fondi private equity climatici | ESG News

Studio di MSCI

Private equity più attivo sul clima rispetto ai mercati quotati

Il numero dei fondi d’investimento legati al clima è aumentato negli ultimi anni, tanto nel private equity quanto nei mercati pubblici. Tuttavia, vi sono differenze significative nella composizione tra i fondi climatici dei mercati privati e quelli che investono nei mercati pubblici. La distinzione più evidente è una maggiore attenzione da parte dei fondi di private equity ai settori ad alta intensità di carbonio che beneficiano della transizione a zero emissioni, rispetto ai fondi che investono nei mercati pubblici che destinano le proprie risorse per lo più ad aree con impronta di carbonio già ridotta. In poche parole, ciò significa che il private equity investe di più nelle opportunità di transizione rispetto ai fondi che investono nei mercati pubblici (che investono cioè in aziende quotate). A sostenerlo è MSCI nello studio “In the Name of Climate: Private vs. Public Funds”, dove gli analisti dell’MSCI Research hanno esaminato i fondi privati e pubblici con nomi legati al clima, come “net zero”, “cleantech”, “renewable” e “low carbon”, valutando le tendenze di raccolta di ciascun gruppo, la composizione settoriale e le asset class sottostanti.

Un’impennata di fondi “green” sia nei mercati privati che quotati

Lo studio di MSCI osserva una “corsa verde” (“green rush” in inglese) verso i fondi per il clima sia nel mercato privato che in quello quotato negli ultimi anni. I numeri parlano chiaro: nel private equity, tra il 2020 e il terzo trimestre del 2023 è stato lanciato un numero maggiore di fondi per il clima rispetto ai nove anni precedenti messi insieme. E questi nuovi fondi rappresentano più del 70% dei 90,5 miliardi di dollari di capitale cumulativo ora compresi nei fondi per il clima dei mercati privati. Allo stesso tempo, nei mercati quotati oggi ci sono oltre 1.300 fondi climatici, di cui oltre il 70% è stato lanciato dal 2020 al terzo trimestre del 2023, rappresentando quasi l’80% del patrimonio complessivo della categoria. 

La recente corsa ai fondi per il clima nei mercati privati e pubblici

Fonte: MSCI ESG Research, MSCI Private Capital Solutions. Dati al 30 settembre 2023. La capitalizzazione aggregata dei 173 fondi privati per il clima era di circa 90,5 miliardi di dollari e l’AUM di 1.342 ETF e fondi comuni di investimento sul clima quotati in borsa era di 526 miliardi di dollari. 
Le differenze tra mercati pubblici e privati

Una delle differenze più significative tra i fondi di private equity e quelli che investono nei mercati pubblici emerse dallo studio è la composizione dei settori a cui ciascun gruppo si rivolge: i primi investono significativamente nei settori ad alte emissioni, in particolare in quelli meglio posizionati per beneficiare della transizione a zero emissioni (ovvero il 64% del valore patrimoniale netto aggregato – aggregate net asset value – NAV, dei fondi climatici privati), mentre i fondi che investono in mercati pubblici sono relativamente sotto-rappresentati nei settori ad alta intensità di carbonio. I fondi dei mercati quotati, inoltre, riscontrano un’esposizione al settore dei servizi di pubblica utilità inferiore al 6%, mentre i fondi di private equity hanno un’esposizione ai servizi di pubblica utilità pari a circa il 45%, di cui oltre il 40% rivolto all’elettricità rinnovabile.

I fondi privati per il clima si sono concentrati nei settori ad alte emissioni

fondi private equity climatici
Fonte: MSCI ESG Research, MSCI Private Capital Solutions. Dati al 30 settembre 2023. Il NAV aggregato degli investimenti privati è di circa 36,6 miliardi di dollari in fondi privati per il clima, con i settori ponderati in base ai NAV delle partecipazioni. I fondi di fondi privati non sono inclusi nella disaggregazione settoriale. I fondi quotati in borsa comprendono 1.342 ETF sul clima e fondi comuni di investimento con un patrimonio gestito di 526 miliardi di dollari. 
 
Infrastrutture e venture capital dominano i fondi di private equity, l’azionario il mercato quotato

Tra i fondi climatici di private equity, i più rappresentati sono i fondi infrastrutturali, ovvero quasi la metà della capitalizzazione cumulativa e circa un quarto del totale, nel terzo trimestre del 2023. Secondo MSCI, la forte presenza dei fondi infrastrutturali potrebbe riflettere la concentrazione degli investimenti delineata nell’elettricità rinnovabile e nei settori industriali. Allo stesso tempo, i fondi di venture capital sono emersi come attori chiave negli investimenti per il clima, rappresentando il 29% del totale dei fondi, più del doppio del conteggio combinato del resto dei fondi di private equity. Oltre la metà del valore patrimoniale netto (NAV) dei fondi di venture capital in questo sottoinsieme è rappresentato da società in fase iniziale, con più della metà di queste società che operano nei settori industriale e dei materiali. 

Nello spazio quotato, invece, a dominare la scena è il capitale azionario, rappresentando l’85% dei fondi climatici, mentre il debito rimane per lo più assente, sebbene vi sia un’esigua presenza dei fondi obbligazionari verdi (green bond). 

Fondi climatici per asset class. Il debito è sottorappresentato in entrambi

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Fonte: MSCI ESG Research, MSCI Private Capital Solutions. Dati al 30 settembre 2023. La capitalizzazione complessiva dei 173 fondi privati per il clima ammontava a circa 90,5 miliardi di dollari. I fondi quotati in borsa comprendono 1.342 ETF sul clima e fondi comuni di investimento con un patrimonio gestito di 526 miliardi di dollari. 
Come migliorare la trasparenza

“La trasparenza sulle quote di partecipazione dei fondi per il clima può aiutare gli investitori a valutare strategie climatiche come la riduzione delle emissioni finanziate da un portafoglio e il finanziamento di soluzioni a basse emissioni. Oltre a comprendere le disponibilità sottostanti dei fondi per il clima, potrebbero essere necessarie ulteriori informazioni sulle diverse dimensioni della sostenibilità”, affermano i ricercatori di MSCI a conclusione dell’analisi. La buona notizia è che sono emerse nuove iniziative per garantire la trasparenza climatica che potrebbero aiutare a convogliare più capitali in questo ambito. “L’ESG Integrated Disclosure Project è un esempio di iniziativa che potrebbe incoraggiare una divulgazione più coerente da parte del mercato privato e facilitare il confronto tra le varie strategie di investimento sul clima”, concludono gli esperti.