Nuveen, società di asset management globale, ha pubblicato l’Outlook semestrale per asset class, da cui sono emersi diversi punti chiave e opportunità specifici per ogni categoria di prodotto.
Titoli azionari
“Abbiamo una posizione neutrale nei confronti delle azioni. Considerato il numero di rischi (aumento dei tassi d’interesse, inasprimento della politica monetaria, rallentamento della crescita economica e problemi geopolitici in corso), non vediamo ancora un segnale di ‘via libera’”, così afferma Saira Malik, CIO di Nuveen.
Tuttavia, l’analista di Nuveen sottolinea che l’atteggiamento della società non è neutrale su tutto. Data la loro natura più difensiva e il migliore potenziale di crescita, tra i titoli azionari Nuveen predilige le azioni statunitensi rispetto ai titoli dei mercati sviluppati ed emergenti non statunitensi. Tuttavia, “agli investitori con una maggiore tolleranza al rischio nel breve termine consigliamo anche le azioni dell’America Latina, che offrono un solido valore relativo e buone prospettive di crescita”, spiega Malik.
L’asset manager, però, è focalizzato anche sui titoli con dividendi in crescita. Quest’area del mercato dovrebbe essere relativamente protetta dalla volatilità e potrebbe trarre benefici relativi da un contesto di tassi in rialzo. Dal punto di vista dello stile, Saira Malik afferma di vedere opportunità sia nel settore growth che in quello value, a seconda di dove individuiamo i migliori compromessi rischio/rendimento. Il settore prediletto è quello dell’energia, che dovrebbe essere stimolato dall’aumento della domanda e dalle limitazioni dell’offerta.
“Il flusso di transazioni nel private equity è più lento rispetto allo scorso anno, ma continuiamo a vedere nicchie di opportunità, in particolare in settori più difensivi come quello dell’healthcare”, conclude Malik.
Reddito fisso
I mercati del reddito fisso sono stati duramente colpiti nella prima metà dell’anno. Tuttavia, secondo Anders Persson, CIO di Nuveen, la gran parte delle cattive notizie è ormai stata prezzata. I mercati obbligazionari prevedono un rallentamento dell’economia e forse anche una lieve recessione. Per i titoli obbligazionari dovrebbe essere sufficiente che non si verifichi un peggioramento delle condizioni economiche e inflazionistiche. “Non c’è bisogno di nuovi catalizzatori; una semplice stabilità da qui in poi per il reddito fisso dovrebbe bastare”, afferma Persson.
“Siamo a favore di una duration più breve, ma stiamo moderando tale posizione a fronte di rendimenti in continuo aumento”, prosegue il CIO di Nuveen. Nel complesso, secondo Persson il rischio di credito è la scelta migliore.
I fondamentali del credito, infatti, sono solidi (in particolare per i titoli ad alto rendimento), e non è prevista un’impennata significativa dei default, nemmeno in caso di recessione. Questo vale in particolare per l’high yield. Con rendimenti medi superiori all’8%, il settore offre di fatto un rendimento elevato. E lo spread si è ampliato al punto che l’high yield offre una potenziale protezione. I fondamentali del credito sembrano abbastanza solidi da poter resistere a un rallentamento dell’economia. Finché questo non si verifica, o se non si verifica proprio, gli investitori possono beneficiare del taglio delle cedole attuali.
“I mercati del credito privato potrebbero trovarsi sotto pressione, poiché non sono ancora riusciti a reagire al rallentamento della crescita e all’aumento dell’inflazione. Ma vediamo opportunità in aree fortemente regolamentate e controllate, come i prestiti del mercato medio”, conclude Persson.
Municipal Bonds
I municipal bond sono stati ingiustamente penalizzati nella prima metà dell’anno. Il calo è stato determinato da questioni macro (soprattutto dall’aumento dei tassi) piuttosto che dai fondamentali, che rimangono solidi. Il gettito fiscale statale e locale sembra godere di buona salute, i fondi di riserva e i saldi pensionistici sono solidi e la maggior parte dei settori sta ricevendo aggiornamenti dei rating positivi.
“Sia i municipal bond investment grade che quelli high yield offrono un valore interessante. Se i tassi d’interesse si stabilizzeranno, riteniamo che i municipal bond potrebbero essere pronti a un balzo nella seconda metà del 2022”, afferma John Miller, CIO di Nuveen che dirige la strategia e le prospettive d’investimento per il reddito fisso municipale.
