di metri cubi di gas russo con fonti energetiche rinnovabili a zero emissioni entro la fine dell’anno. Inoltre, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha pubblicato nel marzo scorso un piano in 10 punti per ridurre le importazioni di gas russo di 63 miliardi di metri cubi, circa la metà di quanto importato dall’Europa lo scorso anno, attraverso un mix di diversificazione e risparmio. Misure che potrebbero essere attuate nel corso del prossimo anno, senza la costruzione di nuove infrastrutture”, ha dichiarato Stephen Derkash, Manager dell’ETF Solar Energy UCITS (TANN).

“Dopo la dichiarazione dell’AIE (Agenzia Internazionale dell’Energia, ndr) , la Commissione europea ha annunciato un piano ancora più ambizioso, il piano REPowerEU, per ridurre la dipendenza dal gas russo di due terzi entro Natale e abolire tutti i combustibili fossili russi – compresi carbone e petrolio – entro il 2030. Inoltre, l’UE mira con l’iniziativa ‘tetti solari’ a rendere obbligatori i pannelli solari su tutti i nuovi edifici pubblici e commerciali entro il 2029. In caso di successo, l’energia solare diventerà la principale fonte di elettricità nell’UE entro il 2030″, ha concluso Derkash.