Terna ha messo in esercizio la nuova linea elettrica ‘invisibile’ lunga 24 km che collega Cortina d’Ampezzo con Auronzo di Cadore, in Veneto. L’infrastruttura, altamente tecnologica e completamente interrata, rientra nel più ampio progetto di ammodernamento e riassetto della rete elettrica dell’Alto bellunese, per il quale Terna ha investito 60 milioni di euro.
Realizzata in tempi record, appena 13 mesi, è un’opera a servizio del sistema elettrico nazionale e funzionale allo svolgimento in piena sicurezza dei Campionati Mondiali di Sci in programma a Cortina d’Ampezzo dal 7 al 21 febbraio, evento sportivo di rilievo globale.
L’intervento rientra nel quadro degli investimenti previsti da Terna nel Veneto. In linea con il nuovo Piano Industriale 2021-2025, Terna ha programmato nella regione un impegno economico complessivo di oltre 370 milioni di euro nei prossimi cinque anni per lo sviluppo, l’ammodernamento e la resilienza della rete elettrica veneta, che coinvolgerà circa 200 imprese e 850 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica. Su scala nazionale, nell’arco temporale 2021-2025, Terna investirà complessivamente 8,9 miliardi di euro.
L’elettrodotto si snoda per 15 km nel Comune di Cortina d’Ampezzo e 9 km nel Comune di Auronzo di Cadore tra le cabine elettriche rispettivamente di Zuel e Somprade ed è di rilevanza strategica per un’ampia area del Nord-Est: insieme alla nuova stazione di Auronzo di Cadore, attualmente in costruzione, e al riassetto della rete esistente a 132 kV e 220 kV, il nuovo cavo contribuisce ad aumentare la magliatura e migliorare l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza della rete elettrica locale, esposta a interruzioni e fortemente sollecitata dalle condizioni climatiche estreme che si sono registrate negli ultimi anni.
La realizzazione della nuova linea elettrica, autorizzata nell’agosto del 2019 dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, ha coinvolto 27 imprese specializzate, molte delle quali locali, e fino a 100 lavoratori nei cantieri, ed è stata eseguita secondo i migliori standard di sostenibilità e tutela ambientale, lasciando intatto il paesaggio boschivo dell’Alto Bellunese.
L’opera è il risultato di un lungo e proficuo percorso decisionale partecipato dal territorio nel quale Terna ha incluso e coinvolto, per la prima volta sin dalla fase inziale di definizione del progetto, la popolazione oltre agli enti e tutte le istituzioni e amministrazioni locali. L’incontro di Terna con le comunità ha rappresentato una tappa di fondamentale importanza nel processo di progettazione ed ha accompagnato tutte le fasi dell’opera fino al suo completamento.