Elezioni e mercati

Elezioni italiane 2022: le opinioni dei gestori

La coalizione di centro-destra ha vinto le elezioni politiche italiane del 25 settembre, con circa il 44% dei voti. Il mercato ha reagito con una certa “indifferenza” alle elezioni, mantenendo stabili i valori delle borse, senza grandi oscillazioni. 

Una reazione che non stupisce, è l’opinione di diverse società di asset management per le quali la mancata reazione da parte dei mercati è legata al fatto che si tratta di un evento atteso, dato che il risultato è stato in linea con quanto preannunciato dai sondaggi delle ultime settimane. Per il futuro, però, secondo i gestori occorre essere cauti e sostenere le politiche europee per fronteggiare la crisi che l’Europa sta vivendo, soprattutto sul fronte energetico. 

“L’esito delle elezioni italiane è stato in linea con le aspettative del mercato. A nostro avviso ci sono rischi legati a una politica economica più nazionalista e meno collaborativa da parte del nuovo governo di destra, ma riteniamo che Meloni abbia dato finora l’impressione di essere una politica molto più ortodossa di Salvini o persino di Berlusconi”, scrive Kaspar Hense, Senior Portfolio Manager di BlueBay Asset Management.

“Il fatto che la maggioranza del suo partito sia persino più ampia di quella di Forza Italia e della Lega messe insieme ci conforta sul fatto che seguirà le politiche promesse, che sono essenzialmente in netto contrasto con i suoi partner di coalizione: pro-Ucraina/anti-Russia, fiscalmente rigorose e più allineate alle politiche europee anche per quanto riguarda la Belt and Road Initiative cinese”, conclude l’esperto di BlueBay.

“Nel complesso, riteniamo che le elezioni politiche italiane non abbiano generato grandi sorprese e in generale il flusso di notizie è positivo, poiché la coalizione di centro-destra non avrà la maggioranza parlamentare di due terzi che le avrebbe permesso di approvare le modifiche costituzionali”, scrivono gli esperti di Amundi.

“Per vedere una ripresa strutturale, abbiamo bisogno di maggiore chiarezza sulla composizione del governo, sull’approvazione finale della legge di bilancio 2023 e su possibili modifiche al piano NGEU (Next generation EU, ndr) che il governo entrante potrà negoziare con l’UE”, aggiungono gli analisti. 

Anche Andy Mulliner, Head of Global Aggregate Strategies di Janus Henderson, come gli esperti di Amundi sottolinea l’importanza che non sia stata raggiunta la maggioranza parlamentare di due terzi, aggiungendo che “forse altrettanto importante per gli investitori è la performance relativa dei partiti in queste elezioni. Nella coalizione di destra, come previsto, Fratelli d’Italia ha conquistato la quota maggiore di voti rispetto a qualsiasi altro partito, ma la Lega (guidata da Matteo Salvini) sembra non aver raggiunto le aspettative e attestandosi a meno del 10% dei voti. Si tratta di una grande inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa – prosegue Mulliner – quando la Lega era il partito più popolare in Italia secondo i sondaggi, e a sua volta ridimensiona la probabilità che Salvini e la sua politica siano così dominanti nel definire il tono politico come ci si sarebbe potuto aspettare. Questo è un dato relativamente positivo per i mercati, vista la retorica storicamente incendiaria di Salvini e, più pertinentemente, le sue recenti richieste di massicci stimoli fiscali”. 

E anche l’esperto di Janus Henderson, come gli analisti di Amundi, sottolinea “il mercato si aspetta che anche un governo di destra non possa permettersi di buttare all’aria l’attuale piano di recupero e resilienza che è alla base dell’accesso dell’Italia ai sostanziosi fondi Next Generation EU

“I mercati hanno avuto tutto il tempo di metabolizzare l’evoluzione dello scenario politico italiano e la svolta più moderata di Fratelli d’Italia ha contribuito a contenere i timori sull’Italia emersi all’indomani delle dimissioni di Draghi”, afferma Silvia Dall’Angelo, Senior Economist di Federated Hermes

“Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi i mercati metteranno alla prova la determinazione del nuovo governo ad attenersi a un percorso di riforme e di disciplina fiscale, con un’attenzione iniziale alle nomine chiave”, aggiunge la Dall’Angelo. “Riteniamo che il prossimo governo rispetterà le regole e si atterrà in larga misura ad un percorso di riforme e di disciplina fiscale, dato che ci sono forti incentivi in tal senso. Dovrà elaborare una legge di bilancio da presentare in Parlamento e all’Unione Europea entro la fine dell’anno. Ed è questo uno snodo fondamentale, dato che l’Italia è gravata da uno dei maggiori debiti pubblici tra le economie avanzate, pari a circa il 150% del PIL”. 

Meno ottimista James Lindley del team obbligazionario di Columbia Threadneedle Investments, che sottolinea che “la fiducia è uno dei beni più importanti per i mercati. Il cambio di governo potrebbe mettere a dura prova la fiducia degli operatori di mercato. Attualmente in Italia la coalizione di centro-destra ha cercato di dissipare i timori di un allontanamento dell’Italia dall’Europa, ma rimangono alcune preoccupazioni legate alla possibilità di dare forza alle voci più estremiste all’interno della coalizione di maggioranza, innescando un confitto tra la Commissione europea e il governo italiano”.

Azad Zangana, Senior European Economist and Strategist di Schroders, sottolinea un altro aspetto: l’esito delle elezioni non è stato “esattamente in linea con quanto auspicavano gli o i mercati. Tuttavia,” rassicura Zangana, “se si guarda alla composizione della coalizione, il principale partito sembra essere dell’idea di mantenere un approccio piuttosto conservatore alle finanze pubbliche. In realtà, al momento, non ha molta scelta, perché ormai è troppo tardi per presentare un nuovo bilancio per il prossimo anno. Questo significa che Fratelli d’Italia dovrà ripresentare il bilancio dell’anno scorso. Dovremo però aspettare il prossimo anno, nel corso dell’estate 2023, per vedere come decideranno di muoversi su questo fronte”.