In Italia c’è difficoltà a portare avanti progetti di energia rinnovabile a causa dell’andamento intermittente del rilascio delle autorizzazioni, e, a differenza dell’Europa, che procede a passi molto più spediti, l’installazione di nuovi impianti alimentati da energie green avanza molto lentamente. Secondo l’ultimo Rapporto sulle energie rinnovabili (RER) realizzato dall’Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, infatti, il 2021 è stato un altro anno sprecato per le rinnovabili e la strada per raggiungere gli obiettivi al 2030, che mirano al 72% di fonti rinnovabili nella generazione elettrica, è tutta in salita.
Ma se le approvazioni e le concessioni di autorizzazioni di impianti di energia pulita sono dunque un punto cruciale su cui si giocherà la partita delle rinnovabili in Italia, allora qualcosa inizia a muoversi.
Il TAR Catania ha infatti accolto il ricorso promosso da un primario operatore internazionale, assistito dagli avvocati Andrea Sticchi Damiani dell’omonimo studio e Mileto Mario Giuliani dello studio legale Dentons, annullando il provvedimento di diniego adottato dalla Regione Sicilia alla realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza superiore a 380 MW. Si tratta di uno dei progetti con taglia più elevata ad oggi mai sviluppato in Europa.
In particolare, il giudice, dopo aver accertato che i vincoli richiamati nel parere della soprintendenza sono esterni al perimetro di progetto, ha evidenziato che detto parere avrebbe dovuto essere reso nell’ambito della Conferenza e che in ogni caso il modello decisorio della Conferenza dei Servizi è quello delle posizioni prevalenti nell’ambito del quale non vi è spazio per pareri vincolanti.
Il TAR ha quindi disposto l’obbligo in capo alla Regione di convocare la Conferenza dei Servizi nell’ambito del quale dovrà confluire anche il nuovo parere della Soprintendenza.
La pronuncia in commento è di sicura rilevanza per lo sviluppo di nuovi impianti FER, essendo stato chiarito che il parere della Soprintendenza deve confluire nell’ambito della conferenza dei servizi e in questa sede ponderato e bilanciato unitamente agli altri contributi istruttori pervenuti.