“Riteniamo sensato puntare sia sulla duration che sul rischio di credito per cercare di ottenere rendimenti interessanti. La curva dei rendimenti dei municipal bond è più ripida di quella dei Treasury e i crediti a basso rating presentano opportunità grazie ai fondamentali e ai prezzi scontati”, aggiunge Miller.
“In generale, preferiamo i titoli obbligazionari sostenuti dalle imposte sulla proprietà e vediamo un valore nei settori dell’energia e della generazione di elettricità”, conclude il CIO.
Real Estate
“La situazione del real estate privato non è cambiata, ma riconosciamo che i rischi nel breve termine stanno aumentando”, spiega Carly Tripp, CIO di Nuveen specializzato negli investimenti in Real Estate. Il real estate è cresciuto molto negli ultimi anni e ha scontato solo in misura limitata gli effetti dell’aumento dell’inflazione e dell’inasprimento della politica monetaria.
“Oggi il nostro tema d’investimento chiave è puntare maggiormente sul debito real estate rispetto alle azioni. Con il rialzo dei tassi e dello spread, le prospettive di rendimento rimangono solide e riteniamo che i mercati del debito possano sovraperformare rispetto ai titoli azionari del settore immobiliare nel breve termine”, prosegue Tripp.
Da un punto di vista settoriale, il settore prediletto è il residenziale in locazione, dato che il costo di proprietà è aumentato notevolmente quest’anno. Puntiamo sul residenziale a prezzi accessibili in tutti gli Stati Uniti. Anche il settore immobiliare legato alla sanità sembra interessante, data la sua natura di servizio essenziale e perché rappresenta una quota crescente dell’attività economica globale.
“Confermiamo la validità del tema delle ‘città globali’, poiché riteniamo che alcune città siano demograficamente e strutturalmente più interessanti. Ad esempio, nonostante le prospettive incerte per il settore degli uffici, gli edifici per uffici del centro di Miami sono proposti con canoni di affitto storicamente elevati, a dispetto della volatilità del mercato”, conclude Tripp.
Asset Reali
“Per gli asset reali preferiamo un posizionamento più difensivo”, affermano Justin Ourso, CIO specializzto nel Private Real Asset e Jay Rosenberg, focalizzato sul Public Real Asset di Nuveen. Questo perché il rallentamento della crescita economica globale e il peggioramento del sentiment potrebbero rappresentare dei fattori sfavorevoli per i settori più ciclici. Inoltre, gli effetti tardivi dell’aumento dell’inflazione e dei tassi d’interesse probabilmente non sono ancora stati pienamente valutati dai mercati privati.
“Abbiamo una posizione neutrale nei confronti del real estate pubblico, ma il calo dei prezzi ha creato nicchie di opportunità.Il real estate industriale mostra fondamentali interessanti e riteniamo che la contrazione in quest’area sia stata eccessiva. Troviamo interessanti anche le residenze per anziani, perché la ripresa di questo settore è in ritardo e dovrebbe beneficiare dei trend demografici di lungo termine”, proseguono gli analisti di Nuveen.
Le infrastrutture pubbliche offrono opportunità più ampie. Le utilities regolamentate negli Stati Uniti dovrebbero resistere bene in un contesto di rallentamento della crescita economica. E le infrastrutture legate allo smaltimento dei rifiuti hanno un pricing power tale da poter scaricare sui clienti l’aumento dei costi dovuto all’inflazione.
“Abbiamo una visione più cauta per quanto riguarda gli asset immobiliari privati, in particolare le infrastrutture, sulla base della rivalutazione dei prezzi sui mercati pubblici, che ha anticipato quella dei mercati privati. Tuttavia, rimangono buone opportunità di investimento, soprattutto nei casi in cui è possibile scaricare gli aumenti di prezzo. Alcuni esempi sono i terreni agricoli e le aziende agroalimentari, che beneficiano dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, gli investimenti in legname, che sono in grado di capitalizzare la crescente domanda di abitazioni, e gli investimenti in infrastrutture con facoltà di determinare i prezzi”, aggiungono Ourso e Rosenberg.
Gli investimenti nelle energie rinnovabili e nella transizione energetica nel settore degli asset reali privati dovrebbero continuare a godere di una situazione favorevole nel breve e nel lungo termine. “Nel breve termine, a livello globale preferiamo l’energia solare e l’eolico offshore. Vediamo anche opportunità nei carburanti per il trasporto a basse emissioni, in particolare nel diesel rinnovabile, quindi nei mercati dei semi oleosi”, concludono i due esperti.